“ Giringiro un po’ stupido ” 05/11/2022 • Distanza 140.23 km • Tempo 5:50:47 • Dislivello 1028 metri Se non fosse stato per la stupenda giornata di sole che questo novembre un po’ strano ci ha voluto regalare, probabilmente me ne sarei tornato a casa dopo pochi chilometri, l’aria fredda mi dava problemi alle mani, ma come dicevo c’era un bel sole ed ho continuato a pedalare un po’ a caso, cercando di dare sempre la schiena al vento che oggi spirava leggero cambiando sovente direzione. Il giro lo avevo buttato giù un po’ in fretta questa mattina ed aveva come capolinea Costigliole d’Asti, il luogo del botto contro alla Panda. A Costigliole ed a quel momento ci penso tutti i giorni, più volte al giorno. Ci penso ogni volta che mi bagno le mani e sento una fitta al cuore, che non è proprio un dolore ma un fastidio amplificato, più l’acqua è fredda, più il tuffo al cuore è forte. Ci penso ogni notte, quando mi sveglio perché le mani fanno male, ci penso meno quando sono in bici, ma se l’aria del mattino è troppo fredda, c’è un disagio pesante che passa solo quando la temperatura sale. Ci penso anche dopo il giro in bici, perché la presa al manubrio lascia il segno e la stanchezza e il dopo bici sono abbastanza spiacevoli. Ci penso e a forza di pensarci, poco a poco sta diventando una cosa normale, mi abituo e finirò col non farci più caso, almeno spero. Capolinea Costigliole, in viale Corrado Bianco, questa era la meta, 100 km o poco più tra andare e tornare ma con un giro di scorta un po’ più lungo nel caso le gambe avessero girato bene. E la giornata è bella, c’è un sole stupendo, cosa rara da noi in questa stagione e allora pedalo. Pedalo anche quando mi accorgo di aver sbagliato la direzione alla partenza andando verso la strada che pensavo di fare al ritorno. Vago e divago e recuperata la strada giusta, arrivo a Costigliole per strada Pramairano, nuova per me, 1200 metri al 9.7% che portano alla frazione Loreto. Su al bivio sbaglio strada ma recupero subito e dopo l’ultimo strappo per Loreto ecco la discesa di strada Bordone che scende dritta a Costigliole. Viale Corrado Bianco è sempre li dopo la rotatoria, al civico 30 sul marciapiede, il ceppo dell’albero che ha pagato per il mio incidente, è ancora visibile, l’enorme cancello scorrevole è sempre chiuso, nel grande cortile di autobloccanti sedie in circolo ospitano gli inquilini del palazzo che chiacchierano al sole. Ogni volta che ci passo è tutto uguale e ogni volta, mi viene il desiderio di chiamare quelle persone sedute a parlottare e chiedere loro se c’erano e se sanno come siano andati i fatti quel giorno, perché io, proprio non riesco a ricordare. Poi lascio stare e risalgo in bici, continuo il giro. Sto bene, nonostante i 100 km di ieri, pedalo discretamente e quasi senza fatica, allungo con il giro di scorta. Lo carico nella memoria del Garmin che comincia ad incespicare e non riesce a portarmi sulla via giusta. Cancello il giro e proseguo a memoria, la direzione è Asti e ci arrivo salendo a Mongardino da San Sebastiano, salita tranquilla che sale a strappi leggeri. Con qualche difficoltà attraverso Asti e punto su Casale Monferrato, poi Calliano. Il giro lungo programmato sui 150 km prevede il passaggio a Moncalvo, Grazzano, Ottiglio, Frassinello, Vignale ma comincio ad essere stanco, taglio sotto, accorcio passando per Grana, Montemagno e dopo la Fugassa arrivo a Fubine. Il vento spira da Nord, è a favore e raggiunta Alessandria a breve sono a casa. 140 km per poco più di 100 metri in dislivello, non particolarmente soddisfatto ma contento della bellissima giornata di sole, cosa rara qui da noi. SEMPREINSELLA! P.S. nonostante la giornata meritasse qualche fotografia, purtroppo non ne ho fatte. Ne metto una di Foxy che riscuote sempre più successo che i miei giri in bici.