“I pavoni di via del Sabbione” 05/05/2020 • Distanza 103.35 km • Tempo 4:20:03 • Dislivello 417 metri Che grana ragazzi, mi sono allenato per quasi due mesi (57 giorni per la precisione) con: • Vanga, rinforzo gamba sinistra e braccio destro • Fresa, addominali, gambe e braccia • Zappe varie, addominali e braccia • Decespugliatore, busto, dorsali • Rastrello, dorsali, addominali quadricipiti e bicipiti • Potatura alberi da frutta, equilibrio, gambe, braccia e mani E altre attrezzature che ora non sto ad elencare. Bene, anzi no, male, non mi è servito a nulla. Per allenarsi ad andare in bicicletta ci vuole la bicicletta. Ma se in bici non si può andare, si devono usare i rulli, che io odio. Oddio, sono vecchio e quindi ho rulli di una certa età, sono quelli con la trasmissione a cinghia, quelli come li avevano Coppi, Maspes, Anquetil, Pulidor eccetera. I classici rulli che se ti distrai un attimo, voli fuori dal balcone con tutta la bicicletta. Sarà per questo che li odio? No, non è per questo. Ne ho provati anche altri ma il fatto è che a me piace andare in bici, sentire l’aria tra i capelli, (se ne avessi ancora), i sobbalzi della strada, piegare in curva. Insomma mi piace la realtà ed i rulli anche se sofisticati sono solo finzione. Punto chiusa la questione. Dove ero rimasto? A si, che l’allenamento fatto in due mesi non mi è servito a niente. Ma, insomma, a pensaci bene, piano andavo due mesi fa e piano vado adesso. Si, certo, adesso vado molto più piano ma quando una va piano, non sene accorge nessuno se rallenta un poco. Mentre se uno va forte, sempre forte, se rallenta anche un pochino, se ne accorgono tutti. Comunque, il primo giro della fase 2 l’ho fatto, in ritardo perché ieri avevo da piantare i pomodori, ma sono riuscito a farlo. 4 orette, un centinaio di chilometri, una salitella proprio facile, che ho fatto apposta per vedere se incontravo i pavoni di via del Sabbione (Valmadonna AL) ma ho dovuto accontentarmi di sentirne il loro paululare da lontano. Non è un suono molto piacevole. E' acuto e stridulo, quasi fastidioso ma vederli, è tutta un’altra cosa. In quella zona, è facile incontrarli sulla strada, ce ne sono almeno una dozzina, inselvatichiti, senza un padrone. I capostipiti appartenevano ad un vecchio contadino, che passando a miglior vita non ha più potuto curarsene. Loro, i pavoni si sono arrangiati imparando a razziare il cibo degli animali domestici, per la disperazione dei proprietari delle ville del luogo. Vagano, adulti pulcini per le campagne, quasi completamente indisturbati. Tornando al giro, dopo gli ottanta chilometri, devo aver lasciato le gambe da qualche parte, perché per tornare a casa ci ho messo un sacco di tempo. Colpa del vento? Boh? SEMPREINSELLA! P.S. il perché del titolo? Garmin è rimasto alla data del mio ultimo giro, il 7 marzo 2020 ore 18:09 e mi ci è voluto un po’ di tempo per riuscire a correggere l’errore con FIT file tools La procedura è questa: 1. Scaricare il giro originale .fit da Garmin connect 2. Eliminare il file caricato su STRAVA 3. Processarlo con TIME ADGIUSTER, inserendo la data corretta e scaricare il file 4. Aprire il file scaricato con SECTION REMOVER, scaricare il file 5. Aprirlo con CORRUPT TIME FIXER e caricarlo su STRAVA dandogli un nome.