Da qualche settimana penso ad un giro che mi porti a vedere una stradina che da Isoverde, passando per Langasco, raggiunge Mignanego, ne ho studiato il percorso, l’ho caricato sul Garmin, e oggi viste le previsioni impietose per la mia zona ma abbastanza buone per la zona della valle Stura e Val Verde, ho deciso di provarci.
Ore otto, salgo in bici, il cielo su Casal Cermelli e di un grigio scuro che come da previsioni del Meteo.it, non lascia prevedere nulla di buono, ma in direzione Sud, sull’Appennino Ligure, è chiaro, si intravvede l’azzurro del sereno, e vado in direzione del Turchino passando per la SP185.
All’ingresso di Predosa, sono sorpreso di trovare un tratto di asfalto appena rifatto, la stessa cosa succede ad Ovada appena prima del ponte sull’Orba. Penso positivo, finalmente questa martoriata SP185 cominciano ad asfaltarla, ma potrebbe essere solo un riflesso del periodo elettorale.
Proseguo verso il Passo del Turchino e la strada è leggermente bagnata.
L’intenzione è quella di salire via Campo Ligure ai Piani di Praglia, scendere ad Isoverde, agganciare la strada che cerco, e risalito il passo dei Giovi, rientrare verso casa passando per Busalla e la valle Scrivia.
Continuo a salire la SP456 e l’asfalto è molto bagnato, al Gnocchetto, comincia a cadere qualche goccia d’acqua, ma smette subito.
Salgo ancora e anche se non piove, si vede chiaramente lo scorrere dell’acqua al bordo della strada, e l’asfalto è sempre più bagnato.
A Rossiglione piove, mi azzardo a proseguire ma data un’occhiata a cielo rinuncio e provo a salire verso il passo della Crocetta, dove pare, che ci sia qualche strappo tra le nuvole. Faccio pochi metri e decido di tornarmene a casa, ora la pioggia è più consistente e oltre a quella che cade dal cielo, con le ruote della bici, mi tiro addosso anche quella che scorre a terra.
Scendo e ad Ovada non piove più.
Cerco un’alternativa per raggiungere Isoverde e pensando ad Alpino e Bocchetta, svolto su per la salita di Tagliolo.
Poche centinaia di metri e una pioggia leggera, quasi invisibile, comincia ad inumidire l’asfalto, la porto con me fino alla fine della salita, e sfumata l’idea dell’Alpino, discendo per strada Lercaro, fino a raggiungere la strada provinciale. Pioviggina ancora.
Silvano, D’Orba, Capriata, Iride, e l’acquerugiola cessa, posso allungare un poco, evitando così di rientrare per la SP185.
Vado verso Basaluzzo, la provinciale è chiusa, anche qui stanno asfaltando, seguo per la deviazione che obbliga ad attraversare il paese e dopo un largo giro sono sulla strada di casa.
Ricomincia a piovigginare, quest’anno è così, sta piovendo anche per l’anno passato e forse anche per quello che verrà.
SEMPREINSELLA, ma se piove non mi diverto.
P.S. Il titolo non c’entra nulla col giro, era solo per ricordare un evento di più di cento anni fa.