“Pobbio un posto silenzioso e tranquillo.” La bicicletta vien dalla campagna, In sul sorger del sole, Col suo ciclista in sella; salendo piano Va nella Val Borbera, e verso Pobbio Onde, siccome suole, Salire ella si appresta Dimani, al dì di festa, a casa resta. Sale e su pei tornanti Su la riva del monte profumo di Ginestra,… Ieri, se il tempo fosse stato meno inclemente, avrei pedalato fino a Torino per un saluto ad una cara zia, ma le previsioni soprattutto al Nord del Piemonte erano infauste ed ho rinunciato. Il sabato solitamente me ne resto a casa in famiglia ma considerato che oggi, era l’unico giorno discreto dopo, e prima di una serie di giorni di pioggia, ecco che “strappo la regola” e faccio un giretto. In Val Borbera, una strada stretta vissuta e tortuosa, che parte da Cabella Ligure e sale, a volte anche in modo pesante, verso un piccolo paese Pobbio Inferiore -1055 msm- e Pobbio Superiore -1132 msm- dove l’asfalto termina e per proseguire è necessaria una mountain Bike. Oggi a dire di una signora del posto di ciclisti ne sono passati molti, un bel gruppetto l’ho incontrato anch’io mentre scendevo a valle. Cinque tutti elettrificati e con bici adatte per salire sulla sterrata che raggiunge il Colle Trappola, per proseguire probabilmente verso il Gropa o il Giarolo o l’Ebro, dove si aprono molte varianti. Io con la mia BDC, ho dovuto come sempre da quando salgo a Pobbio, invertire la rotta e tornarmene giù a valle, facendo attenzione alla strada che a tratti, anche se priva di buche, presenta un asfalto molto ruvido e difficile da percorrere in discesa. Si parte da Cabellavicino al ponte del torrente Liassa, affluente di destra del Borbera, il profumo dei Tigli di via Casella salendo, pian piano svanisce, quasi subito rimpiazzato dalla bellezza e dalla fragranza del fiore della Ginestra, presente in modo prepotente, dai 550 agli 800 metri di altitudine. Strada arcigna come sempre per chi come me, non è abbastanza allenato e si ostina a salire con la sola forza muscolare, senza aiuti elettrificati. Anni fa, molto più giovane, andavo su col 39x23 oggi come ultimo rapporto ho usato il 42x32, è l’unico aiuto che mi permetto di usare, rapporti più agili. Pobbio, nel silenzio più assoluto, quattro case e una fontana. Quando sono silenziosamente arrivato al paese inferiore, una signora che assorta nei suoi pensieri, attraversava tranquillamente la strada, si è spaventata, sentendo lo scricchiolio del ghiaietto sotto le mie ruote. Incontrandola ancora al mio ritorno verso valle, mi sono fermato per fare le mie scuse, si è messa a ridere, dicendo:- Sa, questo è un posto talmente silenzioso dove anche il più piccolo rumore può creare situazioni imbarazzanti. Tanti anni fa, quando i figli erano piccoli, ci eravamo stati qualche giorno in villeggiatura a Pobbio e vi assicuro che è veramente così, assolutamente silenzioso e con una veduta stupenda sulla Val Borbera. SEMPREINSELLA.