“Con Ornella e la sua E-bike”
Ovada in Randonnée, questa volta soft, con mia moglie, un piccolo tratto, 24 km del percorso, da Sezzadio passando per i Boschi, Gaggina, una piccola deviazione per vedere la Big Bench di Carpeneto e poi ancora, Madonna della Villa, Cascina Vecchia, Mantovana, Predosa, partenza da casa, e ritorno, quarantotto km che Ornella ha sopportato bene, nonostante i saliscendi e le corte salite.
Un giro differente dai soliti, accompagnati e sorpassati da tanti ciclisti che la Rand’Ovada la correvano realmente, qualche amico che saluta, la voglia di rincorrerlo, senza averne la capacità. Ho già dei problemi a stare dietro alla bici con pedalata assistita di mia moglie, figuriamoci a stare a ruota con un gruppo agguerrito che sta facendo una gara.
Ci godiamo il panorama, io e Ornella, le vigne di Cortese, la vendemmia del moscato, i grappoli di dolcetto quasi maturi, sole, cielo terso, colori di fine estate, temperatura ideale, su e giù continui per queste belle strade di mezza collina. Anni fa la correvo anch’io questa gara senza classifica, che è sinonimo di bel tempo e sulla quale pare, non abbia mai piovuto. 200 km di bellezza assoluta.
Lasciamo il percorso alla rotatoria Sud della tangenziale di Predosa e ci avviamo verso casa percorrendo la SP185, traffico, automobilisti abbastanza educati, che lasciano un margine di sicurezza nel sorpasso. Poi arriva lo stronzo che fa il pelo al manubrio, lo mando a stendere con un gesto, mia moglie che da dietro vede tutto, mi dice che mi ha proprio sfiorato. Me ne sono accorto.
Continuiamo sempre in fila indiana, la strada in banchina un po’ disfatta, una buca più grande delle altre -come già era successo in un giro di fine agosto- fa cadere ancora una volta la catena della bici di Ornella. Ci fermiamo appena possibile, ormai so come fare e in un attimo la sistemo e si riparte verso casa. La nostra corsa è finita, chi percorre la Rand’Ovada ne avrà ancora per qualche ora. Buona corsa a tutti
SEMPREINSELLA!