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Senza Salite non mi diverto
Che bella sorpresa, veramente sono due ma la seconda la lascio per dopo. Scollinando il passo della Castagnola da Borgo Fornari, sto’ infilando il giubbotto antivento per scendere verso Voltaggio, le maniche rovesciate, faccio fatica ad infilarle, un ciclista che si avvicina dalla direzione opposta a me, la maglia bianca-azzurra come la mia, sono impegnato con le maniche del giubbotto sempre rovesciate, non faccio caso a lui lo saluterò al momento in cui ci incroceremo ma. Lui mi appella con un saluto, alzo gli occhi, ho già infilato una manica ma smetto nel mio intento e riconosco, in quel saluto, riconosco Stefano, la maglia è quella della Familiare. Chiedo dove sta’ andando, mi fermo un attimo, indosso il giubbotto mi dice che sono tutti là, davanti all’albergo del Pian dei Grilli, tutta o quasi tutta la Familiare di Alessandria. Sono contento di vederli, è moltissimo tempo che non vado a fare un giro in bici con loro. Il grosso della truppa è già quasi in relax e altri arrivano alla spicciolata, segno che su per la corta salita della Castagnola se le sono date di santa ragione. Marco Vannini, sempre in forma ha una COLNAGO C59 nuova di fiamma, Giuliano Castellan che quasi sicuramente ha vinto il GPM, Massimiliano d’Alessandro e tutti gli altri, qualcuno non lo conosco, due chiacchiere, due foto e un saluto, io proseguo per Voltaggio e loro per Borgo Fornari, so’ già che torneranno a tutta, per un attimo mi sfiora l’idea di seguirli ma proseguo sul mio giro.
Scendo veloce per la Castagnola, verso Voltaggio, ripenso alla strada che ho fatto oggi, tanta, quando sarò a Casal Cermelli dovrebbero essere circa 180 km, la Castagnola l’ho fatta per cercare di superare i 2500 metri di dislivello, avrei voluto metterci dentro anche Franconalto ma non ci stava i 2 km e mezzo di salita non sarei riuscito a digerirli, già ho fatto fatica a fare i pochi km della Castagnola, no Franconalto non ci stava.
Quando sono partito, questa mattina alle otto e venti, pensavo alla casa del Romano, poi per la strada c’è stata una variante in corso d’opera ma andiamo con ordine. Direzione Novi Ligure, via Bosco Marengo, per raggiungere Serravalle evitando di fare le rotonde dell’Outlet, (che odio in un modo particolare) ho imboccato la strada per Gavi ed al primo bivio ho svoltato a sinistra verso Monterotondo. La strada è fantastica, esente da traffico automobilistico, sale gradatamente verso i campi da golf per precipitare esattamente al casello autostradale di Serravalle e le rotonde sono evitate. Arquata, dovrei puntare sulla val Borbera, raggiungendo Cabella ma ecco la prima variante, non mi va di fare le strette mi piacciono ma oggi non mi va e allora, via verso i mangia e bevi tra Varinella e Grondona e poi la salita di San Martino conosciuto anche come Colle delle Forche. tanti anni fa faceva parte del tracciato della corsa che poi ha preso il nome di Dolci terre di Novi. E’ lunga poco meno di sette km ma li fa pesare quasi tutti. A parte gli alti e bassi che ci sono tra Arquata e Grondona, al ponte (di Grondona) inizia la salita e quasi subito, il Rox segna un 9% con punta del 10 ma all’inizio ci sta bene, al primo km un breve fiato e si riparte al 9%, altro fiato in prossimità del secondo km e poi si ricomincia, non ti lascia prendere il tempo, continua a cambiar pendenza, non è un male, perché le gambe riposano ogni tanto ma il ritmo della salita va a farsi benedire, man mano che la vetta si avvicina, la salita si stabilizza e si sale in modo quasi regolare ma le punte di pendenza, le impennate non scompaiono. Quando si vede il guard rail mancano pochi metri ed è finita. Indosso il giubbino antivento, ho ancora un po’ di malanni addosso e cerco di non pigliar troppo freddo e ora giù, giù dove, non me lo ricordo mai, che la strada scende per un po’ e poi risale fino a Roccaforte, da li scende fino a Sisola, attraverso il ponte sul Sisola appunto e guadagno la val Borbera, dopo Rocchetta, svolta sinistra e via, Albera e subito Cabella, entrando in paese do uno sguardo alla strada per Pobbio, quasi