“… e qualche chilometro di sterrato.”
04/06/2024
• Distanza 130.32 km
• Tempo 6:20:57
• Dislivello 1300 metri
La mia BDC Colnago EPS, vecchia, riparata più volte, tornata in vita col trapianto di organi della HBM Sleek, deceduta nell’incidente a Costigliole d’Asti, oggi l’ho trattata come una gravel, e nonostante i copertoncini lisci da 23, se l’è cavata alla grande. Solo una piccola mancanza su un ripido di tufo, dovuta alla mia inesperienza e non alla bicicletta, che mi ha costretto a sganciare i pedali per scendere a piedi, solo che come ho appoggiato le scarpette al suolo, la pendenza ha preso il sopravvento, ho lasciato la bici che si è accasciata sull’alta erba tra la strada ed il bosco, ed ho cominciato a correre sui calcagni per frenare la corsa dei miei 80 kg lanciati su una pendenza del 20% circa, e non so come io sia riuscito a rimanere in piedi senza cappottare, e soprattutto a risalire l’erta per recuperare la bicicletta.
Sono ancora agile, nel momento del bisogno.
A parte questo piccolo inconveniente, quasi tutto il giro è filato liscio come programmato.
La lista delle code da vedere era nell’ordine:
1. Il Santuario della Fraschetta, la Grande panchina del Sole ed il cuore “E tu con chi ti baci” ad Alice Belcolle.
2. La chiesetta di San Sebastiano a Castel Boglione.
3. Le sedie giganti di Cossano Belbo.
4. Il Veliero di Neviglie.
Il primo obiettivo lo conosco bene e non ci sono problemi, stessa cosa per il punto 2, il punto 3 mi è sfuggito, in compenso ha dato un’occhiata alle tre grandi sedie di Santo Stefano ed ho compensato con la Big Chair of Love, una struttura di legno un po’ instabile e con accesso a dir poco pericoloso, raggiunta percorrendo una lunga strada sterrata, in fine l’obiettivo principale. Il Veliero di Neviglie, suggestiva fusione in alluminio, rappresentante una nave a vela.
Andata e ritorno con un fastidioso vento da Sud prima sul fianco sinistro e poi su quello opposto, lentezza assurda alla partenza, salite fatte forzatamente con calma, giornata fresca e con qualche goccia di pioggia.
Tutto qui, ma al di la dello sterrato, faticoso e lento per necessità, la bici non la muovo proprio, se va avanti così, smetto.