Appena alzato, dato un violento starnuto, ecco che esce copioso il sangue dalla narice sinistra, tampono e l’epistasi si interrompe quasi subito, ho intenzione di uscire in bicicletta, ma sono preoccupato, di solito quando mi sanguina il naso, ho una recidiva nel corso della giornata.
Raramente faccio un giro in bici alla domenica mattina, ma vista la bella giornata ero intenzionato a rifare un giro del maggio 2022, “L' A, B, C del Ciclista Alessandrino”, 120 km e circa 1500 metri in dislivello, con le salite dell’Alpino, Bocchetta e Castagnola in sequenza A,B,C, appunto.
Parto poco convinto dell’idea e strada facendo cambio obiettivo, puntando su qualcosa di meno impegnativo, il Monte Turchino andata e ritorno per la stessa strada, circa 100 km per 700 in dislivello.
Vento leggero da Sud, le gambe di legno, preoccupazione per la recente epistassi, questa mattina la bici non la muovo.
Sto percorrendo la Sp185 di Val d’Orba, che è ridotta veramente male, pare di pedalare sul pavé, ed in alcuni tratti per evitare i sobbalzi sono costretto a pedalare o sulla linea laterale oppure al centro strada.
Attraverso Predosa, nella speranza di trovare qualche amico ciclista, ma sono solo le 8 di mattina, è ancora presto, il fondo stradale migliora ma solo di poco.
Riosecco, Malvista, San Carlo, le gambe pare che vadano meglio, aumento un poco l’andatura, la strada sempre un disastro.
Poco distante da Ovada, ecco che il naso torna a sanguinare, mi fermo tampono e anche questa volta riesco a risolvere, ma l’obiettivo del Monte Turchino svanisce, non voglio rischiare un peggioramento, che lontano da casa potrebbe creare problemi. Faccio il giro della città e ritorno dalla strada parallela la SP155 Novi-Ovada, che ha un fondo più integro.
Il naso non da più problemi, all’Iride svolto in direzione Predosa e mi ritrovo sulla SP185, che in questa direzione è leggermente migliore.
Casal Cermelli, e in piazza San Carlo c’è la postazione AIRC, mi fermo a fare due chiacchiere e faccio una sottoscrizione per l’azalea.
Alla spicciolata arrivano alcuni ciclisti del paese, Egidio, Pepi, Giancarlo, ancora due chiacchiere a ricordare i bei tempi quando si pedalava assieme.
Buon Giro, ragazzi, SEMPREINSELLA!