“Senza voglia di salita.” Temporale per fortuna moderato, quello di ieri sera, un po’ di vento, acqua quanto basta, e fortunatamente niente grandine, frescura immediata, e questa mattina nei 16 °C all’esterno, é la foschia a confondere il cielo con la terra calda di giorni afosi. L’estate non è certo finita, ma qualcosa sta cambiando. Salgo in bici, quasi costretto dall’idea di com’ero quando partivo presto e andavo lontano, su strade sconosciute a cercare salita, e distanza, e fatica che ora mi spaventa e non mi permette di fare distanze ormai proibite, che il mio corpo rifiuta e la mente non trova un obiettivo degno di essere conseguito, senza poi pagarne gli effetti. Pianura oggi, senza idee, senza la minima cognizione di cosa e come fare questo giro forzato, pedalo senza una meta precisa, pedalo senza allontanarmi troppo, compiendo corti giri che mi portano sempre nello stesso posto, quello di casa. Foschia su questa strada insicura per il mezzo che guido. A tratti non c’è posto per le ruote, a tratti l’unica parte percorribile della strada è la linea laterale bianca che delimita, la banchina. A tratti nemmeno quella. Foschia sulla strada e nei pensieri che mi accompagnano in questo giro piatto e sbiadito, che a quest’ora del mattino va ad intralciare chi, alla guida di un auto, con fretta va al lavoro. Qualcuno ha rispetto, altri no, vedono nel ciclista un intralcio, quello che non ha niente da fare e si diverte consumare pneumatici, facendo perdere tempo prezioso a loro, che invece lavorano. Ora è così, sto a consumare pneumatici e ad intralciare chi lavora, ma io nei mesi estivi ci andavo per questa strada al lavoro, andata e ritorno con tutti i rischi che comporta e sono felice di averlo fatto. SEMPREINSELLA.