“Perché son vivo e finché son vivo”
14/11/2024
• Distanza 57.41 km
• Tempo 2:17:12
• Dislivello 331 metri
Vado o non vado, il cielo è velato, 4.9°C alle 9 del mattino, prendo tempo, anche se l’idea migliore è quella di restare a casa, aspetto paziente che esca un raggio di sole e la temperatura si alzi di qualche grado, non c’è nebbia e questa è già una buona cosa.
Vado o non vado, in cielo un raggio di sole, 6°C alle 10 del mattino, il cielo si richiude ed il sole sparisce dietro un’alta foschia, prendo tempo e l’idea di restare a casa rimane la migliore, è vero non c’è nebbia ma non è la bella giornata di ieri.
Vado o non vado, il cielo si è aperto, 7°C, l’orologio appeso in cucina segna le 10:45, ora o mai più, mi vesto rapidamente e salto in bici, 50 km nella testa e nessuna idea di dove andare a farli.
Vado, finalmente sono in sella e pedalo sotto un pallido sole, non c’è vento, non sento freddo e in poco tempo sono a Castellazzo, al momento l’unica strada percorribile che porta fuori da Casal Cermelli.
Pedalo senza forzare troppo l’andatura, il cielo sempre più aperto, il sole sempre più presente, la temperatura che si alza di un °C ogni 4 chilometri, al bivio di Oviglio il termometro del Garmin segna 10 °C, più in su non va, per tutta la corsa saltella tra gli 8 ed i 10 gradi.
Mi dirigo verso Nizza Monferrato e senza raggiungerla svolto a destra per Castelnuovo Belbo, il secondo ponte sul Belbo è ancora chiuso per lavori, se devio per Bergamasco accorcio troppo il giro ed a malincuore decido per l’arrampicata di strada Costa, soli 450 metri ma al 14.1% medio. Scollino e al bivio per Incisa, svolto a destra per reg. Crivelletto, chiaramente come ogni volta che mi lascio agguantare da idee esplorative, mi ritrovo in un vicolo cieco, la strada finisce e mi tocca tornare indietro.
Scendo verso Incisa Scapaccino e da Borgo Impero risalgo la Collina di Incisa, 1800 metri al 5.5%, poi è falsopiano negativo, su una strada dove l’asfalto è un optional e a volte nemmeno la linea bianca laterale destra, offre garanzia di stabilità. Tra arrabbiature, imprecazioni, e tanto altro, finalmente arrivo ad Oviglio e sempre sulla linea bianca laterale destra, mi riporto sulla strada dell’andata e in poco tempo sono a casa.
Il giretto di oggi come quello di ieri, corti, appena al di sopra dei 50 km, sono per me anomali, ma mi sono reso conto che se voglio tornare a fare -quasi- i giri in bici di prima dell’incidente devo accorciare la distanza e aumentare le uscite in bicicletta.
SEMPREISELLA!
P.S.
Il titolo me lo ha ispirato un caro amico di Predosa.