“Francamente me ne infischio”
È una celebre frase cinematografica pronunciata da Rhett Butler, nel film Via col vento. Viene pronunciata durante le sue ultime parole con Rossella O'Hara, alla fine del film, quando lei chiede a Rhett "Che sarà di me? Cosa c’entra col giro? Niente ma ha un suo perché!
Fino a ieri ero intenzionato a scalare il Passo dell’Incisa dal versante di Pareto solo per dare conferma a Piero delle condizioni attuali del tratto sterrato, ma le condizioni meteo di questa mattina mi hanno fatto cambiare idea. Salire a 1000 metri con il tempo incerto non mi andava. Ripiego su un giro corto che comprende Castagnola da Voltaggio, Fraconalto, Tegli e rientro via Serravalle Novi, ma quando a Predosa incontro Saracon la quale avevo appuntamento e la informo, sentendo Fraconalto ha una smorfia di disapprovazione. C’è vento da Sud questa mattina e sta rinforzando, questo suscita in Sara quasi un rifiuto della bicicletta, dopo pochi chilometri vorebbe già tornarsene a casa. Insisto e mi segue.
Sara è sempre stata un tipo che, dove la porti in bici, lei ci viene, strige i denti ma sale anche dai muri. Negli anni passati siamo stati al Monte Negino, Castenuovo Don Bosco, Beigua, Penice, Lesima Vetta, Brallo, Monte Fasce, Madonna della Guardia, Cannellona, Donna di Langa, Rand’Ovada, Arquata in Randonnée , Randomario e altri posti che ho volutamente cancellato dalla mente. E sempre partendo da casa, viaggi molte volte prossimi o superiori ai 200 km, con me o con Marco o tante volte tutti e tre a pedalare assieme su percorsi ragguardevoli, in molte occasioni mi ha dato del filo da torcere in salita. Si è scalata lo Zoncolan, il muro di Sormano, è arrivata prima di categoria nella classifica generale della Coppa Piemonte, ma ultimamente ha perduto, non so per quale ragione, la voglia di godersi la bici.
Comunque, visto che anche se non lo ha detto esplicitamente, ha fatto capire che non gradiva troppa salita, ripiego su un giro in zona, Gavi passando da Capriata e San Cristoforo e la bella strada della Zerbetta, Nebbioli, Cadepiaggio, Cadimassa e Bosio. A questo punto propongo qualcosa di più ma rinuncia, sceglie la strada più corta per casa.
Ok oggi c’è vento e da fastidio anche a me, ma anche il vento ha il suo perché ed il suo fascino. Ma oggi non c’è nulla da fare, si va a casa.
L’accompagno, passiamo da San Giacomo, tanto per raggiungere Castelferro si deve salire, tanto vale farlo subito e poi ora che siamo rivolti a Nord, è il vento che ci porta avanti, in alcuni tratti, senza pedalare si arriva a fare 35-37 km/h, oggi è veramente esagerato.
La lascio alla figlia che la sgrida per essere arrivata a casa troppo presto e punto la bici controvento, ripercorro un tratto della strada appena fatta, e risolvo il giro con i soliti 100 km ormai abituali.
Tornando al titolo, e Rhett, voglio cambiare la frase in
“Francamente mi dispiace”
che un’amica ed una atleta stia attraversando un brutto periodo e vorrei che la risposta fosse
“Dopo tutto domani è un altro giorno”
E spero che la voglia torni e con essa la forma fisica e i 200 km a giro che si facevano qualche anno fa, sempre col vento nella schiena.