“…la strada più asfaltata d’Italia” Finalmente il giro programmato per il 6 giugno, è arrivato oggi, due salite classiche, la prima, dal versante di Mornese, L'Alpino, detto il Brisco, ma il suo vero nome è Monte Lanzone, sullo spartiacque tra il Lemme ed il Gorzente, non ha un'altezza di rilievo ma comunque è l'ultimo monte prima della serie collinare che digrada verso la pianura Padana. La seconda, dal guado sul Gorzente, è quella di Capanne di Marcarolo, ancora nella provincia di Alessandria, ma che si affaccia ormai sulla Liguria. Due salite tranquille, con l’asfalto un po’ datato ma percorribile, facendo però attenzione soprattutto nelle discese. La strada, per entrambe è denominata SP165 delle Capanne di Marcarolo, che diparte dalla SP170 Ovada-Gavi, e dopo aver scollinato Alpino e Capanne di Marcarolo, prosegue fino al confine di regione dove diventa SP69 -sempre “delle Capanne di Marcarolo- e discende fino alla strada del Turchino -la famosissima ex SS456-, in quel di Campo Ligure. Io oggi, non l’ho percorsa tutta la SP69, ed a Campo Ligure ci sono disceso per la via Vecchia per Capanne, strada desueta, che pochi fanno, almeno con una bici da corsa, e per farla in discesa viste le pendenze, qualcuno direbbe “Bisogna proprio aver voglia di frenare”. È una scorciatoia per Campo Ligure che fino a poco tempo fa, in parte era sterrata e senza le dritte datemi da un amico, -che mi ha assicurato che la strada era tutta perfettamente asfaltata- non mi sarei mai azzardato a farla in discesa. Bene, la strada nei tratti di massima pendenza, dove era debilitata, è stata asfaltata alla perfezione ma scendendo dal Prà della Colla, i primi chilometri sono un po’ fracassati e l’asfalto in alcuni punti, latita. Comunque a Campo ci sono arrivato sano e salvo ed ho cominciato la discesa verso Ovada su quella che ritengo sia la strada italiana che riceve più cure e manutenzioni. Ogni volta che la percorro, sia da Voltri che da Ovada, incontro un cantiere di asfaltatura. Probabilmente questa situazione è dovuta al fatto che questo tratto di ex SS456 del Turchino, fa parte del percorso della Milano Sanremo e le sovvenzioni fioccano. Averi un’idea invero un po’ bizzarra: ma se il percorso della MI-SA, lo cambiassero ogni anno, magari riusciremmo ad avere strade belle e percorribili dappertutto. Una per tutte, la tangenziale di Alessandria dove per ragioni di sicurezza, è stato apposto un limite di velocità di 70 km orari e nei punti più dove l’asfalto scarseggia, addirittura il cartello di pericolo generico e limite 30 km/h. Comunque, tornando al giro, la via vecchia per Capanne, che io oggi o percorso in discesa, quando era tutta scassata, l’avevo fatta più di una volta in salita e devo dire che non fu per niente facile. Ora che l’hanno ristrutturata, mi viene la voglia di provarci ancora in salita, chissà se ce la faccio. SEMPREINSELLA!