“Evitando le salite più dure Senza per questo cadere nelle tue paure Gentilmente senza doping con amore Dolcemente Ponzone Rallentando per poi accelerare Con cadenza fluente pedalo nel sole Gentilmente senza strappi al mio cuore” 16/09//2022 • Distanza 102.50 km • Tempo 4:43:48 • Dislivello 1260 metri Si, Ponzone. Li sono nato 66 anni fa e li ogni tanto mi piace tornare in bicicletta, cambiando ogni volta il percorso tra le tante strade che raggiungono questo bel paese, che come estensione geografica con i suoi 69.03 km², si piazza al 4° posto (nella provincia di Alessandria) dopo Casale Monferrato e prima di Bosio, una serie infinita di frazioni che non sto ad elencare ma cito per tutte il Bric Berton al confine con la Liguria e sede dell’omonimo Bacino Idrico. Come dicevo a Ponzone ho le mie radici che risalgono al Bisnonno Giuseppe, al nonno Saturno, a mio padre Urano, si allora usava così nominare i figli con le più recenti scoperte planetarie. Se mio padre e mia madre avessero seguito questa regola il mio nome, seguendo l’ordine dei pianeti poteva essere Nettuno, ma per fortuna non è andata così. Si, Ponzone, evitando le salite più dure. Perché salire a Ponzone dalla SP210 Acqui Terme-Palo, comporta meno difficoltà che salire ad esempio dalla strada di Shaquana (La Pieve, ora chiusa per frana), dalla regione Albergo, da regione Montagnola e Valle Zani, da Melazzo, da Grognardo, i passaggi per Caldasio, Ciglione, che poi finiscono tutte sulla SP210 ma sono molto dure. Oppure le varianti della SP210, tipo la Valle Orecchie o strada Rachela. In assoluto la serie che preferisco e ritengo la più impegnativa è Acqui Terme bagni - Montagnola - Valle Zani - SP210 - strada Rachela. Poi è una questione di gambe e di opinioni. Comunque oggi sono salito dalla classica per Ponzone, l’ultima volta che ero passato da qui era il 3 dicembre 2019, (https://ridewithgps.com/trips/42500064) anno del vasto disastro idrogeologico che aveva colpito l’acquese. La SP210 aveva subito frane gravi in molti punti e buona parte della salita l’avevo fatta a piedi con la bici in spalla. Oggi i segni delle frane non sono stati del tutto cancellati, transenne al bordo della strada sono posizionate in molti punti ma la strada è tutta asfaltata. Si a Ponzone ci sono arrivato e dopo la immancabile visita per salutare i quattro zii che purtroppo sono al camposanto sono andato a fare due chiacchiere con le quattro zie che l’estate preferiscono passarla ancora a Ponzone. Un dovere che mi pongo e un modo per ricordare il tempo in cui a Ponzone passavo anch’io l’estate. Il restante giro l’ho inventato, volevo scendere dai Fogli alla Ex SS334 ma mi è tornato alla mente il Filetto Baciato e dal bivio per Pianlago a Cimaferle c’è poca strada, arrivato alla macelleria, vengo a sapere che questo tipo di salume lo producono a partire da ottobre e quindi ho modificato ancora il giro cercando di arrivare ad un dislivello decente per il chilometraggio effettuato. Niente Filetto Baciato ci riproverò in autunno. SEMPREINSELLA!