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27/09/2014
• Distanza 243.37
• Tempo 10:49:12
• Dislivello 3352
Monte Fasce, strada distrutta, quasi una mulattiera ma la soddisfazione di essere arrivato fin quì da Casal Cermelli è tanta.
Un po’ di amarezza, rimane su questo giro per non averne registrato l’altimetria, sono sicuro di avere premuto il tasto Start alla partenza ma deve essere successo qualcosa durante il tragitto o un errore nel salvataggio dei dati all’arrivo. Fatto sta che l’unica traccia del bel giro sul Fasce di oggi, è il Log con in dati essenziali ma niente altimetrie, pendenze, traccia cardiaca metro per metro.
Primo giro d’autunno e presumo, anche l’ultimo lungo della stagione 2014, le giornate si sono accorciate in modo sensibile ed al mattino la temperatura è piuttosto bassa, per cui non sarà più possibile partire prima delle otto se non si vuole penare nei primi chilometri. Oggi la partenza fissata per le sette, è slittata di un quarto d’ora, perché sono un tiratardi. Freddo, tanto che devo indossare il giubbino antivento a supporto dei manicotti e smanicato già indossati alla partenza, una leggera foschia nei primi km e poi finalmente un pallido sole, si è affacciato sul mondo, dapprima timido ed insicuro poi, poco alla vota ha preso coraggio e si è trasformato in un leone ruggente, pari alla più bella giornata d’estate. Ho studiato il percorso per il Fasce, nell’intenzione di scalarlo dal versante più duro, quello di Sori, via Lago, Canepa e Levà, che non si trovano nelle altimetrie in rete e non posso ricostruirla per via dell’errore di registrazione.
Comunque, tanta salita oggi.
Prima salita. Passo della Castagnola da Voltaggio
La prima leggera ed usuale, il Passo della Castagnola da Voltaggio fatto decine di volte. Un cantiere infinito, per le modifiche che si stanno apportando alla SP163, presumo per i lavori del Terzo Valico. Mentre salgo, incontro operai e mezzi pesanti per il movimento della terra, sensi unici alternati, semafori, montagna sbranata sui primi chilometri, più in su le modifiche sono al termine e se ne può vedere il risultato, con una strada allargata ed asfaltata, ripari laterali, canali di scolo delle acque, eccetera, manca solo la segnaletica orizzontale. Il versante ligure è rimasto invariato e mi butto giù fino a Borgo Fornari, l’aria è ancora fredda, qualche ciclista che risale. A Busalla, il traffico non è ancora caotico come lo è di solito, lascio la strada dei Giovi e svolto sulla ex SS226 della valle Scrivia, un cartello indica che domani, la strada rimarrà chiusa per il passaggio della Milano Rapallo, bene ne seguirò un tratto, oggi.
Seconda salita. Passo della Scoffera da Laccio
Qui inizia il lungo falsopiano di circa 22 km, Ponte di Savignone, Casella, Fascia di Carlo, si sale gradatamente, dopo Montoggio la strada sale a strappi leggeri fino a raggiungere Laccio, dove ha inizio il passo della Scoffera, altra salita leggera, solo un paio di km. Dal paesino di Scoffera, raggiungo Sottocolle e dopo aver attraversato l’omonima galleria, scendo la bella strada di Boasi, dove incontro gli addetti alla corsa di domani, intenti ad installare i cartelli di indicazione del percorso. In poco tempo sono a Ferriere e di li a poco al bivio per Uscio, 12 km di discesa in tutto.
Terza salita. Uscio da Ferrirere
Qui lascio il percorso della Milano-Rapallo ed inizio la terza salita. E’ la SP19, 6.5 km, non tutti in salita, si passa per Lagomarsino, a Lumarzo lascia un ampio respiro in falsopiano, riprendendo a salire attorno al terzo km, a Calcinara, poco prima di Uscio, la salita termina e a destra si vede il bivio per il Monte Fasce via Cornua ma oggi, non faccio questa strada, oggi la voglio un po’ più dura e il Fasce lo prendo da Sori. Proseguo attraversando Uscio, Fa caldo ed ho ancora addosso il copri gola mi fermo per toglierlo e mangio qualcosa, sono quasi ai 100 km, poco meno di metà strada.
Giù libero, per la bella discesa verso Recco, 13 km con vista sul mare, passando attraverso ai paesi attaccati alla roccia della montagna. Recco, voglia di focaccia ma non c’è tempo anche se l’ora è giusta mi fermo qualche minuto per mangiare tranquillo, una telefonata a casa per dire dove sono e riparto verso Sori, sono sull’Aurelia, 4 km netti tra le due belle cittadine marinare, un lungo dosso le separa. A Sori cerco il bivio per il Fasce. La prima strada a sinistra porta alla stazione, non è questa è la prossima, indica Sori Centro e gli impianti sportivi. Svolto, è la SP71, la strada per il Monte Cornua, chiedo informazioni alla pescheria sulla curva, mi dicono che se voglio fare una salita dura al bivio successivo devo tenere la sinistra.
