“Pandafobia” 01/04/2022 • Distanza 54.72 km • Tempo 1:57:52 • Dislivello 123 metri Stesso giro di ieri, stessi km, qualche secondo in meno, ma con un fastidioso vento da Sud in crescendo che mi ha frenato un poco nel rettilineo della SP185 ed al quarto ed ultimo giro, tra la stanchezza e il vento contro, quasi non riuscivo a pedalare. Oggi al secondo giro del ponte, scendendo nemmeno tanto forte dal cavalcavia dell’autostrada che porta a Castellazzo, quello dove in fondo, dopo la costruzione del sottopasso, è stata costruita quella enorme rotatoria, che per la sua costituzione leggermente fuori asse col piano di campagna, crea qualche difficoltà a qualsiasi mezzo che la percorra in direzione del sottopasso. Per comprendere meglio il problema, in quella direzione la rotatoria è in discesa e affrontando la curva si rivela una parabolica al contrario, così che per dare sostegno agli pneumatici in bici o in motocicletta ci si deve piegare molto di più. Io riesco a farla tra i 30 ed i 32 km/h, di più ho paura che la ruota scivoli via all’esterno, facendomi cadere. Per le auto, avendo quattro ruote è un altro discorso ma la sensazione di sentire sfuggire il mezzo è forte e questo porta ad una istintiva riduzione della velocità. Dicevo, oggi al secondo giro del ponte, scendendo ad una velocità di quasi 40 km/h, a pochi metri dalla rotatoria, una Panda nuovo tipo color Arancio, che in Germania ci vanno pazzi, mi supera sfiorando il manubrio, entra nella rotatoria e per il discorso che facevo prima, ecco che inchioda. Freno anch’io, gli arrivo a pochi cm, urlo il mio dolore di ciclista e prontamente il guidatore, alza il braccio come per mandarmi a quel paese. Frena ancora, lo scarto, lo supero e mi butto nel sottopasso. Dopo qualche secondo, eccolo che mi sorpassa e senza segnalarlo, improvvisamente si ferma davanti a me, ha il finestrino abbassato e probabilmente cerca la rissa o forse vuole solo scusarsi, non mi interessa, lo scarto superandolo nuovamente. Mi urla qualcosa che non comprendo, urlo anch’io qualcosa che spero non abbia compreso e mi inabisso nel sottopasso. Più avanti mentre risalgo, eccolo ancora, mi sorpassa e poi sparisce. A questo punto penso che sia io quello maldestro a guidare la bicicletta, quasi ogni volta che esco per un giro, lungo o corto che sia, incappo sempre in qualche intralcio automobilistico e quasi sempre si tratta di una Panda. Stesso giro di ieri ma col titolo in Spagnolo, ieri era in Francese, qualche mese fa in Inglese e prima ancora molto tempo fa in Italiano, visto che con l’andazzo flemmatico che ho, questo giro lo farò diverse volte, ogni volta ne scriverò il titolo in una lingua differente. A darmi una mano, chiaramente ci sarà il traduttore di Google, peccato che non possa aiutarmi anche a pedalare. SEMPREINSELLA