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18/08/2013
• Distanza 185.14 km
• Tempo 08:14:01
• Dislivello 2605 metri
Partenza tarda questa mattina, non per colpa mia ma per rispettare i tempi canonici di chiamata in caso di emergenza gas, quindi invece della solita levataccia alle 5, ho dormicchiato fin quasi alle sette. Bici pronta, lavata ed ingrassata a dovere, gomme gonfie, le solite due borracce di Coca Cola, colazione abbondante con pasta, crostatina, brioche, tazzone d’orzo, appena prima di partire mi accorgo di un difetto al copertoncino posteriore, in alcuni punti, forse per effetto della caduta di sabato scorso mancano alcuni pezzi di battistrada, ne metto uno nuovo nella borsa da manubrio assieme ai panini e via se esplode ho le spalle coperte. Ore sette e trentasei in sella, fa già caldo, tolgo il giubbino smanicato lo infilo nella tasca posteriore della maglia, i pantaloncini che ho strappato lo scorso sabato nella caduta sono stati riparati magistralmente dalla mia bravissima Ornella. Parto ma come la volta scorsa ho dimenticato qualcosa (che mi stia venendo l’halzeimer ) , qualcosa di molto più importante della SD per la macchina fotografica, che questa volta invece c’era, per accorgermene ho dovuto arrivare ad Acqui Terme, quando era troppo tardi per tornare indietro passando le mani sotto al sellino sento che non ho la borsa dei ferri, quindi niente camere, niente bombolette, niente di niente, quindi il copertoncino di scorta posso usarlo come supposta in caso di emergenza nonostante questo, temerario più che mai decido di sfidare la sorte e continuare con il viaggio deciso a tavolino. Per arrivare ad Acqui sono passato da Portanova e Fontanasse per evitare lo sterrato al passaggio a livello di Castelspina, ho poi proseguito per Sezzadio, Rivalta, ed avendo un odio profondo per il ponte sul Bormida di Acqui, ho tagliato per Pontechino, allungando un pochino la strada, quindi Visone, e Acqui bagni, niente ponte, demolitore di biciclette. Supero il centro abitato e sono sulla strada per Sassello, amo questa strada all’andata, non così al ritorno per via dei lunghi mangia e bevi e quindi cerco sempre di trovare strade alternative per rientrare. Sono quasi a Sassello, quando un ciclista mi supera abbozzando un flebile ciao, tra qualche centinaio di metri inizia la corta salita che da accesso al paese, cerco di affiancarmi per chiacchierare un po’ ma ogni volta che ci provo questo aumenta l’andatura e allora resto a ruota, inizia la salita, poco più di un km abbastanza costante 60 metri di dislivello 3% la pendenza media, insomma da fare con il 53x19 senza grossi problemi. Salgo dietro al tipo, che ogni 10 secondi si volta per vedere se sono ancora lì, andiamo a circa 25 km/h per i primi 6-700 metri poi, quando la pendenza sale al 6%, vedo che smanetta sul cambio e la velocità scende sotto ai 18, non cambio e da seduto rilancio a 25 come prima lo supero e non lo sento più, solo uno sbuffo lontano quando anche lui ha raggiunto la vetta, scendo verso Sassello, al bivio svolto a destra e per poco non investo un pedone che fidandosi del proprio udito e non sentendo autovetture in arrivo si è buttato in mezzo alla strada proprio in prossimità della curva, urlo e lo scanso per un pelo, per un soffio non finisco a terra come sabato scorso. Proseguo, subito dopo comincia il corto Colle del Giovo che preso da Sassello è una vera sciocchezza, lungo la strada incontro due amici dei Bric saliamo chiacchierando e nel frattempo ci raggiunge il tipo di prima che prosegue arrancando pochi metri davanti a noi. Ora si scende verso Albisola, qualche km a valle, una lunga coda di macchine arresta la nostra corsa, c’è un incidente a Santa Giustina, supero contromano per circa 5-600 metri fino a che arrivo sul posto dell’incidente, un corpo a terra, attorno a lui i soccorritori, cerco spazio per passare ma un carabiniere mi ferma e mi fa scendere dalla bici, dice che è l’unico modo per poter passare oltre. Obbedisco e sono nuovamente in discesa supero il bivio per Varazze, e poco più sotto svolto a sinistra per Gameragna, è subito salita, poco più di 2 km con una pendenza media del 7%, poi spiana qualche centinaio di metri per riprendere con altri 2 km al 6%. Scendo a San Martino dove faccio scorta d’acqua