“Sorprese senza fine” Vado, con poca convinzione su un progetto che per pudore non sto a raccontare, le gambe che girano male, pensieri a tutti i lavori che dovrei fare. Dice, ma te sei in pensione e che cosa mai avrai da fare. Rispondo, che chi si ferma è perduto e visto che le passioni -oltre alla bici- sono tante, ecco che c’ho da fare. Traccio il giro con il solito RideWithGps in modalità “Bicicletta”, destinazione Scorrone, -poi arrivato li, vedo il da farsi-, correggo i primi chilometri che comprendono tratti sterrati e parto. A Nizza Monferrato anziché la solita Via Vecchia per Calamandrana, percorro la pista ciclo pedonabile di via Alessandro Volta, pochi chilometri ma lontano dal traffico della SP592 di Canelli. Supero Calamandrana e Canelli ed inizia la bellissima strada che da regione Castagnole, passando per la località Seirole, mi porta alla panchina Arcobaleno, apocrifa, non della serie delle Big Bench di Chris Bangle ma anche lei molto grande. A poca distanza altre imitazioni fatte con legname recuperato da probabili pallet, proseguo su questa bella strada che mi porterà a Scorrone. Questa mattina il mio telefono ha un problema di geo localizzazione, il segnale che mando con WhatsApp, mi colloca ad una distanza di 6 o 7 chilometri da quella reale, stessa cosa con l’app di Ridewithgps, il Garmin funziona bene ma in un punto dove due strade si affiancano, sbaglio strada, me ne accorgo e recupero subito per Scorrone, capolinea del giro. Ora dovrei caricare le successive tracce e proseguire il percorso programmato ma qualcosa mi dice che sarebbe meglio rientrare e da qui in poi proseguo a vista, e seguendo le indicazioni per Vesime, mi infilo in uno sterrato ben compatto che però non ho il coraggio di percorrere completamente, torno indietro e per una strada bella, insolita, con uno strappo iniziale superiore al 20% raggiungo il centro storico di Castino. Sorpresa nel vedere alcune case abbellite con murales e mosaici, targhe ai muri descrivono il bellissimo paese, il pavimento stradale in pietra che in altri luoghi, spesso trovo scomodo da percorrere, qui è interessante e riesce a raccontare un po’ della storia di questo bel borgo di Langa. Scendo al bivio per Cortemilia e da qui il giro non ha più storia, la strada la conosco e non è la mia preferita, nella mia classifica delle strade odiose è al secondo posto dopo quella tra Sassello e Acqui Terme. Svogliatamente, supero Acqui Terme, una sosta alla freschissima fontana di S-Trevi e a Castelnuovo Bormida la sorpresa di un Bi-Albero, il solito gelso che in questo caso purtroppo è morto, che ospita ben vegeto un sambuco fiorito. Poco vento, poche gambe, zero testa, se ne avessi avuta di più forse avrei terminato il giro seguendo il programma, ma la stagione è ancora lunga e magari più avanti potrei riprovarci e forse riuscirci. SEMPREISELLA! P.S. Chiudo con la poesia Il Cinque Maggio ricordando Manzoni e un piccolo francese che ha scritto in tempi andati qualche pagina di storia. Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro, stette la spoglia immemore orba di tanto spiro, così percossa, attònita la terra al nunzio sta, muta pensando all'ultima ora dell'uom fatale; né sa quando una simile orma di piè mortale la sua cruenta polvere a calpestar verrà