Big Bench Hunter: ...e Garmin vuole andare in letargo... 22/10/2018 • Distanza 141.86 km • Tempo 6:12:20 • Dislivello 2027 metri “Ho un cuore grande, grande…. Me lo ha detto il cardiologo. E pare che non sia una bella cosa” Poca voglia di andare in bici, tante cose da fare, la testa da un’altra parte, la stagione che volge al termine e ancora una mezza Estate. Non posso perdermi gli ultimi giorni di sole e calzoni corti. E così, anche un po’ controvoglia, salgo in bici per un giretto. Sei ore al massimo, non mi porto nemmeno da mangiare, non monto nemmeno la borsa al manubrio, non porto nemmeno la batteria tampone per quel lavativo del Garmin. Tanto in sei ore, sono a casa, 134 km e 1700 metri di dislivello, tracciati con Ridewithgps. Si tanto in sei ore sono a casa e la batteria del Garmin ne fa almeno otto di ore, con tutto attaccato e con un giro in lettura. Si, ce la faccio anche senza la batteria ma una banana nella tasca la metto, non si sa mai. Parto a mezza mattina, il vento da Nord nella schiena, poi spero che cambi direzione come ha fatto la volta scorsa, che l’ho preso in faccia all’andata e pure al ritorno. Se fa lo stesso scherzo mi porta a casa. E invece, oggi Eolo non ha cambiato idea e il vento da Nord è rimasto tale e quale, nella schiena all’andata e dritto in faccia al ritorno. Pazienza. Pazienza e tanta anche con Garmin che il giretto da 130 chilometri lo carica al volo ma alla prima variazione su una strada non mappata, comincia a fare i capricci e si impasticcia , si scompiglia, va in panico. Tanto che devo resettarlo e ricaricare il giro. Ora pare che funzioni, si funziona. Dopo la grande panchina Azzurra di Cassinasco, che lo ha fatto andare in tilt mi guida calmo e preciso verso quella Gialla di Canelli. Dico “calmo”, perché questa mattina, segna le svolte con parecchio ritardo, creando qualche problema di navigazione. Cassinasco e Canelli, due Big Bench abbastanza difficili, con sterrato ripido. Sulla prima, riesco a raggiungerla senza scendere dalla bicicletta. La terra è bella compatta, quasi come l’asfalto. Per la seconda, non è la stessa cosa e devo scendere e spingere su, la bici. Proseguo verso la terza panchina, quella di Santo Stefano, proprio a fianco della strada ma per arrivarci c’è un bel giro da fare. In alternativa alla SP42, salgo per Ronco Nuovo. Bella e interessante. Ecco finalmente la panchina in regione Piacentini e Garmin fa di nuovo i capricci. Attendo con pazienza che la smetta, tanto la strada, più o meno la so e mi aiuto con il cellulare sbirciando la mappa fatta a casa. Garmin riparte o almeno cosi pare. Da santo Stefano B.bo, salgo a Valdivilla e poi giù verso la quarta panchina, quella Blu di Coazzolo. Questa Big Bench, così come quella Gialla di Canelli, non sono mai riuscito a trovarle libere, oggi, finalmente, tutte e due sgombre e solo per me. Riparto e ci risiamo, un fuori rotta dietro l’altro. Garmin ricomincia e non la smette. Resetto, ricarico il giro ma niente non ce la fa. Do uno sguardo al livello della batteria. 14%, sono in movimento da 4 ore e 43 minuti, comprese le soste e la batteria è già quasi andata. A occhio, ho ancora due ore abbondanti per arrivare a casa e col 14% di batteria, Garmin dovrebbe avere ancora 1 ora e un quarto di autonomia. Elimino il percorso, da questo momento non devo più toccare lo schermo. Ad ogni schermata corrisponde un consumo e se voglio arrivare a registrare quasi completamente il giro non devo più toccare nulla e spingere più che posso per accorciare il tempo del tragitto. Navigo a memoria, la zona la conosco più o meno bene. Calosso10%, Moasca 9%, Nizza 8%, non c’è un consumo regolare. Bruno 8%, Bergamasco, 7%, bivio Oviglio 5%, se continua così non ce la fa, muore prima. Micarella 4%. Di solito al 3% si spegne di botto. Continuo la corsa col mio bel vento in faccia, ormai convinto che al ponte Bormida, si spegnerà. 4% bello tosto, lo porto fino a casa e riesco a salvare il giro. Ora, mentre scrivo e a circa due ore dall’arrivo, è al 3% e sta bene, tranquillo, pacifico, se non viaggia, non consuma nulla. Quando me lo hanno venduto la davano per 15 ore di viaggio, probabilmente in treno e non in bicicletta. SEMPREINSELLA!