Big Bench Hunter: Equinozio d'Autunno. 23/09/2019 • Distanza 106.13 km • Tempo 4:34:14 • Dislivello 1461 metri “Si sta come - d’autunno - sugli alberi - le foglie.” “Soldati” è la celebre poesia di Giuseppe Ungaretti scritta verso la fine della Prima guerra mondiale. Il titolo originale era Militari, riferita ai soldati in trincea, oggi mi verrebbe da dire “Ciclisti”. Tratto da AGI.it https://www.agi.it/cronaca/strage_ciclisti_strade_dati_italia-4709861/news/2018-12-06/ “…Una strage infinita. Siamo un paese "nemico" della bicicletta e chi ogni giorno sale in sella e pedala continua a farlo a rischio e pericolo schivando incroci mal segnalati o buche e avventurandosi nel traffico dei motori o su piste ciclabili impraticabili…. …Ogni anno oltre 250 decessi Morti e feriti sono all'ordine del giorno tra chi pedala sulle nostre strade: nel 2017 (stando alle stime Aci/Istat) i morti in sella a una bici sono stati 254 su un totale di 17.521 incidenti…. …Per chi pedala la media è di un morto e quaranta feriti al giorno. È come se ogni anno scomparissero, a causa d’incidenti stradali, tutti i ciclisti che partecipano al Giro d’Italia e al Tour de France….” È vero che siamo tanti e non tutti disciplinati ma, scusate il paragone, “In Italia, siamo la categoria più odiata dopo gli Extracomunitari” cit. Io aggiungerei che siamo anche invisibili a chi guida un mezzo motorizzato a volte pressato dalla smania e dalla fretta di arrivare, oppure distratto da chissà cosa, di solito un telefono cellulare. A chi di noi non è mai capitato di essere sfiorato al manubrio senza ragione, per pura provocazione o per distrazione o altro. Io personalmente sono stato investito ad un incrocio, dove avevo la precedenza. Altri amici, che si sono visti tagliare la strada, proprio perché a volte il ciclista è invisibile a chi guida con la fretta. Altri più sfortunati, come Franco e Pasquale ci hanno rimesso la vita. La fretta di arrivare, il guadagno di un minuto o forse meno a volte,ferma la vita di chi è investito e rovina quella dell’investitore. Scusate ma ora che si va verso la brutta stagione, per noi ciclisti è ancora peggio. Veniamo al giro di oggi, primo giorno d’Autunno. Alle ore 9:50 di questa mattina è tornata ufficialmente la stagione autunnale per l’emisfero boreale. La notte ed il giorno, oggi sono di pari durata, da domani la notte, vince il giorno, per tutta la durata dell’Autunno, fino a raggiungere il Solstizio d’Inverno, quando il processo si inverte. Primo giorno d’Autunno e prima Big Bench autunnale, quella di Bosio, la Grande Panchina Arancione, è collocata, sul bricco “del Ronco”, ed è la n. 84 della Big Bench Community Project ideata da Chris Bangle. Offre una splendida veduta sui vigneti, del Gavi o Cortese di Gavi docg e altri vitigni pregiati, con i loro riflessi stagionali. Raggiungerla in bici è praticamente impossibile, lasciato l’asfalto ci si inerpica in una stretta ed irta strada sterrata e quando la ruota posteriore inizia a scivolare si deve scendere dalla bici e spingere a tutta forza per superare l’erta di pochi metri ma che ha un picco di pendenza del 26%, dato dal Sigma, mentre il Garmin che esagera sempre, spara un 32%, roba per mountain bike e non per BDC. Il resto del giro non ha storia, tutto un su e giù, le salite più lunghe, sono San Bernardo e Ricciotti e con questo e tutto detto. SEMPREINSELLA!