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01/07/2020
• Distanza 124.47 km
• Tempo 5:41:09
• Dislivello 1540 metri
“Odori, rumori, profumi, colori”
Giornata fresca, sulla SP456 del Turchino, una strada da evitare, troppo traffico ultimamente. Ma l’idea era quella di salire il Pavaglione e subito dopo Prato Rondanino con finale sul Monte Turchino e l’unica strada per farle è la SP456 del Turchino.
Stop al primo passaggio a livello, con una coda di automezzi impressionante, odore di gasolio, nessuno spegne il motore ai passaggi a livello, mi porto in testa davanti ad un T.I.R. ma quando passa il treno li faccio sfilare tutti davanti a me, non voglio creare loro il problema del sorpasso al ciclista rompiballe. Man mano che salgo, il cielo si presenta sempre più grigio, minuscole gocce d’acqua nebulizzate, invisibili, quasi impercettibili, piacevoli, picchiettano sulle parti nude del corpo, senza bagnarlo. Salgo il Gnocchetto con un forte vento da Sud, il cielo sempre più grigio, l’autostrada ingombra di automezzi che avanzano lentamente, nell’aria odore di pioggia.
Sono quasi fuori dall’abitato di Rossiglione, quando sulla corsia opposta alla mia scendono tre autovetture accodate, la prima freccia a sinistra, intende svoltare. Intuisco che non mi ha visto. Pinzo leggermente il freno, quel tanto che basta ad evitare l’auto per un soffio, lo mando a stendere e continuo a salire, il cielo sempre grigio.
Sono appena fuori dal centro abitato di Campo ligure, il cielo grigio e la scarnebbia leggera a tratti, sto pensando che oggi il Pavaglione e Pratorndanino non siano adatti, quando vedo un anziano signore che gesticola a bordo strada. Fa capire chiaramente che devo fermarmi. Accosto, mi pare di averlo già visto, comprendo al volo, è il signore che mi ha tagliato la strada poco prima a Rossiglione. È dispiaciuto, dice che non mi ha visto, e che ha ottantotto anni (francamente non li dimostra, beato lui) e non ha mai avuto un incidente. Gli rispondo che sono felice di non essere stato, anche se per poco il suo primo incidente. Si scusa, cerco di tranquillizzarlo, è veramente dispiaciuto, non è successo nulla, è andata bene, tutto a posto, una pacca sulla spalla e riparto, contento di aver chiarito, contento della correttezza di quella persona anziana che mi ha rincorso e superato e aspettato per chiedere scusa.
Ora che ci penso, qualche anno fa un altro anziano, che mi aveva appena steso a terra con la sua panda bianca, non aveva mai avuto incidenti. In quel caso ero stato il primo ed ero finito al PS di Acqui Terme. (per chi vuole sapere di più ecco la storia: http://www.unrandagioinbici.it/urb/escursioni/under-50-km/258-volo )
Riparto e messa da parte l’idea del Monte Pavaglione, http://www.unrandagioinbici.it/urb/le-salite/impegnative/34-le-salite/impegnative/grado-di-difficolta-3-a/233-monte-pavaglione-da-campo-ligure vista una breccia nelle nubi su Capanne di Marcarolo, penso subito alla via Vecchia per Capanne, cerco la strada passando più volte in centro, profumi di bottega, di quelli che si sentivano anche al mio paese tanti anni fa. La fragranza del pane appena cotto, il profumo della salumeria, odore di paese. Finalmente trovo la Via Vecchia per Capanne ma quando sono davanti all’attacco della salita mi torna alla mente che un tratto di strada lo scorso anno era completamente sterrato e rinuncio.
Ora devo inventare un giro. Discendo a Rossiglione ed attacco una delle Valli del latte, la strada Panoramica Ciazze, dura quanto basta per dare soddisfazione. Profumo di stalla, di letame, di vacche e prati, colori sfumati, di verde, di giallo, fino al marrone della terra arata, il cielo grigio a tratti, a tratti il sole. L’aria fresca, il vento che rimesta tutto, la pace, la bellezza di luoghi che se non li vedi non li puoi immaginare e non sai che sono a pochi chilometri da casa.
Qualcuno può pensare che mi accontento di poco, ma provare per credere.
Alpe Garrone e la sua Valle, a tratti, il frinire delle cicale, rumorose, goliardiche, secondo la favola nullafacenti. La discendo, questa valle fantastica fino a dove è possibile farlo con una bici da strada. Qualche anno fa avevo osato, discendendo fino al guado dell’Orba ma poi ero tornato su per uno sterrato veramente brutto, oggi mi accontento della fine dell’asfalto. E la risalita non è leggera, pendenze a tratti dure, a due cifre, asfalto segnato dal tempo e dai segni verde evidenziato che delimitano i tratti da asfaltare. Speriamo.
