“solo se non si va forte”
25/02/2023
• Distanza 110.32 km
• Tempo: 4:51:45
• Dislivello 1057 metri
Di solito nel fine settimana, non esco in bicicletta ma ieri sera, con la mente annebbiata dai fumi di un’ottima Bagna Càoda -leggi Càuda- , quando mi è stato proposto un giro nell’astigiano, ho istintivamente detto di si e questa mattina, ci siamo trovati io, Walter, Marco e Sara per andare a portare un saluto a Marina in quel di Motta di Costigliole.
Lasciamo la strada più corta per il ritorno mentre per l’andata si sceglie quella più interessante, passando in collina su piccole strade secondarie, ed evitando per quanto possibile quelle troppo trafficate.
Nonostante sia sabato, tra i filari della vigne quasi pronte al risveglio, molte persone stanno provvedendo alla legatura delle viti già potate. Gli operatori di campagna e la collina, non conoscono il riposo e nemmeno giorni di festa.
Venebdo al giro, Mombaruzzo è il primo GPM e dopo Casalotto, si prosegue per regione Croci e strada Baglio fino a raggiungere Nizza Monferrato, si prosegue sulla tranquilla strada Sernella ed a Castelnuovo Calcea, dopo una indecisione sulla lettura del Garmin, che quando è in un paese a volte diventa indecifrabile; ecco Pasquana e Madonnina, seguita da Costigliole d’Asti.
Vorrei fermarmi un attimo in viale Bianco, dove mi avevano steso nel 2021 ma la strada è in discesa ma presi dallo slancio tiriamo dritto, e dopo il passaggio attorno al Parco Castello di Costigliole d’Asti, si scollina a Santa Margherita.
Ora è discesa fino a Motta di Costigliole , un saluto a Marina che ci ha preparato un piccolo ma apprezzato ristoro e si riparte per la seconda parte del viaggio.
Ecco Mongovone, ripida ed evitabile, ma siamo ciclisti e la salita è come una calamita, si prosegue verso Montegrosso, Mombercelli e Belveglio seguiti dalla leggera salita di regione Cornalea e dopo Castagnassa, la bella strada Serra ci porta verso Masio in leggera discesa.
Ad Oviglio comincia la disastrata Sp245 seguita dall’altrettanto sinistrata SP240, -prima o poi qualcuno si farà del male se non le sistemano- e alla svolta della Rampina, col vento leggermente ostile si arriva a Castellzzo B.da.
Saluto i miei compagni di viaggio che proseguendo sulle ormai disfatte 7 vie, raggiungeranno Predosa, mentre io mi avvio verso casa per la via più breve.
Poche fotografie, scattate in vetta a Mongovone, purtroppo con i guanti non riesco ad usare la fotocamera del telefono e mi accontento ora, di descrivere con poche parole il viaggio fatto assieme a Sara, Marco e Walter, rendendolo indelebile, forse meglio che in una fotografia.
SEMPREINSELLA!