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“L’Angelo del Gavia”
Se n’è andato il 3 maggio scorso Imerio Massignan, ex ciclista professionista, scalatore, vincitore di una tappa al Tour de France, il primo a sconfiggere il Gavia e se non avesse forato quattro volte, avrebbe sicuramente vinto quella tappa del Giro d’Italia del 1959.
Ho avuto il piacere e la fortuna di conoscerlo e pedalare assieme a lui ed a Flavio Perasso, parlo di almeno venti anni fa, quando ogni tanto li trovavo nei dintorni di Silvano d’Orba e con la scusa di far quattro chiacchiere mi aggregavo per qualche chilometro.
Uscivano spesso assieme in bici, Flavio, eccellete meccanico ciclista ed Imerio, vicentino di Valmarana, che terminata la carriera si era stabilito a Silvano d’Orba restandoci per tutta la vita.
Voglio ricordarlo, dedicandogli questa pedalata sulle strade della terza tappa del Giro d’Italia.
Il gioco che faccio, quando il Giro passa qui vicino, è quello di cercare di fare più strada possibile sul percorso prima che passi la corsa rosa, dandomi come obiettivo un punto di partenza ed arrivo del percorso, cercando di completarlo prima dell’arrivo dei corridori. Poi me ne vado, non sto ad aspettarli, e continuo il mio giro sulla strada del ritorno a casa in tempo per vedere l’arrivo in Tv.
Oggi avevo fissato il punto di partenza sul percorso a Mirabello Monferrato, punto di abbandono dello stesso, alla rotatoria di Motta di Costigliole.
Parto da casa verso le ore 9, il cielo è di un grigio scuro. Le previsioni promettono pioggia debole e ad Alessandria comincia lo stillicidio, una rada scarnebbia che si amplifica salendo a San Salvatore Monferrato, e la pioggia, poco a poco aumenta, tanto che incrociato il percorso della tappa, decido dopo pochi metri di andarmene a casa.
Esco da Mirabello e la scarmebbia diminuisce, prendo coraggio e torno sul percorso del Giro e continuo seguendo le frecce di segnalazione.
Primo Gpm a Lù, (senza Monferrato), sono quasi in cima ma nel tratto finale stanno ancora sistemando le transenne e non mi fanno passare, aggiro il Gpm e torno sul percorso.
Non è vero che dove passa il Giro d’Italia, si asfaltano tutte le strade. Il tratto tra Lù ed il confine della provincia tra Alessandria ed Asti è un vero disastro, gobbe, buche, crepe, asfalto a pelle di coccodrillo. Alla periferia di Lù, un operatore getta qualche badilata di bitume freddo qua e la a tappare le buche più grandi.
Proseguo verso Quargnento, Solero, Felizzano.
Per strada si stanno approntando i posti di blocco, Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza, Protezione Civile, Alpini in pensione, Volontari, sono dappertutto, ogni stradina, e sentiero di campagna ha un guardiano con tanto di transenna.
Traguardo volante di Abbazia di Masio, gente che sistema palloncini e fiocchi rosa.
Lascio l’alessandrino e mi addentro nell’astigiano, il fondo strada passa da mediocre ad eccellente.
Crociera, Belveglio, Montegrosso d’Asti, la salita verso Madonna di Mongardino, sono quasi al capolinea, pochi chilometri ed abbandonerò il percorso per rientrare verso casa.
Alla rotatoria di Motta di Costigliole, il Giro tira diritto ed io svolto a sinistra attaccando la salita di Santa Maria, poi Costigliole d’Asti, e ancora via verso Nizza Monferrato sulla trafficata SP59, e torna la pioggia, questa volta in maniera più decisa di questa mattina.
Esco da Nizza e affrontando lo strappo di Bazzana, mi accorgo che la ruota anteriore si sta sgonfiando, in cima, sosto su uno spiazzo al riparo dal traffico e sotto alla pioggia, con fatica cambio la camera d’aria. La pioggia smette all’improvviso, un raggio di sole si fa strada tra il grigiore del cielo, potrei tornare a casa per la via più facile e diretta ma, quel raggio di sole mi fa cambiare idea e svolto a destra per la salita di Zoppi Scoviglio, bagnata fradicia, ripida all’impossibile, la ruota dietro che slitta, ma tengo duro e arrivo in cima, col sole che squarcia le nuvole.
Proseguo verso San Rocco, la strada è zuppa, a Gamalero l’acqua scorre sui tornanti della discesa, a Sezzadio ci sono pozze colme d’acqua dappertutto. Senza la sosta per la foratura, probabilmente mi sarei preso addosso un bell’acquazzone.
Sono a casa, la bicicletta è un disastro di sabbia, e fango, necessita di una immediata pulizia.
Le previsione meteo per domani, sono pessime ma io sono ottimista e preparo la bici pulita per la 4^ tappa del Giro, che parte da Acqui Terme.
Ho in mente un bel giro, vedremo.
SEMPREINSELLA!
By: | Un Randagio in bici |
Started in: | Comune di Casal Cermelli, Piemonte, IT |
Distance: | 146.7 km |
Selected: | 146.7 km |
Elevation: | + 1308 / - 1308 m |
Moving Time: | 06:09:41 |
Gear: | Blue Sky |
Page Views: | 15 |
Departed: | May 6, 2024, 9:08 am |
Starts in: | Comune di Casal Cermelli, Piemonte, IT |
Distance: | 146.7 km |
Selected distance: | 146.7 km |
Elevation: | + 1308 / - 1308 m |
Max Grade: | |
Avg Grade | |
Cat | |
FIETS | |
VAM | |
Ascent time | |
Descent time | |
Total Duration: | 07:08:13 |
Selection Duration: | 25693 |
Moving Time: | 06:09:41 |
Selection Moving Time: | 06:09:41 |
Stopped Time: | 00:58:32 |
Calories: | 5218 |
Max Watts: | |
Avg Watts: | 235 |
WR Power | |
Work | |
Max Speed: | 55.3 kph |
Avg Speed: | 23.8 kph |
Pace: | 00:02:55 |
Moving Pace: | 00:02:31 |
Max Cadence: | 114 rpm |
Min Cadence: | 19 rpm |
Avg Cadence: | 68 rpm |
Max HR: | 167 bpm |
Min HR: | 93 bpm |
Avg HR: | 134 bpm |
Best format for turn-by-turn directions on modern Garmin Edge Devices
Best format for turn by turn directions on Edge 500, 510. Will provide true turn by turn navigation on Edge 800, 810, 1000, Touring including custom cue entries. Great for training when we release those features. Not currently optimal for Virtual Partner.
Useful for uploading your activity to another service, keeping records on your own computer etc.
Useful for any GPS unit. Contains no cuesheet entries, only track information (breadcrumb trail). Will provide turn by turn directions (true navigation) on the Edge 705/800/810/1000/Touring, but will not have any custom cues. Works great for Mio Cyclo. Find GPS specific help in our help system.
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