22/02/2020
• Distanza 64.37 km
• Tempo 2:38:37
• Dislivello 474 metri
“Perdo le gambe ma non il vizio”
Seconda panchina dell’anno, quella di Castelnuovo Belbo, rossa su base viola a ricordare il “Nizza”, vino Berbera Superiore prodotto nella zona compresa tra 18 comuni dell’astigiano: Agliano Terme, Belveglio, Bruno, Calamandrana, Castel Boglione, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Rocchero, Cortiglione, Incisa Scapaccino, Moasca, Mombaruzzo, Mombercelli, Nizza Monferrato, Rocchetta Palafea, San Marzano Oliveto, Vaglio Serra e Vinchio.
Ci sono arrivato per puro caso, quando sono partito non avevo alcuna idea di dove andare a portare le ruote, cercavo una cinquantina di chilometri per arrivare ai 300 km settimanali. E così che passando per Castelnuovo Belbo, appena dopo il ponte, sulla sinistra, ecco l’indicazione per la Big Bench.
Ci ero stato quest’autunno e ricordavo la corta e dura salita per raggiungere la panchina ma era l’anno scorso a fine stagione e la preparazione fisica di allora non è comparabile con quella di oggi. Quindi, fatica al limite della sopportazione sui poco più di 800 metri al 12% di pendenza media e picco del 21%, con sterrato finale per fortuna molto meno ripido del tratto asfaltato.
Soddisfazione nel vedere la Big Bench con accanto la “bibliobotte”.
Fatte due foto, ho raccolto un po’ di cartacce disperse qua e la attorno alla panchina, lasciate a terra dai soliti incivile e considerato lo sforzo, ho guadagnato la strada di casa.
È bello andare per panchine, ti cambia il giro, ti fa vedere luoghi nuovi, paesaggi eccezionali. Le Big Bench sono quasi tutte in zone panoramiche e molte sono difficili da raggiungere in bici. Questa è una di quella ma non impossibile, non inarrivabile, semplicemente complicata. SEMPREINSELLA!