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29/06/2020
• Distanza 171 km
• Tempo 8:29:40
• Dislivello 2733 metri
“Speedy Tortuga”
Sono a 1200 metri da casa, quando il Garmin decide di spegnersi improvvisamente, mi aveva dato l’avviso di batteria scarica ad Arquata Scrivia ma sapendo che al 20% ha ancora circa due ore di autonomia, non ho dato peso all’allarme e la batteria è andata ko in una sola ora.
Comunque dopo i 170 km uno più, uno meno, ha poca importanza, quello che mi impensierisce, è che sono sempre più lento, soprattutto in salita e in fase di avvio e penso che per questo problema, non ci sia rimedio.
Però il giro mi è piaciuto, e anche se si è verificato qualche imprevisto, ho fatto più o meno quello che avevo in testa.
Mi spiego meglio.
Fino a Garbagna tutto come copione, Novi, strada Monterotondo per arrivare a Serravalle evitando il traffico della provinciale, ma purtroppo è stato impossibile evitare il degrado di questa strada, che un tempo aveva un fondo stradale bellissimo. Proseguo sulla val Borbera e la galleria di Garbagna, terminata la discesa dovrei svoltare verso Vallescura, accorciando di netto la strada per San Sebastiano Curone, ma soprapensiero tiro dritto. Sono all’incirca le 8:20 e per colazione mi sparo Polverola, che non ho mai fatto in vita mia e che ovvia al problema di aver saltato il bivio per Vallescura.
Questo è stato solo il primo imprevisto, strada facendo ce ne saranno altri.
Brignano Frascata, San Sebastiano C.ne, Fabbrica C.ne, tutto come previsto. Da tempo la SP111 per Varzi detta Pareto, è interrotta e questo lo sapevo, infatti avevo previsto il passaggio per Cella, Castellaro e Cignolo.
L’imprevisto, è che tutto il traffico automobilistico che dalla valle Staffora, vuole spostarsi velocemente in val Curone, utilizza il percorso che sto facendo io.
Un altro imprevisto si presenta tra Cella e Castellaro, la strada danneggiata dalla frana di non so quale secolo, è stata ripristinata ma non ancora asfaltata, il tratto è in salita, il traffico di auto abbastanza alto. Avanzo con cautela, la ruota posteriore tende a slittare sulla ghiaia ma vado su abbastanza bene. Ora succede che a ridosso di una curva, la strada si impenna, il tratto è breve ma si vede ad occhio che la pendenza schizza su di brutto, in oltre dalla mia corsia, si vedono bene una serie di grandi buche nella ghiaia. Sono indeciso se scendere dalla bici o spingermi al limite della corsia per vedere se riesco a schivare le buche. Mi porto verso il centro della carreggiata e come vuole la legge di Murphy: “Che se speri che qualcosa non debba accadere in un preciso momento, questo accadrà sicuramente”, ecco che arriva un’auto ed accade l’imprevedibile.
Il conducente, mascherina sul mento (come tutti oramai), con la flemma di Aldo Fabrizi dice: «è dura vero, questo tratto è proprio duro». Mi sfiora, è appena passato quando perdo l’equilibrio e stramazzo a terra sul lato sinistro. Risultato manubrio appena sbucciato e gomito che sanguina copiosamente, oltre al colpo di frusta che si prende ogni volta che si stramazza a peso morto. Mentre cerco di rialzarmi mando all’autista appena passato un paio di prenotazioni per andare a quel paese, mi rialzo, supero l’erta a piedi e risalgo in bici sperando di trovare presto una fontana per lavare via il sangue che cola e si raggruma, scivolando fino al polso e poi sulla gamba.
Si dice che contro l’imprevedibile non c’è nulla da fare ma se fossi sceso dalla bici subito, magari non cascavo da fermo come la mela di Newton.
La fontana la trovo a Ciglolo, acqua corrente e freschissima. Mi sciacquo il braccio, stacco sangue e pietre varie che erano rimaste appiccicate, mangio qualcosa e riparto in discesa verso Casanova Straffora.
Ed ecco un altro imprevisto. La strada che voglio fare io è sbarrata da una serie di cartelli, uno in particolare avvisa “Strada interrotta”.
Con la bici si passa ovunque, li ignoro e inizio a salire verso il Pian dell’Armà.
Dopo poco, un camion da cava mi supera, si lascia dietro il caratteristico odore del catrame a caldo. Vuoi vedere che finalmente asfaltano la strada.
Salgo e a Cegni, altro sbarramento. Ignoro anche questo e di li a poco incrocio un camion che scende. Si, sicuramente asfaltano.
