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“Il volpacchiotto; Vargo, Albarasca, Sorli, Cerreto di Molo; Pessinate; La rupe di Cavaldi; Piani di San Lorenzo; Tafani assassini, piede a terra; 221 km/h velocità massima. ”
11/08/2025
• Distanza 122.32 km
• Tempo 6:09:43
• Dislivello 1660 metri
• Bicicletta Blue Sky
• Colore Giallo
Premetto che il giro non l’ho terminato correttamente; dopo la discesa dai “Miei Piani”, il passaggio sulle Strette e la galleria di Libarna, il programma prevedeva il passaggio da San Cristoforo, Castelletto e Silvano d’Orba, era mia intenzione salire Strada San Lorenzo e abbinare le due salite omonime nello stesso giro, caldo e stanchezza hanno fatto si che cambiassi idea cercando un rientro più appropriato e meno faticoso, ma partiamo dall’inizio...
In sella al crepuscolo, il sole non si vede ancora ma è abbastanza chiaro per poter circolare in sicurezza. Vado verso Bosco Marengo e al terzo chilometro, giace nel mezzo della corsia opposta alla mia, una volpe senza più vita, quasi certamente investita da un’auto. Mi fermo, torno indietro di qualche metro, un’auto che sopraggiunge la scansa all’ultimo momento, afferro la coda della povera bestia e la trascino in banchina, in questo modo nessuno la potrà schiacciare.
Proseguo il giro, il sole sorge, ha un colore di fuoco, e attraversata Novi Ligure e Serravalle Scrivia, superata Stazzano, inizia la serie di salite che mi avvicinerà alla meta di oggi; I Piani di San Lorenzo, alla mia nona edizione da quando uso un Garmin, ma l’ho scalata qualche volta anche prima.
Vargo, Albarasca, Sorli; strada che è stata parecchie volte sul percorso della Gran Fondo Dolci terre di Novi, salita irregolare con un tratto duro all’inizio, e la attacco con calma, nel fresco del mattino. La successiva discesa, mette qualche brivido freddo alla schiena ed a fondovalle, svolto a sinistra e superato Molo di Borbera, ecco che arriva la seconda ascesa; Cerreto di Molo. Salita irregolare a tratto molto dura e come la volta precedente, seguendo l’asfalto migliore sbaglio strada, devo tornare indietro e infilarmi in una stradina veramente disagiata, che a prima vista sembra che acceda ad un cortile privato, procede a strappi, salgo piano, col poco fresco che rimane del mattino, inseguito da una miriade di piccole mosche cavalline, che cerco di tenere lontane agitando la mano sinistra, ogni tanto ne stendo una ma il risultato è scarso e qualche punzecchiatura alle gambe me la prendo.
Una breve discesa, e i tafani scompaiono per tornare poco dopo nei tratti in salita sui su e giù di Vigoponzo; comincio ad arrabbiarmi. Ancora discesa e nuovamente scompaiono, ma dopo il bivio per Campana, inizia la salita verso Pessinate, e ci risiamo con le punzecchiature alle gambe, a volte saltano agli occhi, respiro a bocca chiusa per il timore di inghiottirli.
Vado avanti tra sberle e imprecazioni fino al bivio per Borgoadorno, due tornanti per salire al piazzale dell’omonimo castello, ma c’è una stradina che mi ha sempre incuriosito e questa volta l’ho inserita nel giro. Si dirama da un tornante, all’inizio asfaltata, larga poco più di un metro e mezzo, passando sotto al castello raggiunge ed attraversa la frazione Cavaldi; quattro case che paiono abbandonate, e la strada sempre stretta, cede l’asfalto ad un getto di cemento con i tipici segni obliqui di una rampa di garage. Proseguo su questo fondo strano, non proprio livellato a dovere, la pendenza è quasi proibitiva, salgo ugualmente stringendo mani e denti, fino ad una griglia di scolo trasversale, dopo la quale si vede a occhio che la rampa di garage si impenna, e il buon senso mi consiglia di scendere dalla bici fin che posso e spingerla a piedi fino ad un punto meno impennato. Scivolo cui tacchetti su quel cemento che ora sembra più levigato di prima, uso i tagli trasversali per non perdere aderenza, tre minuti dove Garmin non registra e appena posso risalgo in bici.
Vedo su Strava il segmento esiste, ed è segnalato come pericoloso, ed in effetti a percorrerlo in bici da corsa qualche rischio si corre.
Con questa bella trovata, ho saltato la fontana di Borgo Adorno, ma una borraccia è ancora piena e proseguo verso il bivio dei Piani di San Lorenzo, li poco distante.
Come ho già detto, questa salita l’ho registrata 9 volte dal 2016 e la data ricorrente per farla è quasi sempre il 10 di Agosto, San Lorenzo, in questo ciclo di scalate ho saltato solo il 2021 a causa dell’incidente di Costigliole.
Svolto immediatamente senza pensarci e senza anestesia, prima tolgo il dente prima passa il dolore.
Tratto iniziale asfaltato perfettamente, e comincio a pensare che a differenza delle volte precedenti, forse, ho messo troppa salita nelle gambe prima di affrontare questa.
