13/01/2020 • Distanza 68.97 km • Tempo 2:37:51 • Dislivello 398 metri “Incontrando tanti amici” Freddino oggi ma niente di insuperabile, siamo nelle medie stagionali ed è vero che lo scorso anno c’era qualche grado in più, ma restando in pianura si riesce a pedalare bene. Strade asciutte quasi ovunque e assenza completa di vento, ma molte delle strade che ho percorso oggi, sono in condizioni precarie. Il giro, con qualche variante a causa delle interruzioni, passa sugli otto ponti della bassa valle Orba, quello di Casal Cermelli è il primo che incontro ma l’ultimo in ordine di posizione sul torrente Orba. Gli altri arrivano uno dietro all’altro nella poca strada di oggi, a Basaluzzo, il ponte sul Lemme è a poca distanza dalla confluenza tra Lemme ed Orba e poco più avanti, piegando verso Predosa ecco quello sulla strada dell’Iride. Proseguo verso la Boidina salendo a Castelferro e discendendo ancora a Predosa da Mantovana, lascio la provinciale 185 e dirigo su Capriata d’Orba, la strada è devastata dall’ultima piena dell’Orba, in alcuni tratti la strada è sterrata, i campi sono pieni di pietrame e legname di vario tipo è appoggiato al guardrail. Ed ecco il ponte della strada Oltre Orba, interdetto al traffico pesante. Ero intenzionato a proseguire verso Silvano d’Orba ma non mi ricordavo che l’Albedosa si fosse mangiato il ponte sulla SP155 e ripiego su un giro del paese di Capriata per ritornare sulla SP185. Silvano lo raggiungo dal bivio di Schierano, attraverso un primo ponte sull’orba, (il 5° del giro) anche questo interdetto ai grandi carichi e poi un altro transitabile per tutti (6°) e proseguo verso Ovada. Sono alla rotatoria per Lerma quando aggancio la scia di un trattore e rimorchio, tengo duro sul successivo strappo ed arrivo ad Ovada quasi senza pedalare. Il settimo ponte è quello dello Stura a cento metri c’è l’ottavo ed è sull’Orba, poco più a valle i due torrenti si fondono assieme. I ponti sono finiti, la solita bava di vento contrario è sulla strada di casa ma mi sento bene. L’affanno dei primi chilometri è svanito ma il traffico esagerato che a causa dell’interruzione sulla SP155 passa da qui, auto e camion che passano a pochi cm dal manubrio mi mettono ansia. A Predosa, il saluto ad alta voce ed il gesto della mano di Francesco arrestano la mia corsa. Due chiacchiere una stretta di mano, con lui ci sono Lino e quel burlone di Alberto, tutti ciclisti che oggi hanno preferito fare due passi in tangenziale. Può sembrare assurdo ma la tangenziale di Predosa è molto gettonata da camminatori e runner. Casal Cermelli, un altro fischio e un altro stop. È Valter, un ex collega dell’Amag che mi chiama, assieme d Elio stanno ripristinando la funzionalità di una valvola di presa, li saluto con piacere e poi doccia, tiepida per evitare i geloni. Domani nebbia e sicuramente niente bici, vedremo. SEMPREINSELLA!