29/07/2020 • Distanza 134.02 km • Tempo 5:45:55 • Dislivello 1363 metri “Boh? Non lo so!” Deciso per un lungo, nella testa, Forotondo, Bocca di Crenna e Caldirola ma quando salto in bici svanisce tutto. Soprapensiero, anziché a Ovest, mi dirigo verso Sud, non ho indossato i guanti, compio il giro del paese per recuperarli ma poi rinuncio e punto ad Ovest, per dove non lo so ancora, un doloretto al ginocchio sinistro mi avverte che, meno strada faccio, meglio sarà. E pedalo senza un’idea precisa, abbastanza svogliato, pensando che se fossi rimasto ancora un’oretta a letto e poi fare le solite cose, utili, invece di buttare via tempo in un giro in bici senza una meta, sarebbe stata la decisione migliore. Ora che pedalo, una parte di me, quella attiva insiste, dice di andare lontano, Savona, oppure provare a seguire un tratto della prossima Milano Sanremo, almeno fino a Niella Belbo. L’altra parte, quella pigra, quella che ha paura del caldo e della fatica, vorrebbe tornare a casa appena questo meraviglioso fresco mattutino svanirà, cioè quasi subito. Panchine no, panchine si, dirigo su Castelnuovo Belbo ma quando passo accanto all’indicazione della Panchina del Nizza con la Biblio-botte, tiro dritto. Dopo lo scontro con un dirigente della Big Bench Community Project che mi esortava a non fare foto della mia bici sulle panchine, perché così facendo incentivo atti vandalici, le Big Bench mi sono venute un po’ a nausea. Proseguo con calma per Nizza M.to e san Marzano Oliveto, poi Canelli, quasi, quasi vado a Niella, ma appena fuori e Santo Stefano B.bo. ecco che alla vista dell’indicazione per San Bovo, svolto d’istinto a sinistra, lo scorso anno ero sceso da questa strada e mi era rimasta impressa per la sua pendenza. Salgo il micidiale primo chilometro e mezzo, al 12.3% con punte del 15%, un cagnetto mi incita, lo invito a seguirmi, il suo padrone nell’aia della cascina, saluta calorosamente, aggiungendo che ho del pelo sullo stomaco, augura una buona passeggiata, il cane desiste dal seguirmi continuo solo. La strada spiana, penso sia finita, al bivio ho un’indecisione, mi fermo per capire quale sia la direzione giusta. Svolta secca a sinistra, la strada si stringe e continua a salire, in modo meno deciso di prima ma sempre abbastanza prepotente. Un chilometro al 10.6% medio, punte del 12% che al bivio per Cassinasco e Loazzolo, svaniscono nel nulla. Continuo su un falsopiano sui 500 metri di altitudine, godendomi quel poco fresco che rimane della mattina, il massimo piacere lo raccolgo nella discesa verso Cessole ma il caldo si fa già sentire. Scorta d’acqua a Monastero B.da e poi cerco la strada di casa, seguendo a distanza due ciclisti che lascio alla rotatoria di Pontechino, loro verso Cremolino io nella pianura a 33 °C in aumento. Tutto qui, un peccato non avere fatto fotografie, ma alla fine dei conti i paesaggi collinari sono tutti uguali. SEMPREINSELLA!