“Variante Monastero.”
Nel giretto di oggi, ho incrociato alcuni ciclisti, 5 o 6 in tutto, e come mia abitudine ho salutato, staccando la mano sinistra dal manubrio e alzando il pollice, come per dire: “Mi fa piacere incontrarti”, “Buon giro”, ecc. Solo uno ha alzato la mano in segno di saluto, gli altri troppo assorti nella pedalata, forse hanno abbozzato un saluto alzando il sopracciglio o il mento, non so, non me ne sono accorto. Forse pensavano ai fatti loro, erano convinti di essere sull’Aurelia tra Varazze e Savona, dove i ciclisti sono talmente tanti che proprio non ci si saluta per non perdere tempo. Va bene così, è una questione di educazione.
Cappellette anche oggi, con stop alla prima curva per la foto alla variante Monastero, soli 147 metri, che Strava non accetta come segmento perché troppo corto, mentre Ride With Gps si, e visualizza anche i dovuti tempi di percorrenza.
Le previsioni meteo prevedono vento da Sud e anticipo la partenza per evitarlo all’andata e magari avere un piccolo aiuto al rientro. E va così che trovo il vento dopo Riosecco, e arrivo all’appuntamento con le Cappellete con un paio di minuti di ritardo sui giorni precedenti, faccio la variante Monastero e salgo tranquillo fino in cima, impiegando più o meno i soliti 20 minuti.
Terminata la fatica della salita ecco che inizia il divertimento del falsopiano a scendere e il vento nella schiena, uno spasso, che purtroppo dura solo fino all’innesto tra la SP190 e la 185, poi tra buche, asfalto malandato e il vento che fin qui non è ancora arrivato, si torna a pedalare e a far fatica.
Domani nebbia al mattino e vento da Nord, sempre le Cappellette ma probabilmente nel tardo pomeriggio.
SEMPREINSELLA!