15 settembre 1919 10/09/2020 • Distanza 131.06 km • Tempo 5:08:29 • Dislivello 866 metri “Un ragazzo di salumeria” Omaggio improvvisato a Fausto Coppi, nato a Castellania, in questo giorno, 101 anni fa. Improvvisato perché la meta di doveva essere Arguello, paesino in provincia di Cuneo a 661 metri di altitudine dell’Alta Langa, 199 abitanti, famoso per la coltivazione del fagiolo gigante bianco di spagna. È uno di quei paesini talmente tranquilli e silenziosi che è conosciuto come il paese del cuculo, perché la quiete e la tranquillità è tale da permettere di sentirne il canto intermittente e continuo. Ad Arguello, c’è la grande panchina Verde evidenziato ma l’attrazione principale per noi ciclisti è la salita (SP32 CN) che lo raggiunge dalla valle Belbo. Cortissima, solo 2320 metri ma con un dislivello di 241 metri che porta la pendenza media al 10.39%, dove nel primo chilometro raggiunge punte del 21%. Ecco, questo era l’obiettivo di oggi su un giro, prossimo ai 150 km del quale avevo un certo timore. Incontro Sara al cavalca ferrovia sulla SP186 e si parte verso Sezzadio. La strada alluvionata è ancora sterrata e decidiamo di allungare per Castelnuovo Bormida per evitare forature gratuite. Sara non ha la solita grinta, di solito parla a raffica, oggi no, è quasi muta, al bivio per Castelnuovo, qualcosa non va, ci fermiamo. Mi dice che oggi non gira, non ha ancora smaltito il lungo di domenica al Todocco, ragioniamo sul da farsi e si decide che per tutti e due, oggi il giro di Arguello è un po’ troppo impegnativo. Saliamo Ricciotti e via verso Casteferro dove la lascio a riposare, io prosegue verso casa, dovrei sbrigare qualche commissione. Sono quasi a casa, quando mi torna alla mente un messaggio di Valter, che oggi, 19 settembre, sarebbe salito a Castellania per l’anniversario della nascita di Fausto Coppi. Perché no, le commissioni posso farle anche domani, oggi vado a Castellania. Sto salendo per la SP134 a tratti dura che da Villalvernia porta al paesino di Coppi, quando alle mie spalle sento il rollio di ruote ad alto profilo, spinte da gambe robuste. Ciao, è il saluto del ragazzo che in piedi sui pedali, spinge un rapporto per me impossibile. Ciao, rispondo e penso che quando ero della sua età, anch’io salivo per queste strade con un 39x21 o giù di li. Salgo e lo vedo allontanarsi. Nel tratto in falsopiano, ecco che arriva un altro ciclista, ha tratti somiglianti a Daniele, un caro amico di Genova. Altri due ciclisti mi raggiungono, sono partiti da Genova per vedere dove è nato l’Airone. Stiamo assieme fino al cartello d’ingresso del paese dove si fermano per una foto ricordo, io salgo l’ultimo strappo ma non vado al piazzale del monumento ai fratelli Coppi, la salita non è finita e punto alle torri medievali di Sant’Alosio e successivamente attacco la rampa di cemento che porta alle antenne radio. Per me, non avrebbe senso, andare a Castellania, senza attaccare queste due corte salite, che quasi nessuno fa. Torno giù, attraverso il paese, i ragazzi che ho incontrato stanno visitando casa Coppi, io proseguo e al bivio per Costa Vescovato mi butto giù in discesa. Tortona, raggiunta con un leggero vento contrario e poi Tortona, proseguendo sulla trafficata SR10 fino ad Alessandria. Voglio mettermi per qualche chilometro il vento alle spalle e raggiungere Casal Cermelli facendomi spingere. Casa, 130 km, una ventina meno di quelli che avrei fatto andando ad Arguello. Pochi, ma quello che fa la differenza è il dislivello e la Langa ne porta parecchio. Arguello e la Donna di Langa sono solo rimandati, la langa è bella anche in Autunno. SEMPREINSELLA!