23/03/2021
• Distanza 109,00 km
• Tempo 4:11:38
• Dislivello 478m
• Bici Blue Sky
Oggi tutta pianura, mi andava così, in questa bella giornata di sole, senza vento, senza fretta, conuna sfuriata dietro motore a 42 km/h appena uscito dal paese, poca strada, ho dovuto rinunciare perché l’autista del trattore e rimorchio, manteneva le ruote di destra al margine della banchina sollevando un uragano di polvere e sabbia. Lo mollo per la sua strada e devio verso Frugarolo con la voglia di stare solo e pedalare pensando a ciò che accade e a quando finirà.
L’anno scorso in questo periodo molti di noi ciclisti erano fermi per scelta, troppa gente al pronto soccorso, per rischiare una caduta, un incidente, che potesse portare ad un ricovero. Poi la situazione è migliorata e tutti abbiamo ripreso fiducia a voglia di pedalare ma le cose stanno nuovamente cambiando. Fino a poco fa la situazione al P.S. di Alessandria è stata ragionevolmente calma ma da un paio di giorni la presenza di ricoveri COVID19, si sta incrementando e credetemi ho un informatore sicuro. D’altra parte era solo questione di tempo perché la condizione calma qui da noi, si adeguasse a quella del resto d’Italia. Per questo penso che sarebbe meglio che io, come lo scorso anno smettessi per un po’ di andare in bicicletta.
Sulla strada siamo birilli su due ruote e per tanta attenzione ci possa essere da parte nostra a chi di ruote ne ha quattro, in caso di contatto, noi, si perde sempre.
Oggi ho percorso molte strade di traffico e qualche piccola strada stretta e tranquilla, ma il rischio l’ho corso proprio in una di queste stradine, la strada Comunale Carantello, meglio conosciuta come la strada del Mandrino, per capirci è la strada che da Frugarolo attraversa le campagne della Cascina Camilla. È una bella strada, ultimamente un po’ rugosa di fondo, ma è bella, tranquilla, rilassante, ogni tanto passa qualcuno ma proprio raramente. Oggi su questa stradina, ho trovato solo due automezzi sul tratto tra Frugarolo e l’incrocio con la Sortigliona, tutti e due tra la Camilla e l’incrocio per la Cascina Nuova, in prossimità della curva a gomito. L’auto che mi supera prima della curva a gomito, non da problemi, dopo la curva incrocia un camioncino giallo a cassone corto che viene nella mia direzione, io ed il camioncino, siamo prossimi alla curva, noto che la affronta in maniera anomala, è tutto a sinistra. Ci entriamo praticamente assieme e me lo trovo quasi addosso, piego tutto a destra, il mezzo con le ruote è tutto a sinistra, lascia si e no 30 centimetri di spazio tra le ruote e la banchina. Piego ancora, e urlo, lo sguardo fisso sulle ruote, le sue e le mie, lo specchietto laterale mi sfiora la spalla. Piego e urlo e finalmente esco dalla curva. So che non mi ha visto fino a quando ci siamo trovati fianco a fianco, lo capisco, perché appena fuori della curva, rallenta e quasi si ferma, come in preda ad un forte spavento. Anch’io mi fermo, solo un attimo, urlo ancora e lo mando a stendere, ora il mezzo è fermo, poca distanza tra noi, vorrei invertire la marcia e dirgliene 4 in faccia ma rinuncio, è andata bene e questo basta. Lui, l’autista del camioncino è sempre fermo, io mi allontano, mi da uno sguardo da distante e poi riprende lentamente il suo viaggio.
Non sono riuscito a vederlo in faccia, non so se aveva il telefono in mano o se stava parlando con qualcuno al suo fianco, non so, non voglio saperlo. Quello che so è che era distratto, la strada in quel punto lascia un’ottima visuale e non è così stretta da dover passare contromano ma è andata bene, soprattutto a me con le due ruote sul ciglio del fosso accanto alle sue. Spavento e adrenalina per entrambi presumo, il fatto che si sia fermato lo dimostra.
Oggi ho percorso molte strade di traffico e qualche piccola strada stretta e tranquilla ma sinceramente io, mi sento più sicuro su di una provinciale, sfiorato dai camion e trainato dalla loro scia. SEMPREINSELLA!