31/2021
• Distanza 108.17 km
• Tempo 5:16:14
• Dislivello 1690 m
• Costanza
“8 volte al castello”
Una barzelletta rapida e stupidissima:
Cos’è la TOPONOMASTICA?
Una scienza inesatta che tende a spiegare, perché il ratto a volte ingoia il cibo senza triturarlo.
TOPO-NO-MASTICA.
Bene, giro stupido come la barzelletta. Otto volte sul pavé del Castello di Morsasco con annessa torre citato, dal XIII secolo, appartenne ai Malaspina, ai Lodron, ai Gonzaga, ai Centurione e ai Pallavicino. Ora è proprietà di un noto designer nautico, Aldo Cichero che lo acquistò alla fine degli anni 80, in condizioni precarie, privo degli arredi originali e con i tetti in parte sfondati.
Venne risistemato e per molti anni utilizzato per cerimonie e banchetti. Alla fine del 2006 l’architetto Cichero con la compagna, Franca Mollo, si sono trasferiti a vivere al castello ed hanno iniziato ad aprirlo al pubblico e a organizzare eventi culturali.
Aldo Cichero ha trasferito a castello il suo archivio nautico, frutto di oltre 50 anni di lavoro nella progettazione navale e qui sono conservati gli oltre 400 progetti realizzati dall’architetto per i più noti cantieri italiani ed esteri.
Oggi Aldo e Franca vivono al castello con Maria Teresa, la ultracentenaria mamma di Aldo, i gatti Iside e Ottone e i pavoni Ginger e Roger. (tratto da castellodimorsasco.it/famiglia)
Il castello è visitabile con prenotazione.
E questa è l’unica parte seria del giro che doveva essere molto lungo secondo le previsioni fatte al momento della partenza ma che in corso d’opera ha subito una drastica variazione, causa il fastidiosissimo vento da Nord-Ovest e si è risolto in un su e giù per le strade di Morsasco, con capolinea sempre il piazzale del castello, al limite dell’uscire fuori di testa.
Quasi tutte le strade in salita del comune di Morsasco le ho fatte oggi, certo che improvvisando, qualcuna mi sarà scappata ma ne ho fatte parecchie.
Cominciando con
1. la più dura, la “Strada Paniazza” , il primo km è al 13% medio con punte del 19-290%
2. seguita da Strada Poggia che sale a Morsasco dalla SP456 del Turchino. 1420 al 9.1% medio. Al momento il miglior tempo su Strava appartiene a Wanessa Nayna Navarro Marchini che sale in 2’:21” a 36.3 km/h. Non sono invidioso ma qualcosa non quadra, il primo uomo è a 5’:32” a 15.4 km/h.
3. Strada Albareta, 2.380 km al 5.4%, facile ma con un pezzo di sterrato su frana ripristinata parzialmente.
4. SP202 alternativa a strada Poggia, anche lei parte dalla SP456 del Turchino, lunga 2.13 km al 6.6% medio.
5. La strada Luvia, che rincorro da diverso tempo e stavolta l’ho finalmente l’ho fatta. Anche questa parte dalla EX SS456 del Turchino ed è bella tosta. 2.53 km al 5.9% ma nel primo chilometro quasi al 10% medio arriva a picchi superiori al 14%.
6. Strada Comunale Arneto, che si stacca dalla SP201 unendosi poi alla 202. 2.7 km al 6.4%.
Queste le strade più impegnative. Per arrivare ad otto ne mancano due minori: strada Curello che è quella senza sbocco del cimitero e lo strappo di via Cavelli 20%, che Garmin non ha registrato mentre Sigma si.
Poi mi sono rivolto a Sud-Est verso Cremolino sulla strada Rissa, dove qualche d’anni fa ad un incrocio, avevano steso me e la bici per fortuna senza grosse conseguenze. E poi via verso casa col solito vento sbagliato in faccia.