“… ma solo in bicicletta …” 10/01/2023 • Distanza 71.65 km • Tempo 2:44:52 • Dislivello 115 metri Se la giornata di ieri poteva essere catalogata di mezzo autunno, quella odierna è sicuramente da inserire all’inizio della primavera, ma siamo ad inizio inverno e anche se la situazione va bene per molti e soprattutto per noi ciclisti che in questo modo si riesce a pedalare senza prendere freddo, purtroppo questa anomalia non va bene per la campagna, che approfitta della stagione invernale per dormire, riposandosi in attesa della bella stagione in modo da poter dare il massimo risultato con l’arrivo della primavera. Alberi da frutto, viti, grano, sono assopiti e un calore anomalo come questo se prolungato nel tempo, rischia di fare dei danni notevoli, in quanto un movimento anticipato delle gemme da frutto sarebbe poi colpito duramente dal freddo che sicuramente tornerà ad arrivare. Siamo al Nord e prossimamente gelo e brinate non verranno a mancare. Questa mattina a differenza di ieri, un po’ di brina nei fossi c’era, ma solo all’ombra, la temperatura al sole ha variato tra i 7 ed i 13 °C. Visibilità illimitata e un leggero vento da Sud oltre all’infinita pianura che ho percorso, sono state le caratteristiche principali del giro di questa mattina. Strade asciutte e a tratti malridotte, in alcuni punti vere voragini pericolose anche per le auto. Ho pedalato su strade tranquille e anche su strade di alto traffico e devo dire che ritengo queste ultime più sicure per chi è in bicicletta, perché essendo molto ampie, godono di una manutenzione adeguata e con una banchina di circa un metro permettono di pedalare al di la della linea bianca laterale, in sicurezza. Le strade minori soffrono di un male terribile, l’incuria e la trascuratezza, sono strette e le poche auto che passano sfrecciano alla stessa velocità di quelle su una grande strada. Ne ho trovata una sola veramente bella e sicura, quella tra Grava e Alluvioni Cambiò dove però ho rischiato un incidente con un gruppo tutto femminile di Gallus Gallus, per capirci quelle che erroneamente si definiscono come Gallinette Americane. Sei o sette in tutto in mezzo alla strada, freno fischio e si alzano in volo, mentre passo una di esse con un colpo d’ali, volando mi passa a pochi cm dagli occhiali, tornano a terra schiamazzando alla loro maniera, nessun ferito. Verso Sale, ecco la ciclabile all’ombra dei tigli, sicura ma con un fondo pieno di sobbalzi, anomalia causata proprio dalle radici di questo particolare albero che tendono ad alzare lo strato di catrame che ricopre la pista ciclopedonale. Noia assoluta e un po’ di apprensione nei 9 km tra Sale e Tortona, strada stretta, fondo mediocre e tanto traffico pesante, appena possibile svicolo nella stradina semi distrutta che porta a Torre Garofoli e dopo San Giuliano e Frugarolo arrivo a casa con 115 metri di dislivello su 71 km. Ora ho la certezza che la Terra sia PIATTA. SEMPREINSELLA P.S. a scanso di equivoci, per chi non avesse capito che stavo scherzando, ribadisco che la Terra è un GEOIDE, ma oggi era piatta.