Big Bench Hunter: Manica lunga! 24/09/2019 • Distanza 111.98 km • Tempo 4:24:15 • Dislivello 902 metri “Gira e rigira, alla fine l’ho trovata.” È nuvoloso questa mattina ma la temperatura è abbastanza buona, dopo qualche ripensamento del tipo, “vado o non vado”, decido per salire in bici e andare a cercare la Grande Panchina Bianco-Blu di Calliano. Ho dato un’occhiata alla mappa e sembra facile da raggiungere, anche Claudio che c’è già stato mi aveva anticipato che è proprio adiacente alla strada. E vado, con l’abbigliamento adeguato, una maglia leggera ma a manica lunga, è quella della Novecolli del 2009 e un paio di gambaletti leggeri. Ieri ero uscito con braccia e gambe scoperte e poi a casa ho sofferto il mal di gambe per un bel pezzo, non voglio ripetere lo stesso errore. Via verso Oviglio, sotto un cielo grigio chiaro e una temperatura di 14/15°C che pian piano va al rialzo. Felizzano, Quattordio e lo strappo di Accorneri, seguito a breve dalla salita di Castagnole Monferrato. Mi piace questa strada tranquilla, che scorre liscia attraverso i vigneti di Ruché e mi fermo alla Grande Panchina di Castagole, vista e rivista tante volte ma sempre bella nella sua posizione dominante la valle. Ma oggi non è molto in forma, il solito grafomane, (figlio della mamma degli imbecilli, che non si sa come mai, sia sempre incinta) ha pensato bene di apporre con vernice bianca indelebile, sullo schienale rosso Ruché della Big Bench numero 51, la sua artistica firma. Riparto al pallido sole che si è fatto spazio tra le nuvole e proseguo verso San Desiderio e sfiorato Calliano, svolto a sinistra su strada Chiesetta. Se non ricordo male, la panchina dovrei trovarmela a destra salendo alla Perrona. Ma più avanzo e più salgono i dubbi e decido di interrogare Google Maps, che mi fa tornare indietro e prendere una strada sterrata ma con un buon fondo. La seguo, con la voce femminile del navigatore che mi incita ogni 10 secondi nel proseguire. La strada per fortuna è in lieve discesa, e arrivo finalmente all’asfalto, svolto a destra in direzione di una bella villa dove un signore sta facendo manutenzione. Chiedo informazioni, ma questo è di Asti e non sa nulla, torno indietro seguendo l’asfalto e dopo qualche chilometro di discesa, attraversato il cancello di accesso alla tenuta (ero in proprietà privata) che per fortuna è aperto, approdo sulla strada comunale e domando ancora informazioni. Ma il mio interlocutore, è di Bergamo e non sa nulla. Vado ad istinto e mi ritrovo a salire verso San Desiderio. Bella salita, non mi sono pentito di avere sbagliato strada. Ritorno sulla strada già fatta in precedenza e arrivato a Calliano, entro nel paese e chiedo ancora. Questa volta riescono a mettermi sulla giusta strada ed eccola la, la Big Bench Bianca e Blu a dominare la valle della Perrona, peccato per la foschia che riduce molto la visibilità ma la panchina è trovata e questo che conta. Giro finito? Non proprio, devo ancora fare il percorso di rientro e tornato verso Calliano, vado via per Moncalvo, Grazzano Badoglio, Casorzo e le colline sono finite, ultimo strappo, quello della Fugazza e poi Fubine, Quargnento e Alessandria. Vento in poppa oggi, vento da Nord e vado verso casa con facilità. Le gambe stanno bene, sono rimaste al caldo per tutta la corsa e non sono dolenti come ieri. È Autunno SEMPREINSELLA!