Avrì, turtni avstì “Aprile, tornati a vestire” Parto poco dopo le otto, 4 gradi centigradi la temperatura esterna, pantaloncini a ¾ della Overall Ciclyng Time, maglia a manica lunga leggera, quella di Roccagrimalda, sottocasco pesante, scalda collo e guanti leggeri, so che verso le 11 me ne pentirò ma ora sono necessari. Parto presto perché devo essere a casa prima delle 14, mia moglie è al lavoro e oggi arriva mio figlio da Bistagno e serve qualcuno che prepari il pranzo. Il giro prevede qualche collina del Basso Monferrato cercando di aggirare il vento che oggi soffia leggero da Sud ma nelle previsioni cambierà direzione, prima da Nord, poi da Ovest e nel pomeriggio ancora da Sud, un po’ difficile agganciarlo dal verso giusto ma è un vento debole, dubito che possa dar fastidio. 1000 metri di dislivello e 118 i chilometri previsti, se vado troppo piano accorcio al bisogno. Mandrino e Stortigliona, per eliminare un po’ di traffico e di strade disfatte, poi un pezzetto di SR10 e sono ad Alessandria. In viale Milite Ignoto da qualche girono ci sono i “Baracconi”, -il Luna Park, per capirci, ma da noi si chiamano Baracconi- e quando arrivano di solito arriva anche la pioggia, per ora non molta ma si fermano fino alla fine di aprile e ci sono buone speranza che ne tirino giù ancora un po’. Mi fermo in viale Michel a fare una foto, ai baracconi e anche alla pista ciclabile, che in questo tratto di strada è stata costruita all’altezza del piano stradale, molto comoda rispetto a quelle che sono rialzate e in corrispondenza dei passi carrai, si abbassano e poi si rialzano, e quando ci pedali sopra hai questo fastidioso disagio del su e giù, che rallenta e disturba la guida della bici. Fuori città, via dei Preti e incrocio un ciclista mattiniero come me. Dove è possibile, cerco di restare su strade secondarie ed esenti dal traffico motorizzato. Da Lù, raggiungo Cuccaro passando sulla Panoramica, poi San Lorenzo e Vignale Monferrato, Franchini, Altavilla, la bella strada che tange il Golf Club Margara. Nei primi 20 chilometri di strada i campi appena seminati a mais erano fradici e di un bel colore marrone scuro, ora nel Basso Monferrato la terra è bianca, asciutta, non ha piovuto purtroppo. Avvicinandomi alla zona di Felizzano la terra diventa rossa e anche qui è stata privata della gioia della pioggia. A quanto pare gli unici fortunati siamo noi della bassa alessandrina dove un pochino ha piovuto. A Felizzano dovrei proseguire verso Abbazia, Montebro, Bergamasco, San Rocco continuando su piccole strade ma il timore di non essere a casa in tempo e un discreto vento da Ovest mi invogliano a percorrere la veloce SR10 e puntare direttamente su Alessandria, la pacchia delle stradine termina. Pensavo di dover soffrire il caldo ma sto bene, allungo verso Cantalupo e sono a casa con largo anticipo. Preparo una pasta al pesto con patate e fagiolini e arriva il messaggio di mio figlio che già col biglietto in mano, si è visto sopprimere il treno del ritorno causa sciopero. Peccato, la pasta al pesto me la mangio io. SEMPREINSELLA!