22/04/2021 • Distanza 127.70 km • Tempo 5:38:59 • Dislivello 1391 m • Costanza “Fa piacere, quando gli ex colleghi si ricordano di me” Sto tornando a casa dal giro in Crea, suona il telefono, è il Sindaco di Casal Cermelli, informa che in piazza San Carlo stanno sostituendo alcuni degli Aceri Dulcinei piantati nel 1985 (io c’ero) e chiede informazioni su come e dove passano servizi. Rispondo che sono in bici a Castelletto Monferrato, sulla via del ritorno e appena arrivo a casa faccio un salto sul cantiere. Chiudo la comunicazione e il telefono suona ancora. È un mio ex collega del Comune di Casal Cermelli che ha la stessa richiesta. Ripeto quello che ho detto al Sindaco e che ci vediamo in cantiere. Via a tutta con un po’ di vento da Est leggero, leggero che non aiuta ma nemmeno rompe le scatole. Ponte Tiziano, poco avanti a me, noto un furgone dell’Amag, l’ultimo mio datore di lavoro, c’è traffico e riesco ad affiancarlo davanti alla stazione di Alessandria. L’ex collega abbassa il finestrino e dopo un saluto, dice: - “Avremmo una richiesta se puoi!?” - Accosta che ne parliamo. Rispondo. Chiedono dove sia posato il collettore finale della fognatura di Casal Cermelli. Rispondo alla loro richiesta, ci salutiamo e riprendo la via di casa e arrivato a Casal Cermelli, passo anche dal collega del Comune in piazza San Carlo. La confusione del cantiere è tanta, i vecchi alberi abbattuti, gli altri che andranno a sostituirli, infagottati pronti per essere trapiantati, mattonelle divelte, terra, pietre, sassi, e dagli scavi emerge a tratti un vecchio cavo in piombo della Stipel che probabilmente non serve più a nulla ma che sarebbe bene segnalare alla attuale proprietaria la Telecom Italia. Quattro chiacchiere, ricordando quanto fossimo giovani quando le piante ora abbattute furono impiantate e poi via a casa, doccia e sono qui a scrivere di questo bel giro in Crea, su al Sacro Monte. Per arrivarci ho scelto una strada un po’ bizzarra, inusuale passando per Felizzano, Quattordio e Montemagno, dove per evitare l’emulsione dell’asfaltatura sono dovuto salire su di un provvidenziale marciapiede. Poi Moncalvo e Castelletto Merli, dove passando da Perno Inferiore, ecco che vedendo la salita al Perno Superiore, abbandono il percorso per salire l’erta che lo raggiunge e li la strada asfaltata finisce. Ora che faccio, torno giù, proseguo? Un’occhiata alla strada, mi ispira fiducia a mi butto in discesa tra il tufo a pezzetti, tirando i freni e cercando di capire quale sia la traiettoria migliore, per non finire la corsa con una caduta. Ci vado vicino in un ripido ma riesco a venirne fuori e poco più sotto ecco via maestra e la soddisfazione di non aver dovuto scalare il muro della via per Ponzano. E arrivo al Santuario di Crea, due ragazze salgono con i bastoni da trekking, nel piazzale l’esercente del bar ramazza un tratto della piazza, la chiesa è aperta ma non entro come faccio solitamente quando salgo quassù. Giro la bici e scendo verso Forneglio e Serralunga. Una foto alla sagoma di lamiera, del cavaliere che ricorda Aleramo, il fondatore del Monferrato, più in giù sbagliata una curva, mi ritrovo a fotografare una torre del castello di Forneglio e poi via verso casa, passando per Ozzano e poi una sosta alla Big Bench di Rosignano Monferrato, rimessa a nuovo. E ancora, Camagna Monferrato, Cuccaro Monferrato dove riesco a perdere la strada, Lu che ha tolto il suffisso “Monferrato” guadagnando così il primo posto, in ordine alfabetico tra i comuni italiani col nome più corto: Lu (in Piemonte), Ne (in Liguria), Re (in Piemonte), Ro (in Emilia-Romagna) e Vo (in Veneto). Su e giù continui in questo Basso Monferrato dove la terra ha tanti colori, che vanno dal bianco, al grigio, rosso, marrone ed i campi sono di grano, orzo, fave, vigna e di tanto in tanto bosco, ed i paesi pare sian dipinti, contro le colline. Vado verso casa, quando a Castelletto Monferrato ricevo una telefonata. Fa piacere quando mi cercano per avere informazioni su quello che è sempre stato il mio lavoro, mi fa sentire ancora giovane. Mi fa sentire ancora utile. Mi fa sentire vivo. SEMPREINSELLA!