“Come il giro” 23/03/2022 • Distanza 62.86 km • Tempo 2:22:49 • Dislivello 93 metri Quando mi sono alzato questa mattina non avevo in programma il giro in bici di oggi, i lavori di fresatura del terreno e di potatura al frutteto eseguiti ieri mi hanno procurato dei forti dolori alle mani per quasi tutta la notte e non ho potuto riposare molto bene, poi con qualche aiuto farmacologico ho cacciato il male e dopo pranzo mi sono rilassato un poco in bicicletta. Qualcuno potrebbe pensare che sia doping e in un certo senso lo è ma non facendo gare non do danno a nessuno. Quello che ho preso per il dolore è acqua fresca a confronto di quello che mi davano all’ospedale, nei giorni successivi all’incidente. Cavalli, cavalieri, oche starnazzanti che correvano spostandosi da sinistra a destra sul muro della mia camera di degenza, la parete che ad un tratto si trasformava in soffitto e via così. Roba buona che poi col passar dei giorni veniva diminuita, ma mi ero “fatto” due settimane da sballo. Veniamo al giro che è meglio. Le previsioni meteo di oggi segnalavano il solito venticello moderato da NE, invece a parte qualche leggero e saltuario sbuffo, del vento pronosticato nessuna traccia. Calma piatta dunque e il giro è corso via senza troppa fatica e con un dislivello che è risultato ancora più piatto del vento. Niente di particolare, ho attraversato le terre rosse mandrogne con capolinea Sale e Alluvioni Cambiò, rientro da Alessandria cercando di rimanere lontano dal traffico, cosa che è quasi impossibile arrivando in città. Quindi nulla da raccontare sul giro, ma ieri curiosando sul profilo di Biste63 ho notato una chicca ciclistica che probabilmente molti conoscono già, ma che voglio condividere ugualmente per quegli amici ciclisti che ancora non ne sono al corrente. Si tratta dell’Inno del Cicloamatore, testo modificato sulla base della famosa canzone “Perdere l’Amore”. Ne è venuta fuori un simpatica parodia che narra di una situazione piuttosto imbarazzante che, forse è successa a molti ciclisti e cioè uscire in gruppo e restare staccati in pianura, titolo della cover “Perdere le ruote” che spiegato per i non ciclisti significa rimanere staccato dal gruppo e doversi arrangiare da solo per tornare a casa.. Io ho risolto l’inconveniente anni fa, dopo aver capito di non avere più l’età, la forma e nemmeno le gambe per stare in gruppo e ho iniziato ad uscire da solo. SEMPREINSELLA! Sempredalsolo. P.S. Dimenticavo, ecco il link all’Inno del Cicloamatore: https://www.youtube.com/watch?v=tz2d0OZI7po testo liberamente modificato da un gruppo ciclistico di Cogoleto, le Quaglie Reali, ecco il link al sito: http://www.quagliereali.it/gcqr/index.php La clip è stata trasmessa anche su Rai2 a Quelli che il Calcio con i commenti di Davide Cassani: https://www.youtube.com/watch?v=K5AxvM_QCMc Buon divertimento e complimenti al cantante che oltre alla gamba ed al fiato ha anche la voce.