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25/05/2019
• Distanza 129.54 km
• Tempo 5:47:03
• Dislivello 1917 metri
“Una salita, UNA”
Il solito passaggio a scrocco per Salice Terme e appena monto in bici è già salita. Non sono abituato. Di solito partendo da casa prima di mettere le ruote su una strada che sale, devo fare un cinquantina di chilometri, ma partendo da Salice Terme, le salite sono tutte li, dietro l’angolo.
Il programma fatto ieri sera, prevedeva, Penice Vetta, Brallo, Cima Colletta, Lesima Vetta (opzionale), e Capanne di Cosola. Questo ieri sera, oggi, che di andare in bici non avevo proprio nessuna voglia, le previsioni meteo non erano delle migliori e l’avvicinamento a Varzi passando per Alta Collina e Pozzol Groppo, hanno subito manifestato che le gambe non c’erano, la decisione di accorciare il giro è stata immediata.
Ho sempre qualcosa di scorta in saccoccia e il nome di un paese, Negruzzo mi stuzzicava già da un po’. Via facciamo quello, è una variante un po’ più lunga per raggiungere il Pian del Poggio, soli tre chilometri in più ma a giudicare dalla mappa potrebbero essere interessanti.
Via si va a Negruzzo, frazione di Santa Maria di Staffora, 1124 metri sul livello del mare, numero di abitanti imprecisato e una rampa secca in lastricato di pietra.
Per arrivarci da Varzi, seguo per un tratto la SP186 (PV) del Brallo, arrivato alla frazione di San Martino svolto a sinistra attraversando il caratteristico ponte di legno sul torrente Arrocchia, per proseguire poi sulla SP48 (PV) del Brallo-Passo del Giovà. La strada è molto bella, si costeggia in sponda destra lo Staffora fino a raggiungere Casanova di destra e attraversato il torrente a casanova di Sinistra la strada inizia a salire in maniera più decisa.
Sono sulla SP90 (PV) Casanova-Cegni-passo del Giovà, la salita è abbastanza regolare, solo in alcuni tratti si fa dura con pendenze che nel tratto prima del bivio per Negruzzo arrivano a superare l’11%. Poi spiana e lasciata la SP90 proseguo a destra per Negruzzo. Il paese sembra incantato, tutto in pietra, anche la strada, al bivio non sapendo dove andare, chiedo aiuto all’unica persona presente in quel momento. Capelli bianchi, lunghi sulle spalle, circa 65 anni, in pensione vive a Tortona ma quando ha un attimo di tempo si sposta a Negruzzo. Mi spiega che strada devo seguire, dice che probabilmente troverò un po’ di fango, ieri ha grandinato e la strada sembrava un fiume. Ha, lo sai che c’è una frana? Si ma si passa agevolmente. Tranquillo, vai su che si passa.
Ci salutiamo e mentre manovro la bici per prendere un po’ di rincorsa e superare il tratto ripido in pietra, ecco che dal nulla spunta un altro signore.
- Bene, bene, abbiamo un ciclista coraggioso, oggi.
La sua battuta ha del sarcastico ma mi preoccupa un tantino.
Vado, saluto e vado, supero il lastricato e la strada spiana su un bell’asfalto, la carreggiata è stretta ma il fondo è buono. Proseguo tra i su e giù fino ad addentarmi nel fitto bosco di faggi, una breve discesa ed ecco le tracce della frana. Pare sia stata riparata. Tiro un sospiro di sollievo. Svolto e dietro alla curva ecco la sorpresa. Terra, pietre, fango, acqua che scorre su quella che un tempo doveva essere la sede stradale. Ora è un disastro. Un tratto di una decina di metri è impraticabile, scendo dalla bici, e proseguo a piedi. Lo supero, attraverso in bici un tratto allagato e davanti a me ecco la salita. La strada, stretta ed avvolta dagli alberi, non lascia visuale ai lati. Il fono è sporco, foglie, pietrame, rame secchi, muschio, viscidume. La pendenza al 14% mi trascina al fuori sella ma la ruota posteriore slitta e devo forzatamente sedermi. Proseguo in questo modo per diversi metri, sempre al coperto del bosco. Salgo, scendo, slitto ma resto in sella. Finalmente la strada stretta termina e sono nuovamente sulla SP48. Ora la strada la conosco, l’ho già fatta un paio di volte. Ricordo le due fontane, le pendenze costanti e il caldo asfissiante dell’ultima volta che sono passato da qui. Oggi non fa caldo, ho da poco superato i 1000 metri di altitudine e non fa caldo per nulla, anzi grosse nuvole scure sono la ad aspettarmi al pian del Poggio.
