06/01/2014
• Distanza 141.15 km
• Tempo 05:45:58
• Dislivello 1341 metri
Tornando da un lungo giro in bicicletta che ti ha portato fuori provincia, capisci quando stai rientrando nell'alessandrino, dai crateri che ci sono sulla carreggiata. Ci sono tre modi per evitarli: pedalare in mezzo alla strada, fare lo slalom per evitare i buchi oppure fare l'equilibrista sulla riga bianca laterale. Oggi ho fatto 140 km, la maggior parte nell'astigiano e qualcuno nel cuneese strade bellissime e non solo le provinciali ma anche le piccole strade in mezzo alle vigne, solo da noi c'è il degrado totale degli asfalti e non solo!
Gran bella giornata quella della befana, temperature gradevoli, vento assente, cielo terso e tanta voglia di pedalare. Parto a metà mattina deciso ad andare ancora una volta nell’astigiano, le strade sono più belle ed asciutte delle nostre e soprattutto sono più mosse, nella langa è tutto un su e giù che fa allenare gambe e cuore. Quando esco di casa la strada è ancora fradicia per l’acqua dei giorni scorsi, dirigo subito verso Castellazzo e poi Oviglio, fatico a pedalare perché per colazione ho mangiato una fettazza di lasagne al forno e un fastidioso doloretto al ginocchio destro da fastidio. Appena fuori Oviglio imbocco la provinciale per Asti e appena dopo Masio salgo sulla stradina della Serra, supero Castagnassa e ridiscendo sulla provinciale proseguendo per Belveglio, Mombercelli.
Il sole va e viene tra le basse nuvole ma la temperatura rimane sempre gradevole, attraverso Montegrosso d’Asti, l’intenzione è di andare ad Isola d’Asti ma arrivando allo svincolo inverto la marcia salendo sulla SS456, poi svolta sinistra sella SP39 con Vall’umida, Santo Stefano, Madonnina e Loreto, la strada sale sempre in infiniti mangia e bevi di diversa lunghezza, poco prima di Annunziata la salita finisce e mi butto giù nella valle, ancora una strappo e sono a Castagnole Lanze, visito il centro storico e poi imbocco la bellissima stradina dei Piani che scende anche in modo brusco verso la provinciale 23, prendo nota del punto esatto perché intendo ritornare per farla in salita. Riparto verso Castagnole bassa ma ho l’impressione di allontanarmi troppo da casa e ritorno sui miei passi dirigendo verso Calosso. Salgo la breve salita e arrivando in paese mi lascio andare in un’altra visita del centro storico e proseguo seguendo le indicazioni per il belvedere Bricco Crevacuore, altra strada entusiasmante. Pedalo alla cieca, non so dove mi trovo, supero Piana del Salto e finalmente vedo un cartello che indica Moasca, ora so dove sono, scendo ancora sulla SS456 e raggiungo Nizza M.to e poi Bazzana ma on è ancora ora di rientrare ho poco più di 90 km e proseguo per Casalotto, Mombaruzzo, San Rocco, Gamalero e Sezzadio ma i km sono ancora pochi, allungo per Castelferro, Predosa, sono quasi 140, un giretto in paese ed arrivo a 141 km e 1300 metri di dislivello. Chilometri fatti lentamente e pigramente per preparare il soprasella alle lunghe pedalate estive.