Il primo tratto è durissimo, ma l’asfalto nuovo aiuta molto e salgo, piano ma salgo; e arrivano i tafani, tanti, insistenti, sono la mia ossessione. Se mi alzo sui pedali, non posso menare le mani, se resto seduto, su certe pendenze faccio una fatica boia; e quindi alterno le posizioni, seduto meno ai tafani e in piedi rilancio la bici, poi ancora meno e dopo rilancio. Continuo così, solo nei tratti in cui la strada spiana leggermente riesco ad aumentare l’andatura e qualcuna di quelle bestiacce rimane disorientata e si disperde. Arriva un’auto, meno ai tafani e la faccio passare, poco dopo arriva una motocicletta che passa senza problemi, mentre io meno ai tafani. Ora sono solo, e meno comunque ai tafani, qualcuno lo ammazzo, altri più scaltri sfuggono alle menate.
Uno si infila sull’appoggio degli occhiali e morde il naso; dolore, meno, non so se lo prendo, mi alzo sui pedali e un altro morde la fronte; meno ma sono in piedi, la bici sbanda, si sgancia un pedale e sono col piede a terra. Come per magia i tafani scompaiono. Cerco di salire in bici ma la catena è scesa dalla corona anteriore, la sistemo, riparto a fatica su una pendenza che è prossima al 14%, davanti a me una serie di tornanti, 1300 metri ed è finita.
E ci arrivo finalmente a questi 1096 metri, o forse 1101, dipende dal cartello che si legge in vetta, saluto i signori saliti prima motorizzati, vorrebbero rifornirsi d’acqua per l’escursione nel bosco, ma il Rifugio Escursionistico è chiuso, io faccio due foto e poi scendo a fare rifornimento alla fontana di Pallavicino e continuo a scendere per la strada che solitamente uso per avvicinare la Salita dei Piani.
Ora è Val Borbera, le Strette di Pertuso, Borghetto e Vignole Borbera, so già che al ritorno, in pianura avrò il vento contrario; Arquata Scrivia, Libarna e salgo alla galleria della Crenna, mentre scendo verso Gavi, Garmin probabilmente punto da un tafano, da un picco di velocità di 221 km/h che non so come rimuovere. Uscito da Gavi, secondo il programma dovrei salire a San Cristoforo e proseguire verso il secondo San Lorenzo, ma decido di continuare verso casa con in faccia, questo leggero vento da Nord Est, che a me pare una Bora… non ne ho più ne nelle gambe e nemmeno nella testa.
SEMPREINSELLA inseguito dai tafani.
| By: | Un Randagio in bici |
| Started in: | Comune di Casal Cermelli, Piemonte, IT |
| Distance: | 122,3 km |
| Selected: | 122,3 km |
| Elevation: | + 1788 / - 1791 m |
| Moving Time: | 06:08:17 |
| Gear: | Blue Sky |
| Page Views: | 6 |
| Departed: | 11 ago 2025 06:07 |
| Starts in: | Comune di Casal Cermelli, Piemonte, IT |
| Distance: | 122,3 km |
| Selected distance: | 122,3 km |
| Elevation: | + 1788 / - 1791 m |
| Max Grade: | |
| Avg Grade | |
| Cat | |
| FIETS | |
| VAM | |
| Ascent time | |
| Descent time | |
| Total Duration: | 06:33:57 |
| Selection Duration: | 23637 |
| Moving Time: | 06:08:17 |
| Selection Moving Time: | 06:08:17 |
| Stopped Time: | 00:25:40 |
| Calories: | 4883 |
| Max Watts: | |
| Avg Watts: | 221 |
| WR Power | |
| Work | |
| Max Speed: | 49,3 kph |
| Avg Speed: | 19,9 kph |
| Pace: | 00:03:13 |
| Moving Pace: | 00:03:00 |
| Max Cadence: | 116 rpm |
| Min Cadence: | 19 rpm |
| Avg Cadence: | 63 rpm |
| Max HR: | 161 bpm |
| Min HR: | 82 bpm |
| Avg HR: | 128 bpm |
| Heartrate zones: | |
| Zone 1: | 23 minuti |
| Zone 2: | 57 minuti |
| Zone 3: | 1 ora 48 minuti |
| Zone 4: | 1 ora 30 minuti |
| Zone 5: | 41 minuti |
Best format for turn-by-turn directions on modern Garmin Edge Devices
Best format for turn by turn directions on Edge 500, 510. Will provide true turn by turn navigation on Edge 800, 810, 1000, Touring including custom cue entries. Great for training when we release those features. Not currently optimal for Virtual Partner.
Useful for uploading your activity to another service, keeping records on your own computer etc.
Useful for any GPS unit. Contains no cuesheet entries, only track information (breadcrumb trail). Will provide turn by turn directions (true navigation) on the Edge 705/800/810/1000/Touring, but will not have any custom cues. Works great for Mio Cyclo. Find GPS specific help in our help system.
Estimated Time shows a prediction of how long it would take you to ride a given route. This number is based on your recent riding history, and represents an estimate of moving time. Each time you upload a new ride, your Estimated Time profile will adjust to reflect your most recent riding. Only rides exceeding 10 miles (16 km) will affect these estimates.
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