“Randonnèe, pedalata ecologica non competitiva.” La organizza “ASD Castellazzociclismo” che presenta due percorsi, da 60 e 100 km. Premetto che una vera Randonnèe, che rilascia un brevetto valido, deve avere un percorso che come distanza minima raggiunga almeno i 200 km, ma a rimpiazzo delle cicloturistiche -di moda qualche anno fa- ecco che compaiono le Rando con distanze al di sotto dei 200 km. che hanno come caratteristica: la partenza alla francese, il percorso svolto in autonomia, e la classifica di arrivo stilata rigorosamente in ordine alfabetico, in oltre mentre la cicloturistica è guidata da un’auto apri corsa che limita la velocità a 25 km/h, nella rando ognuno pedala secondo la propria forza seguendo le indicazioni di un Road book dove sono annotati tutti i passaggi del percorso, ma quello che importa è rispettare un tempo massimo per portarlo a termine. Detto questo, veniamo al giro di oggi ed alla Rando Castellazzo, quella da 100 km, che ho voluto fare oggi perché per domenica 16, giorno nel quale si svolgerà, ho altri impegni. Bel percorso, - e non solo perché una delle mete è Ponzone, il mio paese di origine - studiato molto bene, cercando di evitare le strade di traffico, poca pianura, solo quella necessaria per uscire e rientrare a Castellazzo. Per eseguire il percorso mi sono basato sulle indicazioni del volantino della Rando Castellazzo, ieri avevo cercato in rete il tracciato GPS senza trovare nulla, oggi cercando meglio sono riuscito a trovare il link su Openrunner, il GPS si titola CICLOTURISTICA 15 GIUGNO e per chi lo volesse vedere, il collegamento e il seguente: https://www.openrunner.com/route-details/19195763 98.26 km, 1174 D+, 1172 D-, Alt Max 689 metri. Io chiaramente sono partito da Casal Cermelli, quindi distanza ed altimetria sono leggermente differenti. Due salite, Ponzone da Acqui Terme e Cremolino da Molare, tra loro tanti su e giù da farsi venire il mal di mare. Nei primi 30 km di strada si percorre in parte la SP195 Castellazzo B.da-Strevi, -a tratti non in buon stato- lasciandola alla rotatoria di Rivalta Bormida per imboccare la SP201 di Pontechino, strada molto bella e caratterizzata da un andamento altalenante che rompe la monotonia della corsa fin’ora svolta. Alla successiva rotatoria, si svolta a destra sulla Ex SS456 del Turchino, sia affronta lo strappo di Visone -occhio al semaforo del cimitero ed alla coda che si crea quando è rosso- ed in leggera discesa si raggiunge Acqui Terme. La curva del freddo da l’accesso al viale dei Bagni, e alla successiva rotatoria si esce alla seconda, imboccando per poche centinaia di metri la SP334 del Sassello, poi svolta a sinistra e si sale verso Ponzone sulla SP210. Ecco i dettagli della salita: https://www.unrandagioinbici.it/urb/le-salite/30-media-difficolta/32-grado-di-difficolta-4-b/202-ponzone-da-acqui-terme-sp210 Distanza 11.220 km. Partenza 167 msm Arrivo 597 msm Dislivello 430 m Aumento in altezza 470 m Pendenza media 4.19% Non è una salita difficile, dopo i primi due km al 7.3% medio, c’è un corto rifiato ed al bivio per Valle Orecchie inizia un secondo tratto in salita di circa 2400 metri al 6.2%. Siamo a Cavatore ed inizia il tratto in falsopiano a scendere, caratterizzato da una serie di dossi, il tutto è lungo circa 3.7 km, ed in prossimità della località Losio, gli ultimi 2700 metri in salita al 6.3% portano a Ponzone. La prima salita è finita, ed ora si affronta il tratto tra Ponzone e il bivio per Cassinelle tanti su e giù con strappi anche duri, 7 km al 3.2%. Svolta a sinistra, discesa veloce e curva in salita, attenzione al fondo stradale che non è perfetto per un lungo tratto. Cassinelle e l’asfalto migliora e si scende ancora verso Molare, poi svolta a sinistra e la corta e facile salita del Cremolino mette fine ai tratti impegnativi. Ecco i dettagli della salita: https://www.unrandagioinbici.it/urb/le-salite/31-facili/44-grado-di-difficolta-5/257-cremolino-da-molare Distanza 4.470 km. Partenza 198 msm Arrivo 375 msm Dislivello 177 m Aumento in altezza 177 m Pendenza media 3.96% Se le condizioni meteo di Domenica 16 Giugno saranno come quelle odierne, il vento alla schiena porta dritti al traguardo, ma prima si deve salire lo Strappo di Carpeneto e lasciata la SP190, svolta a sinistra sulla discesa con asfalto perfetto che permette di raggiungere anche i 60 km/h, poi l’asfalto si guasta ma siamo nuovamente in salita sullo strappo di Madonna della Villa, quasi un km al 5.8%. Ora è ancora discesa verso Casina Vecchia, poi risaliti sulla SP190 si fila via vento alla schiena fino a Mantovana, si affrontano i due strappi dei Boschi, poi Sezzadio, Castelspina e l’arrivo in via Boidi a Castellazzo B.da. Bel giro dicevo all’inizio, ottima scelta dell’organizzazione, da prestare la massima attenzione ai tratti stradali dove l’asfalto è malridotto, la corsa non è competitiva, non si vince nulla, quello che conta è terminare il percorso nel miglior modo possibile e senza incidenti. Buona Rando Castellazzo e SEMPREINSELLA!