“Il brevetto del ciclista” 27/09//2022 • Distanza 102.55 km • Tempo 4:08:25 • Dislivello 724 metri Sto tornando a casa in bici sulla SP185, all’altezza del bivio per San Giacomo mi supera un’auto, si ferma poco avanti a me, l’autista mette fuori un braccio e fa segno di fermarmi. Il primo pensiero è che abbia perduto la strada e voglia chiedere informazioni, rallento mi affianco e scopro che è Sara. Vista la sagoma gobba e goffa i colori della maglia, mi ha riconosciuto e si è fermata per un saluto. - Ciao che giro hai fatto? - Ciao, sono andato a brevettarmi! - Hai fatto il lungo della Rand’Ovada? Da brava ciclista di randonnée, ha subito pensato ad un percorso di gara. - Ma no, mi sono “Brevettato” . - Non capisco, spiegati meglio! - Dopo la lunga pausa che ho avuto lo scorso anno, mi è scaduto il “Brevetto del Ciclista” sulla Cappelleta di Masone e sono andato a rifarlo. Un attimo di silenzio, Sara sa benissimo di cosa parlo, quando si era brevettata lei arrivando in cima aveva pianto per la gioia. Chiacchieriamo un paio di minuti e si riparte. Ora per chi non lo sa, spiego cos’è il “Brevetto del Ciclista”. La Cappelletta di Masone, la conoscono tutti qui da noi, tanto che viene soprannominata “Il Brevetto”, per il semplice motivo che, il ciclista che riesce a percorrere tutto il durissimo chilometro finale, che contraddistingue questa corta ma impegnativa salita, senza appoggiare un piede a terra, si dimostra un ottimo ciclista. Tutto qui. Oggi ho voluto farla dalla variante di via Volpara che aggiunge un tratto duro alla salita che già da sola è durissima. La prima volta che ho preso il brevetto sedevo sulla Carrera e come rapporto più agile avevo un 39x23 da allora l’ho percorsa tante volte e senza mai mettere giù il piede, adeguando i rapporti all’età che avanzava ma sono sempre arrivato in cima senza scendere dalla bici. Oggi sono salito montando la Colnago EPS con rapporto agile 36x32 e a dire la verità arrivando nel tratto finale, quando pare che la salita sia finita ma c’è ancora l’ultimo tratto difficile, un piede a terra lo avrei messo volentieri, ho tenuto duro sol per il fatto che poi avrei dovuto scollinare con la bici alla mano. In cima, una miciona tricolore ad aspettarmi ed a cercare coccole. Oltre alla pendenza questa strada stretta e ripida presenta un altro inconveniente, se si incontra o sopraggiunge un’autovettura è un dramma, se l’autista non è scaltro, si rischia di dover scendere dalla bicicletta e con certe pendenze, ripartire è quasi impossibile. In oltre è una strada da evitare in autunno inoltrato, quando a terra ci sono tante foglie umide è difficile salire senza che la ruota posteriore perda aderenza. Oggi la strada era asciutta e pulita ed è andato tutto bene. Qui il link all’altimetria salendo da Masone centro e non da via Volpara. http://www.unrandagioinbici.it/urb/le-salite/impegnative/36-le-salite/impegnative/grado-di-difficolta-3-c/184-cappelletta-da-masone Distanza 2.11 km. Partenza 402 msm Arrivo 645 msm Dislivello 243 m Pend. media 11.52% Pend. Max 17.3% Viaggio verso casa funestato dai soliti moscerini che mi hanno costretto ad una breve sosta per ripulire casco, occhiali e braccia. Quindi oggi, ho ripreso il brevetto scaduto dopo l’incidente, ora non rimane che radermi le gambe, comprare una bici decente e abbigliamento nuovo e forse potrei assomigliare ad un ciclista vero. SEMPREINSELLA!