Cia arrivo, lassù alla pista di sci da fondo, 1270 metri sul mare e proseguo verso il Passo del Giovà, 1320 msm e ancora su verso le capannete di Pey e poi finalmente ai 1450 metri di Capanne di Cosola.
La salita, l’unica di oggi è finita. Mi copro bene, prima di scaraventarmi giù verso la valle del Borbera. Nei primi chilometri la strada è mitragliata di sterco di vacca, doppia attenzione nello scendere. Più sotto, dopo Aje di Cosola, al posto dello sterco, ecco le pietre crollate dalla parete del monte. A queste devo prestare mota più attenzione, poi ecco i buchi nell’asfalto e infine, ecco Cabella. Se il giro fosse stato più lungo, un gelato artigianale e una birra la bar Italia non me li sarei lasciati scappare ma ho solo 70 km all’attivo e non ne ho bisogno.
Via verso casa, il vento è a favore, allungo di qualche chilometro passando per Novi, Basaluzzo e Predosa e sono a casa per vedere il finale di tappa del Giro. SEMPREINSELLA!
By: | Un Randagio in bici |
Started in: | Godiasco Salice Terme, LOM, IT |
Distance: | 131,2 km |
Selected: | 131,2 km |
Elevation: | + 1951 / - 2012 m |
Moving Time: | 05:42:49 |
Gear: | Steel Heart |
Page Views: | 39 |
Departed: | 25 mei 2019 08:49 |
Starts in: | Godiasco Salice Terme, LOM, IT |
Distance: | 131,2 km |
Selected distance: | 131,2 km |
Elevation: | + 1951 / - 2012 m |
Max Grade: | |
Avg Grade | |
Cat | |
FIETS | |
VAM | |
Ascent time | |
Descent time | |
Total Duration: | 06:06:02 |
Selection Duration: | 21962 |
Moving Time: | 05:42:49 |
Selection Moving Time: | 05:42:49 |
Stopped Time: | 00:23:13 |
Calories: | 4251 |
Max Watts: | |
Avg Watts: | 198 |
WR Power | |
Work | |
Max Speed: | 54,0 kph |
Avg Speed: | 23,0 kph |
Pace: | 00:02:47 |
Moving Pace: | 00:02:36 |
Max Cadence: | 116 rpm |
Min Cadence: | 19 rpm |
Avg Cadence: | 66 rpm |
Max HR: | 159 bpm |
Min HR: | 82 bpm |
Avg HR: | 122 bpm |
Heartrate zones: | |
Zone 1: | 22 minuten |
Zone 2: | 1 Uur 5 minuten |
Zone 3: | 1 Uur 17 minuten |
Zone 4: | 1 Uur 37 minuten |
Zone 5: | 35 minuten |
Best format for turn-by-turn directions on modern Garmin Edge Devices
Best format for turn by turn directions on Edge 500, 510. Will provide true turn by turn navigation on Edge 800, 810, 1000, Touring including custom cue entries. Great for training when we release those features. Not currently optimal for Virtual Partner.
Useful for uploading your activity to another service, keeping records on your own computer etc.
Useful for any GPS unit. Contains no cuesheet entries, only track information (breadcrumb trail). Will provide turn by turn directions (true navigation) on the Edge 705/800/810/1000/Touring, but will not have any custom cues. Works great for Mio Cyclo. Find GPS specific help in our help system.
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