“Ovadese, tra Orba, Piota e Lemme ” Giro semplice per raggiungere altri 12 Comuni della provincia di Alessandria, portando il totale a 62. Percorso collinare che si distende ad est di Ovada, tra la valle dell’Orba, il Piota, fin quasi a raggiungere il torrente Lemme. Il lato bello di questa ricerca dei palazzi comunali, è che obbliga ad entrare nei paesi, scoprendo in questo modo, assieme alle caratteristiche dell’abitato stesso, anche nuove strade fino ad ora mai fatte. Succede a Parodi Ligure con la discesa di Strada Zerba e la salita a Tagliolo Monferrato da strada Caraffa passando per Pessino e Varo. Partenza mattiniera nella speranza di trovare poco traffico, ma quando si è in bici, prima o poi l’ora del traffico arriva comunque, e con essa gli inconvenienti creati da chi ha fretta di andare al lavoro, e tu che non hai una “cippa” da fare e sei li, in mezzo alla strada a bighellonare in bicicletta, crei a loro solo disagio, ansia e voglia di uccidere. E va così che la signora sulla panda “old type” grigio sporco, che in condizioni vietate dalla striscia continua, intende superare il tir, prima ti punta come al tiro a segno dei baracconi e un attimo dopo devia; sfiorando il manubrio e se la fila via. I primi due municipi -Fresonara e Basaluzzo-, non erano in programma, ma trovandoli sul percorso, ho preferito farli, eliminando gli ultimi due -Molare e Cassinelle- che avrebbero aumentato sia il dislivello che la distanza, ed oggi non era giornata. Lascio la SP155 e fuori pericolo, fuori traffico, ed in tranquillità, mi inerpico su via Mazzini a Capriata per raggiungere il suo Municipio, saltato nel giro n° 2 dove in sua vece avevo sbadatamante fotografato le bandiere delle Scuole Elementari. Lo trovo infine e dopo la foto al pittoresco edificio a sagoma di castello, nell’intento di venire fuori da Capriata d’Orba ho un “incontro ravvicinato con un certo tipo” che bramoso del caffè mattutino, all’improvviso è rapidamente sgattaiolato fuori da dietro ad un furgone, tagliandomi la strada. Nel poco spazio, abbozzo la frenata, devio la bici nella traiettoria più adatta, e cozzando spalla a spalla col “tipo”, ribadisco che in questo modo ci si potrebbe fare del male, ma secondo lui la colpa è dovuta ai miei freni che non avendo il disco, non sono abbastanza rapidi. Mi allontano per non saltargli addosso anche con le mani. Via ancora sulla SP155, che lascio quasi subito dirigendomi sulla strada per Castelletto d’Orba, comune già fatto nel giro 2 e procedo sulla bella strada per Montaldeo, il quarto comune di oggi, proseguendo il giro su queste belle colline a volte aspre, con strade a tratti perfette e in altri semidistrutte. Cadegualchi, Parodi Ligure e salendo a Cadepiaggio, raggiungo un ciclista volontariamente appiedato per la fatica di quel tratto in salita. Bosio e la strada che porta al bivio dell’Alpino, dove raggiungo Marco; anche lui monta Colnago. Ci accompagniamo chiacchierando per qualche chilometro, lui arriva da Montaldo, facciamo più o meno lo stesso percorso ma io devo fermarmi per la foto del comune di Mornese e lì ci salutiamo. Casaleggio Boiro, Lerma, un largo giro per raggiungere Tagliolo; poi Belforte ed Ovada, dove decido di eliminare gli ultimi due comuni dal percorso, raggiungendo casa con netto anticipo sulla tabella di marcia. 12 palazzi Comunali anche oggi. Eccoli: 1. Fresonara 2. Basaluzzo 3. Capriata d'Orba 4. Montaldeo 5. Parodi Ligure 6. Bosio 7. Mornese 8. Casaleggio Boiro 9. Lerma 10. Tagliolo Monferrato 11. Belforte Monferrato 12. Ovada Con un passaggio di avvicinamento ad Acqui Terme, la meta lontana del prossimo giro sarà, Merana e tutti i comuni che troverò sul percorso. Tappa dura a causa del dislivello e rientro a casa in bici. SEMPREINSELLA.