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29/07/2020
• Distanza 127.85 km
• Tempo 5:36:13
• Dislivello 1418 metri
“Piero: Un incontro gradito”
Ore piccole, ieri sera, in casa, con mia moglie, guardando “Io Robot”, fantascientifico del 2004, datato ma piacevole. La pubblicità su Italia 1 dura quanto il film quindi le ore piccole sono assicurate.
Sveglia inconscia alle 4:30, mi volto dall’altra parte fino a che l’ossessione bici, mi fa alzare di scatto quando il campanile batte cinque rintocchi gravi e uno acuto. 5:15, colazione, studio il giro, mi vesto e parto alle 5:59, record per quest’anno.
San Fermo nella testa, vediamo se riesco a metterlo anche nelle gambe.
Al Valico di San Fermo ci si arriva da diverse strade, in ordine di durezza secondo Salite.ch sono:
• 640-La meno battuta da noi ciclisti è quella di Agneto che comprende un tratto di sterrato.
• 565-Cerendero, la mia preferita. È vero che si allunga ma si aumenta anche il dislivello e la difficoltà, e devo dire che è veramente soddisfacente. È questo il versante oscuro del Valico di San Fermo, pochi la conoscono, pochissimi la fanno.
• 540-Vobbia, il versante classico dalla Liguria, la migliore da fare in salita e anche in discesa.
• 439-Dovanelli, quindi Dova Inferiore e poi Superiore, il versante classico dal Piemonte, quello che tutti fanno. Strada brutta soprattutto in discesa.
• 423-Gordena, non l’ho mai fatta ma cercherò di ovviare alla mancanza
È chiaro che il tratto finale della salita è lo stesso per tutte le strade elencate ma ognuna di esse ha delle sfumature proprie che le rendono uniche.
Io, prediligo Cerendero, amo i suoi strappi, i tornanti lunghi e dritti, le pendenze morbide che si affiancano a quelle aspre. Ne amo l’ombra, il fresco, il tratto pianeggiante iniziale, i rifiati tra uno strappo duro e l’altro, la chiesa di san Ruffino, purtroppo lasciata andare a se stessa, nonostante il FAI. Mi piace il tratto in cemento striato, forse pericoloso ma caratteristico e da provare in salita, bello tosto. Quando l’ho fatta lo scorso anno, dopo la frazione Canarie c’èra un frana, oggi ripristinata a regola d’arte, anche questo mi piace. Unica pecca, poco prima di Dova Superiore, l’asfalto non è bellissimo ma con le dovute attenzioni si procede bene.
Quello che non mi sono piaciuti, sono i tafani, oggi particolarmente aggressivi, noiosi, invadenti e punzecchianti. Mentre altri ti ronzano fastidiosamente attorno al volto. Alcuni si posano silenziosamente sulle gambe, i gomiti, mai sulle mani. Ci si accorge di loro solo quando succhiano il sangue e menargli in salita non è sempre possibile, ma ho fatto un po’ l’equilibrista e anche se mi dispiace, qualche cadavere l’ho lascito in strada. In genere si nutrono di nettare ma sono le femmine che hanno la necessità di alimentarsi a spese del sangue dei vertebrati per garantirsi l'apporto proteico necessario a completare la maturazione delle uova. Oggi ero attorniato da femmine, non mi capita spesso.
Scollino e i tafani scompaiono.
Di tutte le volte che sono salito al Valico di San Fermo, non sono mai salito a piedi alla omonima cappella del XIII secolo, ho sempre troppa premura.
Scendo, non lo so ancora ma mi aspetta una sorpresa.
Al terzo chilometro di discesa verso Vobbia, nel bel mezzo di un tornante, ecco Piero ciclista Valenzano.
Ci siamo conosciuti lo scorso anno su, alle Capanne di Cosola, per caso. Io scollinavo da Pian del Giovà e lui da Cabella. ( ecco il giro https://ridewithgps.com/trips/39707621)
L’età è sempre indefinita, fisico atletico, occhi come il mare.