quasi, giro a destra e la faccio ma poi finisce la strada e dovrei tornare sui miei passi, oggi non mi va e poi non è una salita leggera, sono 10 km da fuori di testa ed il fondo non è nemmeno tanto buono. Allora vai verso Capanne di Carrega, 19 km non tutti duri, i primi 9 di ordinaria amministrazione con una pendenza media del 3%, poi il primo strappo, 1600 metri circa all’8% medio con punte dell’11%, poi 2,5 km di quasi calma al 3% medio fino a Carrega dove inizia la vera salita, qusi 5 km al 7% medio con qualche breve fiato e punte del 10%, quasi in vetta spiana per poche centinaia di metri ma si vede già da lontano la rampa finale che sbocca a Cappanne di Carrega e poi alla casa del Romano. Ora punto su Torriglia, scendere a Montebruno mi allungherebbe troppo la strada e oggi non è proprio il caso, comunque per raggiungerla devo oltrepassare la galleria di Garaventa e non è tutta pianura, dopo un po’ di magia e bevi c’è la rampa verso la galleria che sbuca al bivio tra il lago del Brugneto (la cui veduta mi ha accompagnato attraversando Bavastrelli e Bavastri) e Torriglia. Scendo verso Torriglia, mancano circa 80 km a casa ma il più è fatto, ho il vento a favore, salita se non ne cerco non ce n’è più. Montoggio, Casella, Busalla, come al solito alla rotonda sbagli e per poco imbocco il casello autostradale, mi correggo compiendo un altro giro di rotonda e via verso Borgo Fornari. Ed è Castagnola con un po’ di fatica e con l’incontro con i ragazzi della familiare dei quali ho già raccontato. Ora sono a Voltaggio, vado verso Gavi, salita non ne ho più ma i mangia e bevi fanno male alle gambe e dato che ho la testaccia dura e senza salite non mi diverto, uscendo da gavi, svolto a sinistra e volo col vento nella schiena verso la salita di San Cristoforo la percorro piano, quasi senza fatica e poi via a destra sul lungo falsopiano negativo che porta a Capriata d’Orba. Ormai è fatta, vento favorevole, Predosa, mi rilasso un po’ quando sento una pacca sulla spalla e Riccardo Romaniello mi supera, (la seconda sorpresa) a ruota altri corridori, cerco spazio e mi infilo nel treno, affianco Riccardo che sta tirando e chiedo della sua prossima partecipazione alla Nove Colli. Lui ci scherza un po’ su mi dice che farà il percorso medio. Passo avanti a tirare e siamo a Casal Cermelli, un saluto, io sono a casa, loro tra poco.
180 km, 41 in salita, dislivello totale 2600 e spingi metri, Kcla consumate 6000, questa sera due gelati e domani si vedrà.
By: | Un Randagio in bici |
Started in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 179.9 km |
Selected: | 179.9 km |
Elevation: | + 2963 / - 2963 m |
Moving Time: | 07:53:57 |
Page Views: | 7 |
Departed: | May 10, 2014, 8:28 am |
Starts in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 179.9 km |
Selected distance: | 179.9 km |
Elevation: | + 2963 / - 2963 m |
Max Grade: | |
Avg Grade | |
Cat | |
FIETS | |
VAM | |
Ascent time | |
Descent time | |
Total Duration: | 07:53:57 |
Selection Duration: | 28437 |
Moving Time: | 07:53:57 |
Selection Moving Time: | 07:53:57 |
Stopped Time: | 00:00:00 |
Calories: | 7449 |
Max Watts: | |
Avg Watts: | 237 |
WR Power | |
Work | |
Avg Speed: | 22.8 kph |
Pace: | 00:02:38 |
Moving Pace: | 00:02:38 |
Max Cadence: | 118 rpm |
Min Cadence: | rpm |
Avg Cadence: | 63 rpm |
Max HR: | 175 bpm |
Min HR: | 98 bpm |
Avg HR: | 144 bpm |
Best format for turn-by-turn directions on modern Garmin Edge Devices
Best format for turn by turn directions on Edge 500, 510. Will provide true turn by turn navigation on Edge 800, 810, 1000, Touring including custom cue entries. Great for training when we release those features. Not currently optimal for Virtual Partner.
Useful for uploading your activity to another service, keeping records on your own computer etc.
Useful for any GPS unit. Contains no cuesheet entries, only track information (breadcrumb trail). Will provide turn by turn directions (true navigation) on the Edge 705/800/810/1000/Touring, but will not have any custom cues. Works great for Mio Cyclo. Find GPS specific help in our help system.
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