Big Bench Hunter: Capolinea Camino “Montagne russe” 7/10/2020 • Distanza 174.63 km • Tempo 8:10:07 • Dislivello 2009 metri Nove è il mio limite, per fare la decima ho dovuto usare una panchina normale dei giardini di Casal Cermelli e non mi vergogno nemmeno un po’. L’obiettivo di oggi era la Grande Panchina Rosa e Rossa di Camino, l’ultima installata, il suo numero è 117. Per trovarla ci ho messo un po’, avevo le coordinate GPS ma al momento di buttare giù la traccia, ho seguito una strada abbastanza malridotta che si trovava sul versante opposto della collina. Poi a forza di provare ho trovato un sentiero che mi ha portato dritto alla nuova Big Bench di Camino. Devo ringraziare chi mi ha fatto la bici, che pur non essendo una gravel, regge bene anche nelle condizioni più esasperate. Grazie a Davide, Andrea e Roberto http://www.hbm.it/. Nove panchine dicevo,questo è il mio limite, potevo infilarci anche quella di Rosignano M.te oppure quella di Tonco ma mi avrebbero allungata la strada oltremodo e io, in questo momento non penso di essere in grado si reggere più di quanto abbia fatto oggi 174 km e 2000 D+. Quindi mi accontento, con un po’ di magone, ripensando agli anni addietro quando fare 250 km a uscita era normale. Nove panchine e tre nuove per me, eccole in fila come nel giro. 1. San Salvatore Monferrato n° 92, Rosa Fuxia. Per arrivarci è una bella scarpinata in sentiero ripido e fangoso, in oltre ho anche sbagliato la strada e ho perso del tempo prezioso oltre a fare km in più. 2. Lù Monferrato n° 98, Blu su Giallo. Bella in una vigna al sole, il sentiero è praticabile anche con una BDC ma bisogna fare attenzione a non fare slittare troppo le ruote. 3. Cuccaro Moferrato n°99, Viola su Beige. Vicina alla strada ma anche questa ha un pezzetto di sterrato. 4. Vignale Monferrato n°107, Arancio su Bianco, si vede già dalla strada che unisce Vignale e Casorzo, la SP68. È Proprio sul confine tra la nostra provincia e quella di Asti, piazzata nel bel mezzo di una vigna, strada sterrata e acciottolata abbastanza facile. Nuova per me. 5. Grazzano Badoglio n° 91, Bordeaux, Per arrivarci si deve raggiungere il piazzale del cimitero dove c’è anche un parco delle Rimembranze con tanto di cannone e bandiera Italiana, poi si imbocca una strada formata da qualsiasi rifiuto, mattoni, pietre , ghiaia che poi si trasforma un sentiero che porta in cima ad una vigna e li in bella vista ecco la Big Bench. Nuova per me. 6. Sala Monferrato n°48, Rosso Barbera su beige pietra da cantone. Semplice adiacente alla strada accanto ad una bella vigna dove oggi stavano vendemmiando uva Barbera. La più facile oggi. 7. Camino, il comune più a Nord della provincia di Alessandria n°117, Rosa e Bordeaux, imbriccata in un posto che per arrivarci ho dovuto fare un sacco di strada a piedi. L’area dove è posizionata è molto bella, con tavoli per picnic, ombra, aria pulita con vista sulla pianura del Po e sullo sfondo le Alpi già innevate. Centinaia di cimici grandi e nere che svolazzano e attaccano chiunque si trovi in zona e oggi c’ero solo io. Giro di boa e cerco di rientrare pensando se aggiungere la panchina di Tonco per arrivare a 10 oppure toglierne qualcuna per arrivare a casa prima dell’arrivo di tappa del Giro d’Italia. 8. Calliano n° 68, Bianca e Blu, nella fretta ho anche sfocato la foto. Correggo l’affermazione della panchina di Sala. È senza dubbio più semplice questa o se la giocano. 9. Castagnole Monferrato, la patria del vino Ruché n° 51, Rosso Ruché, non poteva essere altrimenti. Per poco la volo, è piazzata davanti ad una vigna di Ruché appunto, seminascosta da una scarpata, per arrivarci ho imboccato in frenata la rampa di accesso della vigna e prìer poco non mi ribalto con tutta la bici. 10. Ha ha ha è una panchina normale fatta a mano dagli artigiani della pro loco di Casal Cermelli Gianpaolo e Nevio. Legno e acciaio, molto bella ma piccina, dove per sedersi non serve una scaletta come per le Big Bench. Tanti su e giù come andare sulle montagne russe, ma il Basso Monferrato è fatto così, dolci colline che ogni tanto si arrabbiano. Lievi pendenze che a tratti si incazzano. Tutto è ordine e Pulizia, tranne che per la zona di Camino, impervia, misteriosa, ma altrettanto affascinante. SEMPREINSELLA!