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“E continua, l’Estate di San Martino”
20/11/2022
• Distanza 103.91 km
• Tempo 4:27:25
• Dislivello 870 metri
Ancora una bella giornata di sole e ancora un bel giro in bici, questa volta senza l’assillo di seguire una traccia bensì, seguendo l’istinto e la ruota anteriore della Blu Sky che nonostante sia vecchia e provata, riesce ancora a portarmi in qualche bel posto.
Casal Cermelli: mattinata fredda, forse la prima di stagione, vapore che esce dalla bocca e dal naso ad ogni respiro profondo, la fascia del cardio che per i primi chilometri non ne vuol sapere di indicare i battiti del cuore.
Inseguo da subito un ciclista che al semaforo di piazza San Carlo, ho intravisto svoltare in direzione Predosa, inseguo ma sono freddo e vecchio, non voglio spingere oltre il limite e lo tengo li a 150 metri, non riesco ad avvicinarlo.
Il ciclista sempre li, più avanti la sagoma di un altro ciclista che attende, si uniscono e partono più forte di prima, poco a poco si allontanano, forzo la pedalata, guadagno qualcosa, poco ma mi avvicino.
Portanova: davanti a loro riesco a vedere un altro ciclista, lo raggiungono e tutti e tre in treno, aumentano ancora l’andatura.
Il cardio riprende a funzionare, i battiti sono troppo alti, li lascio andare, spariscono dalla mia vista.
Predosa: e spero di incontrare qualche vecchio amico ciclista, non è così. Dove vado? Mi vengono in mente le Cappellette, la salita classica di Ovada, non la faccio da un sacco di tempo. In cima si aprirebbero delle belle varianti ma o troverei troppa discesa, o viceversa mi avvicinerei già troppo a casa.
Ovada: la attraverso e lascio perdere le Cappellette, proseguo pensando alla salita di Cremolino.
Molare: per la stessa ragione di prima, scarto anche Cremolino e proseguo sulla strada per Cassinelle, ma al bivio tiro dritto, voglio vedere se la rampa che porta al Santuario Nostra Signore delle Rocche, 300 metri al 10.3%, è sempre bastarda come un tempo. Si lo è e devo dire che col passar degli anni diventa sempre più dura. Due foto e scendo.
Cassinelle: per arrivarci si percorre la SP205 Molare-Visone, dal bivio per Molare sono 3 km abbastanza regolari al 5.2%, scollino con un tempo che è il doppio del record sulla salita, sono un chiodo piantato a fondo.
La temperatura esterna si è innalzata di qualche grado e seguendo il corso del rio Caramagna, posso affrontare la discesa successiva senza prendere troppo freddo. Nel fondo valle, il muro di via delle Rocche 500 metri al 9.8%, mi mette di fronte al solito dilemma ed alla fatidica domanda interiore che recita “ma chi me lo ha fatto fare?”
Prasco: e dopo il muro snobbo la discesa verso la strada del Turchino e continuo a salire. È una patologia seria quella che ho, se vedo che la strada sale, la seguo anche se a volte non so come andrà a finire. E finisce male perché imboccata una stradina che indica “Giardino botanico dei Mandorli” mi ritrovo in un cascinale e la strada asfaltata termina in uno sterrato bruttissimo. Scendo e in lontananza mi pare di vedere degli armenti sdraiati in un prato. Ci vado.
Vacche Piemontesi, capre, pecore tutte adagiate al sole a ruminare. Unico animale in piedi, al centro del prato è un grosso asino che da profano potrei dire di razza romagnola, ma potrei sbagliare. Mi fermo, lui si avvicina, è enorme, bianco e marrone chiaro, allungo la mano per accarezzarlo ma tra noi ci sono i fili del recinto elettrico, non riusciamo ad avvicinarci troppo.
Gli parlo, pare comprenda, sai tra asini ci si capisce al volo. Pare chieda da mangiare ma la poca erba che ho sotto ai piedi è bagnata e non saprei come fare per portargliela alla bocca. Mi viene in mente la piccola crostata al cioccolato che ho nella borsa, la scarto e facciamo a metà. Mastico io e mastica anche l’asino che pare gradire il sapore dolce del cioccolato. Gli parlo ancora, prende coraggio, si avvicina di qualche centimetro sfidando la scarica elettrica del recinto, posso toccarlo, gli gratto il naso, morbido, apprezza, saluto e proseguo sul mio giro che oggi sta prendendo una piega un po’ troppo turistica.