Quarta salita. Da Sori, Monte Cornua e Fasce
E’ la quarta salita, quella principale del giro di oggi, 22 km e rotti. Seguo le indicazioni, snobbo il bivio per Capreno lasciando la strada provinciale e salgo a sinistra, verso Lago. A Canepa, dopo sei km di salita abbastanza dura mi fermo per fare rifornimento d’acqua. Proseguo per Levà, la strada spiana e poi scende leggermente per riprendere a salire incrociando il bivio per Capreno. Ultimi tre km, duri, specialmente la rampa che arriva a Case Cornua. Altra sosta prima di arrampicarmi sul Fasce. L’ultima volta che sono passato da qui, ero con Sara e Marco, pioveva a dirotto, oggi il caldo è padrone per fortuna. Riparto, il primo km è tosto, ho le gambe di legno e pian piano si sbloccano e ricomincio a pedalare bene, la salita ora non è dura, un lungo falsopiano che porta al parcheggio sul Fasce. A sinistra, la stradina semidistrutta che arrampica il monte fino alle antenne. A metà di questa, modellisti intenti a provare, aerei e alianti, più in su un paraglider (parapendio) in volo con la vela spiegata, compie ampi giri attorno alla vetta del monte. Decido di salire alle antenne, i primi metri di strada, sono sterrati poi compare la traccia di un asfalto in rovina ed è un’impresa rimanere in sella cercando di schivare i grandi buchi nell’asfalto a tratti riempiti con getti di calcestruzzo. Fatico ma supero i quasi 1500 metri di salita ed arrivato in cima, tra i ripetitori radio, il golfo di Genova è ai miei piedi, in tutta la sua bellezza, confuso tra la foschia purtroppo ma bellissimo.
Il giro non è finito. devo tornare a casa, ho già percorso più di 130 km e me ne mancano ancora più di cento prima di poter fare una doccia. Scendo con attenzione dalla vetta fasce, passando vicino ai modellisti sempre intenti a far volare i loro aerei. Poi, giù verso Genova, il quartiere “Apparizione” è li sotto.
Quinta salita. Bavari
Ora la quinta salita, quella verso Bavari e Fontanegli, 6 km e mezzo. L’ho già fatta diverse volte è l’unico modo che ho per non infilarmi nella Genova bassa, dove il traffico è confuso ed una bicicletta potrebbe essere d’intralcio. Allora su’ per la bella strada che non sarebbe difficile a gamba fresca ma tutta la strada che ho già fatto, la rende fastidiosa. Scollino e scendo su via Struppa, sono ancora in città piena, ora potrei salire a Creto e in otto km sbrigare tutto scendendo poi a Montoggio e via nella valle Scrivia verso casa ma Creto è dura e preferisco scansarla, anche a costo di allungare la strada.
Sesta salita. Pino Soprano da via di Pino
Decido di passare per via Di Pino, sesta salita, 4 km e settecento metri, porta dritta alla galleria di Torrazza e da li discendo al bivio per Piccarello, ora, dovrei salire a Sant’Olcese e poi a Orero ma allungo, voglio fare i Giovi.
Settima salita. Crocetta d’Orero lato Bolzaneto
Chiedo informazioni ma sbaglio comunque strada ed invece dei Giovi mi ritrovo a salire la settima ed ultima salita , 7 km leggeri, verso Costa Fontana. Ora è finita, 60 km e sono a casa, Casella, Busalla che ora è caotica come Genova, la Valle Scrivia, niente vento contrario, borbotto a qualche automobilista scorretto e mi avvicino a casa.
243 km in 10 ore e 49. Sette salite per un totale di 70 km al 3% medio, 7400 kCal. Peccato non avere registrato l’altimetria per la ricostruzione delle salite ma ci torno a farlo, questo giro, o se ci torno.
By: | Un Randagio in bici |
Distance: | 243,0 km |
Selected: | 243,0 km |
Elevation: | + 3985 / - 3985 m |
Moving Time: | 10:49:12 |
Gear: | Blue Sky |
Page Views: | 5 |
Departed: | 27 sept. 2014 à 07h16 |
Distance: | 243,0 km |
Selected distance: | 243,0 km |
Elevation: | + 3985 / - 3985 m |
Max Grade: | |
Avg Grade | |
Cat | |
FIETS | |
VAM | |
Ascent time | |
Descent time | |
Total Duration: | 10:49:12 |
Selection Duration: | 38952 |
Moving Time: | 10:49:12 |
Selection Moving Time: | 10:49:12 |
Stopped Time: | 00:00:00 |
Calories: | 9420 |
Max Watts: | |
Avg Watts: | 223 |
WR Power | |
Work | |
Avg Speed: | 22,5 kph |
Pace: | 00:02:40 |
Moving Pace: | 00:02:40 |
Max Cadence: | 117 rpm |
Min Cadence: | rpm |
Avg Cadence: | 64 rpm |
Max HR: | 169 bpm |
Avg HR: | 136 bpm |
Best format for turn-by-turn directions on modern Garmin Edge Devices
Best format for turn by turn directions on Edge 500, 510. Will provide true turn by turn navigation on Edge 800, 810, 1000, Touring including custom cue entries. Great for training when we release those features. Not currently optimal for Virtual Partner.
Useful for any GPS unit. Contains no cuesheet entries, only track information (breadcrumb trail). Will provide turn by turn directions (true navigation) on the Edge 705/800/810/1000/Touring, but will not have any custom cues. Works great for Mio Cyclo. Find GPS specific help in our help system.
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