06/09//2022 • Distanza 136.16 km • Tempo 6:03:02 • Dislivello 1179 metri “I peperoni ripieni” Se sei un ciclista e quando ti alzi non hai appetito, sarà una brutta giornata se sali in bicicletta. È successo questa mattina ma ho pensato, che forse la causa poteva essere il peperone ripieno da un chilogrammo mangiato ieri a cena, ma ho comunque preparato le borracce, i bocconcini, la banana divisa a metà. Parto con poca convinzione, un giro memorizzato nel Garmin ma non caricato in lettura, che ricalca in parte percorso fatto ieri dall’amico Piero Lenti. Programmati 155 km , circa 2000 metri il dislivello, obiettivo raggiungere le sorgenti dell’Erro e passando da Acqui Terme, SS334 del sassello, Mioglia, Pratipoia, Ferriera di Montenotte, affiancare l’Erro fino a Pontinvrea, Sassello, Bric Berton, Cassinelle e casa . Non apro il percorso, oggi non gira, pedalo improvvisando, vado a caso dove mi pare. E parto, verso Castellazzo Bormida, strada disagiata come quasi tutte quelle che portano fuori da Casal Cermelli, ripercorro a memoria parte della strada programmata, avvicino Acqui Terme passando per Rivalta B.da e la bella e tranquilla strada per Pontechino, io la chiamo “la via delle zucchine” perché ovunque ti giri in questa stagione ci sono coltivazioni di questa Curcubitacea. Ad Acqui Terme dovrei proseguire sulla SS334 del Sassello la imbocco ma poi devio per Arzello con l’intenzione di provare le gambe su per la ripida strada diretta di Castelletto d’Erro ma mi manca il coraggio e provo a tirare dritto su di una strada che non ho mai fatto, avanzo a naso, sbaglio strada, chiedo indicazioni e finalmente ecco che dopo il guado sull’Erro, il passaggio ai Gaini e Rivere, raggiungo ancora la SS334. Potrei recuperare il percorso stabilito ma le sensazioni non sono buone, un paio di chilometri sulla provinciale e poi provo le gambe sulla salita che da Colombaia sale a Cà ed Bascire. Bella strada, stretta all’inizio, sale a strappi anche del 12%, poi si allarga ma non cambia caratteristiche. In tutto 5 km il primo quasi in piano, non difficile, ma faccio fatica. All’incrocio con la SP225 Melazzo-Montechiaro, svolto a sinistra, a Montechiaro salgo fino oltre il piazzale della chiesa, l’ultima volta che lo avevo fatto, all’Epifania del 2016 ( http://www.unrandagioinbici.it/urb/escursioni/50-100-km/241-giro-della-befana?month=1&year=2016 ) si era rotto l’attacco manubrio e ho dovuto ricorrere ad un soccorso da casa. Scendo, e imbocco la SP220 Montechiaro-Pareto, quella dei muri del Turpino, quella che ho fatto tante volte sul percorso del Giro della Provincia di Alessandria, ( http://www.unrandagioinbici.it/urb/escursioni/250-300-km/16-giro-provincia-terzo-raid ) quella che io chiamo semplicemente l’altalena del Turpino, perché o si sale o si scende sia che si percorra in un senso o nell’altro e tutto attorno lo spettacolo dell’Alto Monferrato. Bivio per Roboaro, svolto a sinistra, strada stretta, ma sempre affascinante, scende per un tratto e poi a Roboaro, svoltato a destra in una strada che pare porti a casa di qualcuno, ecco che ricomincia l’altalena, strappi duri corte discese si alternano fino al bivio tra Mioglia e Mioglia. Devo decidere se rifare la strada di Piero o ripiegare e accettare la sconfitta del peperone ripieno o avventurarmi nel Ligure allungando la strada, senza sapere se riuscirò a finire il giro. Sinistra, svolto a sinistra e ripiego, sulla strada che odio più di tutte, la SS334 del Sassello, che a quanto pare è in ristrutturazione, date le strisce gialle laterali e centrale che la accompagnano dal confine di Provincia fino quasi a Cartosio. Bancarelle, le avevo evitate all’andata ma ora mi aspettano e le salgo malvolentieri. Melazzo, Flecchio, devio sul ponte di Ferro già fatto all’andata, poi Acqui Terme, volevo un giro circolare e sono finito in un miscuglio di incroci. Pedalo verso casa, senza riuscire a capire perché il vento è sempre contrario qualunque direzione io prenda. Probabilmente la colpa è del peperone ripieno da un kg mangiato ieri sera, del fatto che questa mattina non sono riuscito a mangiare, e del cibo che mi sono portato appresso ho consumato solo mezza banana. 136 km con mezza banana e due borracce, consumo poco vero? SEMPREINSELLA!