“Bòn, chiusa la Genova - Nizza”, un vecchio detto che il mio professore di musica, non che maestro della banda Comunale - Pierino Rolando -citava spesso, e sta ad indicare che “Basta così, la questione è chiusa”. Da dove derivi questa frase, a me non è chiaro, ma sta di fatto che la mia stagione cicloturistica 2024, si chiude oggi definitivamente, con l’ultima salita dell’anno nel giro classico delle Cappellette.
Col giro di ieri pensavo di aver concluso l’anno ciclistico, ma la giornata di sole che si è presentata oggi mi ha fatto cambiare idea, e ne ho approfittato per quest’ultimo giro fatto sette volte in questo nefasto 2024 e tante altre volte nella mia vita ciclistica, soprattutto quando non c’era tempo per giri più impegnativi e si ripiegava in un giro di sfogo, da fare a tutta molto spesso dopo il lavoro.
Un falsopiano positivo di circa 23 km, l’attacco alla salita che si divide in due tronconi, 2,8 chilometri al 5.4%, un ampio respiro intermedio di 1,4 chilometri allo 0.6%, ed il tratto finale di 642 metri al 5%, in totale 4.86 km al 4.5% medio, pendenza massima 6-7% nel primo tratto.
Una salita corta e semplice, finita la quale dopo un breve tratto in falsopiano a scendere, ci si trova davanti a due strappi consecutivi che portano al rettilineo per Carpeneto, altri 23 chilometri in falsopiano a scendere e il giro è finito.
Sono contento di questo ultimo giro, non perché ha aggiunto una cinquantina di chilometri al misero totale chilometrico di quest’anno, ma per la grinta che ci ho messo nel percorrere l’avvicinamento ad Ovada, nell’attaccare la salita e nella fase del ritorno.
Certo ci sono ciclisti che lo fanno in un tempo nettamente inferiore al mio, ma oggi, sono “in brodo di giuggiole” che come cita Treccani significa, "andare in solluchero, uscire quasi di sé dalla contentezza" per indicare uno stato d'animo di grande soddisfazione e godimento, ecco, oggi sono così.
Buon Anno da me, dalla Foxy e da quel dormiglione di Trip.
SEMPREINSELLA almeno per tutto il 2025, poi si vedrà.