“Gambe rubate all’agricoltura” 18/10/2022 • Distanza 116.72 km • Tempo 5:34:47 • Dislivello 1372 metri Oggi dalla tipica nebbia autunnale, bagnata e fredda si è passati ad un clima primaverile e poi quasi estivo. Mi aspetto qualche catastrofe meteorologica imminente. Non si può andare in bici ogni sette giorni e non fare fatica ma le cose da fare sono sempre tante, troppe e a guardare bene il calendario dei lavori, per oggi era in agenda la semina di aglio, cipolla e scalogno ma la luna è ancora buona per qualche giorno e allora bici, con poca convinzione ma esco per un giro. Quando ho i lavori da fare, vengono meno anche le idee su che tipo di giro in bici affrontare, lungo, corto, salita, collina, Nord, Sud. Do uno sguardo agli anni passati e in questa stagione di giri belli ne avevo fatti tanti ma o sono troppo impegnativi o in zone che al momento non mi piacciono, cerco, scarto questo o quello e finalmente eccone uno che potrebbe andar bene, “Big Bench Hunter: Cinquanta sfumature d’Autunno” del 30 ottobre 2020 eco il link: https://ridewithgps.com/trips/58350029. Allora andavo sovente a cercare le panchine giganti, poi dopo l’incidente avvenuto proprio su un giro a cercarle, ho perduto un po’ il “vizio” girando in bici abbastanza lontano dalle Big Bench che forse, portano un po’ sfiga. Ma questo che ho ripescato e nel quale avevo visitato 6 Big Bench, ha stuzzicato la mia voglia di Langa, ne ho tracciato uno simile e via si parte. Nebbia alta ed in lontananza alle nove meno un quarto. Nebbia che dopo Castellazzo Bormida, è ben presente, bagnata e che porta la visuale della linea bianca in carreggiata a circa 30 metri. Non un nebbione fitto ma che comunque, rompe le scatole. Per vedere il primo raggio di sole devo arrivare ad Oviglio e fuori dal paese si ripiomba nel limbo. A Masio finalmente la nebbia svanisce e riesco a vedere chiaramente quello che mi sta intorno. Ho cercato stradine, ho voluto strade strette e pittoresche, di quelle che attraversano campi e vigneti, quelle strade che pochi percorrono in bici da corsa solo perché sono fuori mano, allungano la strada e salgono e scendono in continuazione. Castagnassa, Crociera e sono a Cortiglione e imbocco via Vinchio, stretta, bella, mossa e pittoresca e sono alla grande panchina rossa e bianca di Vichio-Vaglio. Rispetto alle precedenti visite, c’è una novità, hanno installato una sbarra sui due lati di accesso. Proseguo sulla stessa strada che nel frattempo ha cambiato nome diventando via Cortiglione. Svolto in via Belveglio e continuo a pedalare su via Freto, verso Mombercelli. Garmin questa mattina è particolarmente lento, forse manca qualche satellite, forse soffre l’autunno, forse sono io che vado troppo forte (ha ha ha) fatto sta che segnala le svolte in ritardo e ogni tanto sbaglio strada e devo tornare indietro. Regione Bologna, sfioro Agliano e senza volere mi ritrovo a Costigliole, passando proprio dove avevo avuto l’incidente. Salgo le strade comunali Lesca e Castelletto arrivando alla grande panchina Rosso Passum della cascina Castelt, due foto e via, seguendo quel che mi racconta Garmin. Salgo i Manzotti, la salita più lunga di oggi ma a mezza strada ecco la Big Bench 191, gialla e verde, per me è nuova e mi fermo qualche minuto. Riparto e scollino in località San Carlo, ora secondo i dati che ho visto su Google, appena inizia la discesa dovrei trovare uno sterrato, scendo piano ma la strada se pure malridotta, è tutta asfaltata. Meglio così. Santo Stefano Belbo, Canelli, ora la strada è grande e trafficata. Via Vecchia per Nizza, nei campi si comincia ad interrare i cardi, provvederò a farlo anche con i miei. Nizza Monferrato, Bazzana ed ora, secondo i piani stabiliti dovrei arrampicarmi su per Zoppi-Scovilgio e arrivare a Mombaruzzo ma le gambe o forse la testa dicono di no e tiro dritto per la strada più corta verso casa. Domai si lavora nell’orto e se finisco senza stancarmi troppo, magari giovedì si replica. Forse lo stesso giro fatto al contrario. Mi pare interessante, vedremo. SEMPREINSELLA!