e via subito per la stretta strada che percorrendo il crinale attraverso il bosco, conduce ad Alpicella dove inizia l’antropofago Monte Beigua. Si il mangiatore di uomini, il cannibale, 10 km all’8% di media, con qualche piccolo respiro e rapidi passaggi tra il 12 ed il 15%. Salita impegnativa che non perdona le gambe poco allenate, la sbrigo in poco meno di un’ora ma a caro prezzo, quasi in vetta e lo si vedeva già ad inizio salita, ci sono le immancabili nuvole trascinate dal vento che creano in altura una nebbia abbastanza fitta ed in vetta quando, sudato e stanco avresti bisogno di un po’ di sole per riscaldarti trovi quasi sempre vento e freddo. Oggi non fa freddo, mi spoglio della maglia zuppa di sudore stendendola all’aria ed indosso lo smanicato asciutto, mangio il panino portato da casa seduto sulle panche del ristorante, all’aperto ma al riparo dall’aria. Via si riparte, indosso la maglia ancora bagnata e termino i pochi metri di salita che rimangono per scollinare verso Pianpaludo. La strada e un vero disastro, le buche, enormi, si confondono con l’ombra degli alberi, scendo facendo molta attenzione ma qualcuna è inevitabile. Finalmente sono giù, la discesa è finita, attraverso il ponte sull’Orba e subito svolta a destra su per il passo del Faiallo, mi fanno male le gambe ed arranco su per la leggera salita, pia piano mi scaldo ed il dolore passa un po’. Il Faiallo fatto dal versante di Vara, non è una salita dura ma dopo il Beigua anche un cavalcavia è duro, salgo pensando che l’ultima volta che ho scalato questo passo c’era un metro di neve ed ora fa un caldo asfissiante. Una pedalata dietro l’altra supero i due tratti duri e quasi senza accorgermene sono in cima. L’area pic nic è come sempre piena di gitanti ed il profumo delle grigliate mi fa venir voglia di fermarmi a pranzo ma ormai il più è fatto. Mi butto in discesa, il panorama del Faiallo affacciato sul mare toglie il fiato, tanto che vien voglia di scendere a piedi per assaporalo fino in fondo, scendo veloce e sono già alla galleria del Passo del Turchino, ancora 50 km e sono a casa, il vento è favorevole e mi aiuta a guadagnare la strada per Casal Cermelli. 185 km, 2600 metri di dislivello, la media come al solito fa ridere ma mi accontento, alla prossima.
By: | Un Randagio in bici |
Started in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 186,4 km |
Selected: | 186,4 km |
Elevation: | + 3546 / - 3546 m |
Moving Time: | 08:14:01 |
Page Views: | 9 |
Departed: | 18 août 2013 à 07h36 |
Starts in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 186,4 km |
Selected distance: | 186,4 km |
Elevation: | + 3546 / - 3546 m |
Max Grade: | |
Avg Grade | |
Cat | |
FIETS | |
VAM | |
Ascent time | |
Descent time | |
Total Duration: | 08:42:32 |
Selection Duration: | 31352 |
Moving Time: | 08:14:01 |
Selection Moving Time: | 08:14:01 |
Stopped Time: | 00:28:31 |
Calories: | 7466 |
Max Watts: | |
Avg Watts: | 230 |
WR Power | |
Work | |
Avg Speed: | 22,5 kph |
Pace: | 00:02:48 |
Moving Pace: | 00:02:39 |
Max Cadence: | 109 rpm |
Min Cadence: | rpm |
Avg Cadence: | 61 rpm |
Max HR: | 184 bpm |
Min HR: | 87 bpm |
Avg HR: | 140 bpm |
Best format for turn-by-turn directions on modern Garmin Edge Devices
Best format for turn by turn directions on Edge 500, 510. Will provide true turn by turn navigation on Edge 800, 810, 1000, Touring including custom cue entries. Great for training when we release those features. Not currently optimal for Virtual Partner.
Useful for uploading your activity to another service, keeping records on your own computer etc.
Useful for any GPS unit. Contains no cuesheet entries, only track information (breadcrumb trail). Will provide turn by turn directions (true navigation) on the Edge 705/800/810/1000/Touring, but will not have any custom cues. Works great for Mio Cyclo. Find GPS specific help in our help system.
Estimated Time shows a prediction of how long it would take you to ride a given route. This number is based on your recent riding history, and represents an estimate of moving time. Each time you upload a new ride, your Estimated Time profile will adjust to reflect your most recent riding. Only rides exceeding 10 miles (16 km) will affect these estimates.
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