Prasco: e sono sulla cresta della collina, incrocio la strada per il santuario della Madonna della Salute mi incuriosisce ma vado comunque oltre. La strada, perdendo gradatamente quota prosegue ondulata e arrivo alla frazione Cavalla e alla cappelletta della Madonna della Buona Salute, ogni volta che ci passo spero che ne dispensi un po’ per me e per i miei familiari.
Appena sopra c’è il monte Menno 405 metri sul mare e la strada si biforca, a destra si scende a Visone per regione Buonacossa altrimenti nota come Cavallina e a sinistra si scende sempre a Visone ma per la più rinomata SP206 della Cavalla, appunto.
Visone: e la Bormida è proprio li, scorre placida ai piedi della torre Medioevale del XIV secolo.
Acqui Terme: odio i sampietrini del ponte, quando posso transito sul marciapiede a lato del ponte ma oggi c’è gente a piedi, non voglio farmi maledire. Evito il passaggio sul ponte compiendo un largo giro che, passa per la ex SS334 del Sassello.
Melazzo: ci passo sotto e svolto per la SP266, varcando il caratteristico ponte di ferro ristrutturato alla perfezione.
Terzo: evito un po’ di traffico deviando per la stazione.
Acqui Terme: nuovamente, ma ho scantonato il ponte ed i sampietroni, mancano circa 33 km a casa, fatti due conti non mi sono sufficienti per arrivare a 100, cercherò di allungare.
Strevi: ci passo dentro evitando la tangenziale.
Rivalta Bormida: stesso comportamento, la attraverso velocemente esente da traffico.
Sezzadio: se vado per la solita strada non arrivo a 100 km, proseguo verso Castelspina, anche se so già che non basteranno comunque.
Castellazzo Bormida: infatti non bastano, faccio un piccolo sforzo e imboccata via madonna Grande, alla svolta del ponte sul Bormida, sono 99 km.
Casal Cermelli: come consuetudine mi soffermo un attimo al camposanto per un saluto a chi, penso, mi dia sempre un aiuto per uscire dai guai in cui mi caccio qualche volta in bicicletta.
Sono a casa con 103.91 km, che per quest’anno è il 51 esimo giro superiore ai 100 km. Da qui in poi almeno fino a febbraio del 2023, sarà difficile poterne fare ancora qualcuno di questa portata.
SEMPREINSELLA!
By: | Un Randagio in bici |
Started in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 103,9 km |
Selected: | 103,9 km |
Elevation: | + 971 / - 957 m |
Moving Time: | 04:25:54 |
Gear: | Steel Heart |
Page Views: | 23 |
Departed: | 20 nov. 2022 à 10h10 |
Starts in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 103,9 km |
Selected distance: | 103,9 km |
Elevation: | + 971 / - 957 m |
Max Grade: | |
Avg Grade | |
Cat | |
FIETS | |
VAM | |
Ascent time | |
Descent time | |
Total Duration: | 04:43:03 |
Selection Duration: | 16983 |
Moving Time: | 04:25:54 |
Selection Moving Time: | 04:25:54 |
Stopped Time: | 00:17:09 |
Calories: | 3577 |
Max Watts: | |
Avg Watts: | 210 |
WR Power | |
Work | |
Max Speed: | 45,5 kph |
Avg Speed: | 23,4 kph |
Pace: | 00:02:43 |
Moving Pace: | 00:02:33 |
Max Cadence: | 102 rpm |
Min Cadence: | 19 rpm |
Avg Cadence: | 70 rpm |
Max HR: | 161 bpm |
Min HR: | 71 bpm |
Avg HR: | 129 bpm |
Heartrate zones: | |
Zone 1: | 12 minutes |
Zone 2: | 32 minutes |
Zone 3: | 1 heure 28 minutes |
Zone 4: | 1 heure 12 minutes |
Zone 5: | 28 minutes |
Best format for turn-by-turn directions on modern Garmin Edge Devices
Best format for turn by turn directions on Edge 500, 510. Will provide true turn by turn navigation on Edge 800, 810, 1000, Touring including custom cue entries. Great for training when we release those features. Not currently optimal for Virtual Partner.
Useful for uploading your activity to another service, keeping records on your own computer etc.
Useful for any GPS unit. Contains no cuesheet entries, only track information (breadcrumb trail). Will provide turn by turn directions (true navigation) on the Edge 705/800/810/1000/Touring, but will not have any custom cues. Works great for Mio Cyclo. Find GPS specific help in our help system.
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