Ciao dice lui, ciaoooo rispondo io, e si ferma in salita. Freno, torno indietro quel poco che serve per parlare. È partito da Arquata Scrivia, terminata la salita scenderà dallo stesso versante e fa bene, dall’altra parte è un delirio di buche. Poi Costa Salata e se ne avrà voglia, l’alternativa tra Sisola – Borassi e Roccaforte L.re. Chiacchieriamo qualche minuto.
Saputo da dove arrivo, ecco l’aneddoto:- in un tempo che fu, Piero scendendo il lastricato di cemento ripidissimo, si trova in una situazione abbastanza imbarazzante. Un corteo funebre sale verso il camposanto, su quella strada ripida e stretta. Cose che capitano.
Chiedo scusa a Piero se l’ho fermato a salita quasi terminata, ma non gli importa molto dello stop, quanto della difficoltà nel ripartire. Scendiamo qualche decina di metri, fino alla curva che prelude al tornante e da li riparte verso la vetta di San Fermo.
Io continuo la mia discesa, contento di averlo incontrato ancora.
Gli amici dicono di lui:
Piero è di un'altra dimensione. Una persona davvero straordinaria sotto tanti punti di vista: la cosa che colpisce di più inizialmente è la prestanza fisica, ma poi scopri una persona con mille interessi, culturali e non, e lo spirito di un ventenne. Unico e irripetibile.
Per quel poco che lo conosco, sono pienamente d’accordo.
Il resto della corsa è noia, poco vento contrario fino a casa, il caldo che comincia ad asfissiare, acqua terminata, quasi 130 km con una banana. Consumo poco, meno di un’ibrida.
SEMPREINSELLA!
E un grande saluto a Piero!
By: | Un Randagio in bici |
Started in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 127.4 km |
Selected: | 127.4 km |
Elevation: | + 1431 / - 1429 m |
Moving Time: | 05:33:35 |
Gear: | Steel Heart |
Page Views: | 6 |
Departed: | Jul 31, 2020, 6:03 am |
Starts in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 127.4 km |
Selected distance: | 127.4 km |
Elevation: | + 1431 / - 1429 m |
Max Grade: | |
Avg Grade | |
Cat | |
FIETS | |
VAM | |
Ascent time | |
Descent time | |
Total Duration: | 05:53:01 |
Selection Duration: | 21181 |
Moving Time: | 05:33:35 |
Selection Moving Time: | 05:33:35 |
Stopped Time: | 00:19:26 |
Calories: | 4438 |
Max Watts: | |
Avg Watts: | 208 |
WR Power | |
Work | |
Max Speed: | 54.5 kph |
Avg Speed: | 22.9 kph |
Pace: | 00:02:46 |
Moving Pace: | 00:02:37 |
Max Cadence: | 112 rpm |
Min Cadence: | 19 rpm |
Avg Cadence: | 69 rpm |
Max HR: | 155 bpm |
Min HR: | 85 bpm |
Avg HR: | 128 bpm |
Heartrate zones: | |
Zone 1: | 12 minutes |
Zone 2: | 34 minutes |
Zone 3: | 1 hour 38 minutes |
Zone 4: | 1 hour 45 minutes |
Zone 5: | 52 minutes |
Best format for turn-by-turn directions on modern Garmin Edge Devices
Best format for turn by turn directions on Edge 500, 510. Will provide true turn by turn navigation on Edge 800, 810, 1000, Touring including custom cue entries. Great for training when we release those features. Not currently optimal for Virtual Partner.
Useful for uploading your activity to another service, keeping records on your own computer etc.
Useful for any GPS unit. Contains no cuesheet entries, only track information (breadcrumb trail). Will provide turn by turn directions (true navigation) on the Edge 705/800/810/1000/Touring, but will not have any custom cues. Works great for Mio Cyclo. Find GPS specific help in our help system.
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