Vado su come posso nel tratto duro, al bivio di Negruzzo ho quasi voglia di scendere e risalire dal versante di Pian del Poggio ma poi la curiosità che ha ucciso il gatto, prevale e salgo fino al cantiere. All’avanguardia chiedo se posso passare, mi rispondono di fare attenzione. Dopo poco, ecco che la strada si tinge di nero, è l’emulsione, nemica di tutte le biciclette. Scendo e con la bici a spalla, commino nell’erba della banchina. Quando arrivo nel punto caldo, la squadra è ferma accanto all’asfaltatrice, in attesa dell’asfalto. Mi fermo a chiacchierare, pare che stiano eseguendo tratti lunghi abbinati a tratti a macchia di leopardo. Dicono almeno fino a che non finiscono i soldi. Beh, almeno qualcosa si vede. Quando li lascio al loro lavoro, proseguo ancora a piedi fino a che supero la posa fresca, dove potrebbero affondare le ruote della bici, sempre se non esplodono per il calore, poi risalgo in bici e termino questa che una volta era per me una salita facile.
Discesa a Pian del Poggio e salita a Capanne di Cosola, come da copione.
Come da copione, discesa a Cabella e svolta per Rocchetta Ligure. Ora dovrei salire Costa Salata, scendere a Vobbia, salire la Castagnola e tornare a casa da Gavi. Ma a son sciupà (sono scoppiato) e strappo il copione.
Ho il vento contro e non mi va, Costa Salata, non mi va anche perché mi terrei il vento contro fino in vetta e allora a Sisola, tengo la destra ma Roccaforte è noiosa e lunga per i miei gusti, se devo faticare e soffrire voglio che sia vera fatica e vera sofferenza e salgo a Borassi da Campo del Re.
Chi ha avuto il piacere di farla, sa di cosa parlo, ecco la scheda: http://www.unrandagioinbici.it/urb/le-salite/media-difficolta/26-le-salite/media-difficolta/grado-di-difficolta-4-a/136-borassi-da-campo-dei-re-sisola-borassi
Regione: Piemonte Provincia: Alessandria Pendenza Media: 11.63% Pendenza massima: 17.50% Dislivello: 178 m. Aumento in altezza: 178 m. Lunghezza: 1.530 m. Difficoltà: 50.46 Media 4+
La faccio e non soffro neppure tanto e poi proseguo tagliando, per così dire per il Colle delle Forche. L’alternativa era andare ad allungare sulla strada di Montessoro, sbucando in Valle Scrivia a Isola del Cantone ma non mi andava, quindi ho chiuso così, Arquata, Serravalle, Novi e casa passando per Bosco Marengo. Grossa mano data dal vento che mi ha spinto per diversi chilometri.
Imprevisti, superati brillantemente ma contro l’imprevedibile, non c’è nulla da fare.
Ora mi lecco le ferite.
SEMPREINSELLA!
By: | Un Randagio in bici |
Started in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 170,5 km |
Selected: | 170,5 km |
Elevation: | + 2764 / - 2747 m |
Moving Time: | 08:21:12 |
Gear: | Costanza |
Page Views: | 26 |
Departed: | 29 giu 2020 05:58 |
Starts in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 170,5 km |
Selected distance: | 170,5 km |
Elevation: | + 2764 / - 2747 m |
Max Grade: | |
Avg Grade | |
Cat | |
FIETS | |
VAM | |
Ascent time | |
Descent time | |
Total Duration: | 09:19:20 |
Selection Duration: | 33560 |
Moving Time: | 08:21:12 |
Selection Moving Time: | 08:21:12 |
Stopped Time: | 00:58:08 |
Calories: | 6441 |
Max Watts: | |
Avg Watts: | 203 |
WR Power | |
Work | |
Max Speed: | 57,9 kph |
Avg Speed: | 20,4 kph |
Pace: | 00:03:16 |
Moving Pace: | 00:02:56 |
Max Cadence: | 117 rpm |
Min Cadence: | 19 rpm |
Avg Cadence: | 63 rpm |
Max HR: | 163 bpm |
Min HR: | 84 bpm |
Avg HR: | 125 bpm |
Heartrate zones: | |
Zone 1: | 44 minuti |
Zone 2: | 1 ora 46 minuti |
Zone 3: | 1 ora 26 minuti |
Zone 4: | 1 ora 33 minuti |
Zone 5: | 1 ora 25 minuti |
Best format for turn-by-turn directions on modern Garmin Edge Devices
Best format for turn by turn directions on Edge 500, 510. Will provide true turn by turn navigation on Edge 800, 810, 1000, Touring including custom cue entries. Great for training when we release those features. Not currently optimal for Virtual Partner.
Useful for uploading your activity to another service, keeping records on your own computer etc.
Useful for any GPS unit. Contains no cuesheet entries, only track information (breadcrumb trail). Will provide turn by turn directions (true navigation) on the Edge 705/800/810/1000/Touring, but will not have any custom cues. Works great for Mio Cyclo. Find GPS specific help in our help system.
Estimated Time shows a prediction of how long it would take you to ride a given route. This number is based on your recent riding history, and represents an estimate of moving time. Each time you upload a new ride, your Estimated Time profile will adjust to reflect your most recent riding. Only rides exceeding 10 miles (16 km) will affect these estimates.
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