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Giringiro: Sottopassi
“Una volta si facevano i ponti”
23/10/2019
• Distanza 111.69 km
• Tempo 3:56:34
• Dislivello 311 metri
E già, comincio a rimpiangere il buon, vecchio e rompiballe, passaggio a livello di Castellazzo Bormida, che faceva perdere qualche minuto, quando era chiuso ma passato il treno, apriva immediatamente e si passava anche noi.
Poi, la politica di FFSS puntata alla soppressione dei PL, (sostituendoli con i sottopassi o dove possibile i cavalca ferrovia) ha velocizzato il traffico su gomma, eliminato le manutenzioni e siamo tutti contenti ma…..
Ma quando piove? Beh, quando piove, ci sono le pompe che evacuano l’acqua!
Ma e se la pompa si ferma? Quando la pompa si ferma, un semaforo rosso blocca il traffico.
Ma se uno è distratto? Il codice stradale non ammette distrazioni.
E nemmeno il sottopasso, che se è allagato e ci si finisce dentro è un bel pasticcio.
Il sottopasso di cui parlo è quello di Castellazzo sulla SP181 (AL) Boscomarengo-Cantalupo. Ogni volta che piove un po’ più forte del normale, le pompe vanno in tilt e l’acqua che fa sempre livello, raggiunge un’altezza di circa quattro metri.
È già successo diverse volte in passato e due volte consecutive nei giorni scorsi.
Dopo il passaggio dell’ultima perturbazione, che di acqua ne ha sbattuta giù a bizzeffe, il sottopasso si è allagato ed è ancora fuori uso. Questa mattina, una squadra di operai era intenta ed evacuare con pompe e mezzi meccanici l’acqua fangosa e densa stipata nella depressione del sottopasso.
I Castellazzesi, per venire a casal Cermelli devono fare il giro del ponte Bormida come pure i Casal Cermellesi se vogliono andare a Castellazzo.
Ma quando si progetta qualcosa, due rilievi, due calcoli sul rischio, due andrebbero fatti.
Ricordo di qualche anno fa, quando ancora c’erano le sbarre:
in bici come al solito, e come al solito il PL era chiuso. Mi fermo e mi attacco alla sbarra, do un’occhiata in giro e noto un gatto nero che, seduto su una traversina dei binari è intento a far toeletta.
Cribbio ma con tutto il posto che c’è, proprio sui binari?
Urlo, agito le braccia, fischio, faccio il richiamo, miagolo, abbaio, ringhio. Niente non mi fila per nulla. Cerco di attirare la sua attenzione in tutti i modi possibili ma nulla non si muove e continua a lavarsi.
Cerco una pietra e la lancio, ma lo manco di un metro. Ne cerco un’altra ma il treno è arrivato ormai è spacciato.
L’istinto di sopravvivenza impone al gatto di accucciarsi, la locomotiva in velocità, lo sovrasta nella sua imponenza, il gatto si aggrappa alla traversina dove poco prima stava seduto, posso vederlo tra una ruota e l’altra teso come una bandiera al vento, legata al suo pennone. Il gatto sventola, anche la coda è tesa, le unghie infisse nel legno della traversa, irrigidito, dalla paura, dalla tensione, dalla forza dell’aria che lo stende, lo allunga, lo sbatte a mezz’aria ma lui non molla, le unghie ben piantate, attaccato alle sue 7 vite. Essendo un gatto Italiano di vite ne ha solamente 7, più fortunati quelli anglosassoni che a quanto pare ne hanno due in più.
E le vite, mi pare di vederle volare via, al passaggio di ogni vagone. Ecco il primo e una vita vola via, il secondo vagone il gatto sempre attaccato alla traversina ma un’altra vita vola via e continua così. Tre, quattro, cinque vagoni e altrettante vite che se ne vanno. Sesto ed ultimo vagone, ancora una vita che vola e a questo punto ecco che vola anche il gatto o meglio rotola. Agguantato dal vortice di coda del treno, che lo solleva in aria, molla la presa della traversina e viene trascinato, rotola il povero animale, sbattendo prima a terra, poi contro una traversina, poi la rotaia e continua così per una ventina di metri, in una serie di capitomboli e salti mortali da far invidia ad un acrobata del circo. Finalmente il vortice lo libera e cade a terra per un’ultima volta. È morto, penso ma non è così. Un solo attimo per riprendersi, si alza sulle zampe, è malfermo, barcolla. Poi comincia a saltare da una parte all’altra del binario e appena capisce dove si trova salta la staccionata e fila via forte come il treno appena passato.
Anche i passaggi a livello hanno qualcosa da raccontare, non come i sottopassi che si allagano e basta. SEMPREINSELLA!
By: | Un Randagio in bici |
Started in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 111,7 km |
Selected: | 111,7 km |
Elevation: | + 406 / - 409 m |
Moving Time: | 03:55:37 |
Gear: | Costanza |
Page Views: | 40 |
Departed: | 23 ott 2019 08:20 |
Starts in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 111,7 km |
Selected distance: | 111,7 km |
Elevation: | + 406 / - 409 m |
Max Grade: | |
Avg Grade | |
Cat | |
FIETS | |
VAM | |
Ascent time | |
Descent time | |
Total Duration: | 04:08:37 |
Selection Duration: | 14917 |
Moving Time: | 03:55:37 |
Selection Moving Time: | 03:55:37 |
Stopped Time: | 00:13:00 |
Calories: | 3241 |
Max Watts: | |
Avg Watts: | 214 |
WR Power | |
Work | |
Max Speed: | 43,9 kph |
Avg Speed: | 28,4 kph |
Pace: | 00:02:13 |
Moving Pace: | 00:02:06 |
Max Cadence: | 115 rpm |
Min Cadence: | 19 rpm |
Avg Cadence: | 75 rpm |
Max HR: | 161 bpm |
Min HR: | 100 bpm |
Avg HR: | 131 bpm |
Heartrate zones: | |
Zone 1: | 3 minuti |
Zone 2: | 21 minuti |
Zone 3: | 1 ora 57 minuti |
Zone 4: | 1 ora 23 minuti |
Zone 5: | 6 minuti |
Best format for turn-by-turn directions on modern Garmin Edge Devices
Best format for turn by turn directions on Edge 500, 510. Will provide true turn by turn navigation on Edge 800, 810, 1000, Touring including custom cue entries. Great for training when we release those features. Not currently optimal for Virtual Partner.
Useful for uploading your activity to another service, keeping records on your own computer etc.
Useful for any GPS unit. Contains no cuesheet entries, only track information (breadcrumb trail). Will provide turn by turn directions (true navigation) on the Edge 705/800/810/1000/Touring, but will not have any custom cues. Works great for Mio Cyclo. Find GPS specific help in our help system.
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