Al bivio Garrone riprendo per il passo Crocetta e poi il Monte Calvo, fino alle vasche di Tiglieto, il punto panoramico, ma oggi è una giornataccia e del panorama non si vede praticamente nulla. Il vento, sposta le nuvole che scivolano sulla strada davanti a me. Le vasche di Tiglieto oltre ad un percorso per mountain bike, sono la riserva d’acqua della zona, il rumore dell’acqua che riempie la vasca è fragoroso, dal troppo pieno, un rivolo d’acqua freschissima mi è utile per riempire la borraccia e poi giù verso la Piana di Badia, attraverso l’Orba Selvosa e la costeggio per un lunghissimo tratto. Sosto al “Balcone dei Campanili” ma il tempo inclemente lascia spazio solo all’immaginazione, il grigio delle nuvole nasconde tutto ciò che è in lontananza. La roccia dai cento colori del Bric della Bandita alla mia sinistra, è stata imbragata dalle reti di sicurezza che trattengono i sassi, gli alberi, imbragati anche loro soffrono, cercano di uscire dalla gabbia metallica ma è impossibile, si generano mostri.
Lo sterrato, si lo sterrato inizia occhio e croce al confine piemontese, un tempo, ricordo che era compatto, quasi sulla roccia, con la bici si percorreva bene sia in salita che in discesa, poi qualcuno ha pensato di coprirlo di ghiaia ed ora ci sono le buche, le pietre, la polvere, il fango e percorrerlo è diventato difficile.
Olbicella, è sparita anche la strega ( https://ridewithgps.com/trips/17699972 ) oltre a tutti gli abitanti. Un tempo, il ristorante del luogo, era famoso perché, ti portavano da mangiare fino a che no dicevi basta ed il prezzo era sempre lo stesso.
Molare, l’idea di fare il Cremolino mi sfiora ma voglio essere a casa per le 12, ad Ovada, per poco non mi schianto contro un’auto che svoltando a sinistra alla rotatoria tra Orba e Stura, non ricevendo la precedenza dovuta, frena improvvisamente, schivo e mi tengo in piedi appoggiando la mano destra sul fianco dell’auto. Poi via verso casa, ci arrivo bene, con il vento in poppa, giusto in tempo per il pranzo. Profumo di melanzane fritte, dorate, morbide, piatto di stagione.
SEMPREINSELLA!
By: | Un Randagio in bici |
Started in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 124,9 km |
Selected: | 124,9 km |
Elevation: | + 1579 / - 1585 m |
Moving Time: | 05:35:31 |
Gear: | Costanza |
Page Views: | 16 |
Departed: | 1 lug 2020 05:58 |
Starts in: | Casal Cermelli, PIE, IT |
Distance: | 124,9 km |
Selected distance: | 124,9 km |
Elevation: | + 1579 / - 1585 m |
Max Grade: | |
Avg Grade | |
Cat | |
FIETS | |
VAM | |
Ascent time | |
Descent time | |
Total Duration: | 05:57:15 |
Selection Duration: | 21435 |
Moving Time: | 05:35:31 |
Selection Moving Time: | 05:35:31 |
Stopped Time: | 00:21:44 |
Calories: | 3405 |
Max Watts: | |
Avg Watts: | 169 |
WR Power | |
Work | |
Max Speed: | 56,7 kph |
Avg Speed: | 22,3 kph |
Pace: | 00:02:51 |
Moving Pace: | 00:02:41 |
Max Cadence: | 123 rpm |
Min Cadence: | 19 rpm |
Avg Cadence: | 67 rpm |
Best format for turn-by-turn directions on modern Garmin Edge Devices
Best format for turn by turn directions on Edge 500, 510. Will provide true turn by turn navigation on Edge 800, 810, 1000, Touring including custom cue entries. Great for training when we release those features. Not currently optimal for Virtual Partner.
Useful for uploading your activity to another service, keeping records on your own computer etc.
Useful for any GPS unit. Contains no cuesheet entries, only track information (breadcrumb trail). Will provide turn by turn directions (true navigation) on the Edge 705/800/810/1000/Touring, but will not have any custom cues. Works great for Mio Cyclo. Find GPS specific help in our help system.
Estimated Time shows a prediction of how long it would take you to ride a given route. This number is based on your recent riding history, and represents an estimate of moving time. Each time you upload a new ride, your Estimated Time profile will adjust to reflect your most recent riding. Only rides exceeding 10 miles (16 km) will affect these estimates.
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