"Prove tecniche di trasmissione" 11/05/2022 • Distanza 115.09 km • Tempo 4:55:08 • Dislivello 993 metri L’idea era salire al lago della Busalletta all’andata e al ritorno quello della Lavagnina ma la vecchia e vissuta Blue Sky, la Colnago EPS, bicicletta che mi ha portato in sella per tantissimi chilometri, ha iniziato a fare dei rumori sospetti e molesti, che impedscono la concentrazione e costringono a continue fermate per capire cosa faccia rumore. Devio dalla strada decisa e punto alla sede della HBM, Andrea la sistema e Davide mi informa che a Busalla non ci si può arrivare per la strada normale. C’è una frana che risale al 10 gennaio e io che ho avuto uno stop bici abbastanza lungo non ne ero al corrente. Gli unici modi per raggiungere Busalla sono l’autostrada che se la fai in bici ti arrestano subito, Pietrafaccia - Bastia che è salita non dura ma con un fondo pessimo e ultima spiaggia, tra Isolabuona e Borgofornari un passaggio sterrato sul guado dello Scrivia, attraversamento sempre sterrato di n maneggio, passaggio nella zona industriale e finalmente sbocco sulla SP35 dei Giovi, proprio davanti all’incrocio che porta al Passo della Castagnola. Vada per quest’ultimo ma sono curioso e vado a mettere il naso oltre agli sbarramenti della frana, si è chiusa, torno indietro e faccio il guado. Busalla, finalmente e svoltato a destra salgo su per la inizialmente ripida via Martiri di Voltaggio, sbaglio strada, mi ravvedo, riprendo a salire su via cascine e poi ancora su via Martiri del Turchino. La strada è tutta asfaltata, in località Cilona, tra le fronde degli alberi si intravvede il lago, proseguo su fino a scollinare e discendo in località Chiappari. Il lago da qui si vede meglio ma è impossibile avvicinarlo con la bici. Primo lago raggiunto, scendo a valle a Busalla mi rendo conto che è tardi per il lago della Lavagnina, devo ancora salire al Pian dei Grilli e alle 14 ho appuntamento con mia moglie in Alessandria. Cerco di sbrigarmi su per la castagnola ma non ho le gambe, spingo per raggiungere Gavi e un modesto vento da Sud mi da una mano. Sulla rampa di via Voltaggio a Gavi, incrocio il Dr. Fino che scende in bici con idee bellicose e precise sul giro che intende fare. Ci salutiamo velocemente, se avessi tempo e le gambe di una volta lo seguirei volentieri. Riparto seguendo due ragazzi passati poco prima, li tengo a un ventina di metri, vanno forte oltre i 40 km/h, non riesco ad avvicinarli a Francavilla li lascio andare, anche per evitare lo sfacelo della SP160, svolto a destra per Capriata d’Orba, gli strappi della Giora sono sempre preferibili alle rughe della provinciale. Scendo da Capriata sulla SP155, il vento sempre nella schiena e quasi al bivio per Predosa, ecco ancora i due ragazzi di prima, vanno sempre forte anche se hanno il vento in faccia. Via verso casa, doccia, non ho il tempo per mangiare, salgo in macchina e vado all’appuntamento. SEMPREINSELLA! P.S. Perché “Prove tecniche di trasmissione”? Il 19 m1ggio vorrei andare a mettere le ruote sulla strada del Giro a Piccarello e per evitare la Castagnola, pensavo di fare la valle Scrivia con Busalla, Casella e dopo Crocetta d’Orero, Sant’Olcese, Piccarello, Trensasco e seguire per qualche km il percorso. Tutto qui ma dipende dal clima meteorologico se piove me la guardo da casa.