“Tanto sono quelle di papà” Chiedo scusa a Giosuè Carducci, ma mi è venuta in mente mentre pedalavo e ho dovuto riscriverla… La nebbia ai secchi orti Piovigginando scende, E lontano si sente L’urlo del temporal; Ma per le previsioni Sarà qui verso sera Almen cosi si spera L’orto è da rinfrescar. Giran le gambe oggi Schiacciano sui pedali: Sta il ciclista correndo Dall’Appennino al mar Tra le biancastre nubi Venti da Est leggeri, S’ammucchiano i pensieri, Verso casa a tornar. Ultimamente, ho bisogno dello spunto per salire in bicicletta. Ieri già cambiato, deciso ad uscire in bici anche controvoglia, senza sapere dove andare, perché oggi, rispetto ai giri di qualche anno fa, sono proprio un disastro senza idee e senza gambe, ecco che piove e contento come un bambino che apre i regali di Natale, tolgo il completo da ciclista e metto quello del contadino. Due gocce e si risolve tutto, qualche anno fa sarei partito comunque in bici, ieri no, sono rimasto a casa. Oggi non era in programma un giro in bicicletta ma, succede che mio figlio Marco resta per qualche giorno a Bistagno e caso vuole che dimentichi a casa il carica batterie del “cellulare intelligente” -traduzione letterale di smartphone- , non mi ha chiesto di portarglielo, ma mi ha dato lo spunto per un giro in bicicletta. Vado che son quasi le otto di questa mattina fosca, quasi nebbiosa. Ieri è piovuto tutto attorno a noi e l’effetto foschia si è amplificato. Vado verso Castellazzo per allungare e rendere un po’ allegra, la strada per Bistagno, proseguo per Borgoratto, Frascaro, e ai Tacconotti, esco dal percorso stabilito e mi fermo a chiacchierare con un caro ex collega dei tempi dell’Amag. Garmin come sempre vacilla e non trova più la strada giusta, proseguo a memoria, conosco la zona e dopo Mombaruzzo e Casalotto, ritrovo la traccia caricata sul Garmin e tutto torna a posto. Scendo verso Bazzana, attacco la corta salita e poco dopo lo scollino svolto sullo strappo di strada Baglio -che è sempre più duro-, proseguo e in prossimità di alcune case, mi trovo di fronte un micio, grigio tigrato con sfumature rossastre, probabilmente una femmina, assomiglia moltissimo alla nostra Foxi quando è arrivata l’anno scorso. È mal combinata, forse più di lei, un occhio cieco, l’altro non bello, pelo bruttino, coda spelacchiata. È docile, ma diffidente, si porta al lato della strada contro un muretto che cinge una villa, dove un cane che si è accorto di noi abbaia in modo incessante. Il micio non è a suo agio, scatto una foto, se sapessi come portarlo via lo farei subito, ma sono in bici, purtroppo. Lo lascio a malincuore e proseguo verso Gianola e strada San Martino Un tratto di strada allagato a causa del temporale di ieri, è completamente coperto di fango, ci entro con la bici e imbratto ruote, telaio, freni, scarpe, un disastro, scendo verso san Vito sparando melma tutto attorno. A casa, dovrò lavare la bici. Pensando al gatto, sbaglio strada due volte ma la ritrovo. Sfioro Castel Boglione e Rocchetta Palafea, e al ponte del rio Sabbioni inizia la bella strada che sale verso Cassinasco, che però non raggiungo, deviando verso Monastero Bormida. Il primo tratto di strada in forte discesa, è un disastro di buche sabbia e ghiaia, poi migliora e sono indenne a fondovalle. Ora c’è in programma la salita da Monastero B.da a Santa Libera - quella dura - ma per la seconda volta che la metto in programma, ecco che per la seconda volta, mi spaventa e tiro dritto verso Bistagno a consegnare il carica batterie a Marco. Mio figlio ha seguito la mia posizione GPS sul PC e ci troviamo nell’androne del palazzo più alto di Bistagno, una foto ricordo -non ne ho molte con lui- e via verso casa. A Rivalta Bormida il messaggio di mia moglie sul Garmin che dice di vedermi ancora a Bistagno. Controllo il telefono e in primo piano c’è il messaggio di prova dell’IT-Allert che ha bloccato tutto. Lo elimino e ristabilisco le funzioni del cellulare. Corro verso casa e alle 12:40 ecco u nuovo allarme IT-Allert, con questa suoneria pazzesca che nel messaggio precedente non avevo sentito. Azzero anche questo e continuo la corsa verso casa, come sempre a vento in faccia. Pare che in serata avremo un temporale, qui da noi. Spero che piova, ma senza fare danni. Continuo a pensare a quel micio, e mia moglie mi chiede di provare a tornare da quelle parti in auto nella speranza di trovarlo. Non sarà facile. SEMPREINSELLA!